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24 marzo 2008

Studenti, affitti e bussetti

Sul sito "teate.net" un articolo di A. Marzoli rilancia la proposta della facoltà universitaria a Chieti alta. Questo mi spinge a tornare sull'argomento perché "teate.net" è un importante organo di informazione che indubbiamente guarda al bene della città e in alcuni casi ha messo in risalto anche le mie proposte.

Sulla richiesta della facoltà in centro ho espresso un'opinione che potrebbe apparire decisamente contraria. In realtà non sono contrario ad un ritorno dell'Università nel centro storico, che mi sembra un posto perfetto per un centro di studi. Sono contrario al modo precipitoso e non razionale con cui si sta cercando di farlo.

A mio modesto parere l'utilizzo dell'ex San Camillo creerebbe troppo disagio agli utenti (ne ho parlato qui e anche qui) e una scissione del Campus si potrebbe giustificare solo se ci fosse la capacità di realizzare a Chieti alta un secondo polo universitario con diverse facoltà e strutture accessorie (se n'era parlato qui). Mi sembra però che non ci sia alcuna voglia di ripensare in modo serio e funzionale il rapporto tra la città e il mondo universitario e la petizione con cui si chiede un facoltà in centro (senza se e senza ma) equivale ad una supplica di chi aspetta la manna dal cielo.

Nell'articolo citato si fa leva su due aspetti: riequilibrio degli affitti e mezzi di trasporto.

Un miglioramento dei mezzi di trasporto, con l'utilizzo di navette "pollicino" e il tanto sospirato filobus, consentirebbe agli studenti di poter risiedere anche a Chieti alta e frequentare il Campus senza troppi disagi. Su questo sono perfettamente d'accordo. Per lavorare sul miglioramento della mobilità urbana non c'è bisogno di spostare pezzi d'università. Anche per dare un buon collegamento all'ex San Camillo (con scala mobile o "tapis roulant") non c'è bisogno di averci già trasferito una sede universitaria. Facciamole prima queste cose. Una migliore mobilità è davvero un vantaggio per tutti a prescindere dalle destinazioni urbanistiche.

Quanto agli affitti mi sembra evidente che i proprietari degli immobili a Chieti alta non hanno la capacità o la voglia di adeguarsi alle regole del mercato. L'attuale tendenza degli studenti a preferire la città bassa avrebbe dovuto creare un calo dei prezzi degli alloggi nella parte alta. Questo calo avrebbe potuto riportare verso il centro le famiglie (affitto agli studenti il mio appartamento a Chieti Scalo e me ne vado ad abitare in una vecchia casa del centro che costa meno) ma anche questo a Chieti non succede: perché?

Come si può pensare che riportando gli studenti a Chieti alta ci sarà un miglioramento degli affitti? Secondo me ci sarà solo una ripresa dei prezzi anche per le case più vecchie del centro. Purtroppo conosciamo con quale mentalità di pura speculazione si offrono alloggi agli studenti.

Il problema degli alloggi va affrontato in modo diretto, parlando con i proprietari, coinvolgendoli in un progetto di rilancio del centro storico, premiando chi vuole ristrutturare e rimettere immobili sul mercato. Ci vogliono idee e tanta voglia di fare, proprio quello che a Chieti scarseggia.

Il Comune ha fatto un grande sforzo per il Villaggio Mediterraneo che sicuramente offrirà nuove possibilità a vantaggio del Campus. E' tempo di preoccuparsi anche di altre zone della città, ma bisogna trovare il modo di farlo in una logica costruttiva di miglioramento dei servizi e della vivibilità, non immaginando travasi abitativi imposti d'autorità.

Su questo blog avevo provato a lanciare anche la proposta di favorire la convivenza tra anziani e studenti (potete rileggere il post cliccando qui). In altre città si lavora su progetti di questo tipo. Perché a Chieti non si fa niente?

Sono convinto che si potrebbero elaborare anche proposte migliori e più complete. Penso invece che la richiesta che sia l'università a dover fare il primo passo staccando una facoltà dal Campus sia una pretesa illegittima, perché una città che non ha fatto niente per l'università non ha diritto di intervenire sulle strategie organizzative del Campus, senza neanche tenere conto delle esigenze della comunità studentesca. Soluzioni di questo tipo alla fine potrebbero contribuire all'immobilismo della città: adesso ci riportano gli studenti in centro, quindi stiamo apposto, non dobbiamo fare niente.

Conclusione: facciamo subito e bene tutto quello che si può fare perché gli studenti abbiamo convenienza a risiedere nel centro storico e abbiano voglia di venirci a passare il loro tempo libero. Per questo avevo visto con molto favore l'idea di un internet-point alla pescheria di via Arniense, poi non se n'è fatto niente: perché? Poteva essere l'inizio di un programma di riutilizzo, poi si sarebbero potute aprire salette di studio anche a Piazza Malta, si potrebbe aprire un caffè letterario, si potrebbe dare in gestione a qualche associazione studentesca l'ex GIL... sono così tante le cose da fare senza bussare alla porta del rettorato. Cominciamo a FARE qualcosa.
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18 commenti:

Anonimo ha detto...

sono d'accordo,ma quello che hai scritto mette ancora piu in risalto l'incapacità totale della classe politica(tutti,nessuno escluso.Non c'è nemmeno un minimo di programmazione,di progetto pensato e ragionato e che duri nel tempo.Si fanno le cose in maniera rapida e sbrigativa.Però per quanto riguarda le cose da offrire,a quelle dovrebbero pensarci i privati:l'internet point,i pubs,attività culturali.Ma non si può pretendere che qualcuno investa i suoi soldi per realizzare i nostri sogni.

*1974*

nonno enio ha detto...

@1974
La classe politica odierna è disperata e tenta di riempire una città che lentamente si va spopolando.Negli ultimi due anni la popolazione residente nel Chietino è passata da 56.127 a 54.922, con una perdita di 1.205 persone. Un trend negativo non dovuto a chissà quali calamità naturali, o ad elevati tassi di mortalità (per età o altro) rispetto alle nascite. Una “erosione” che sembra inarrestabile e che fa scattare l’allarme a Palazzo d’Achille. Difficile fare una analisi esauriente della diminuzione di abitanti, ma certamente gioca a sfavore del capoluogo la difficoltà di acquistare case sia perchè se ne costruiscono pochissime, sia per gli alti costi, superiori a quelli dei centri dell’hinderland chietino. Ciò vale anche per le ristrutturazioni e i canoni di locazione per famiglie. Alla fine, i proprietari di abitazioni preferiscono indirizzarsi verso gli studenti universitari (cresce l’offerta e la domanda, specie nelle aree intorno e limitrofe all’ateneo e, in generale, dell’ampio comprensorio di Chieti scalo). Ecco spiegato la necessità di trasportare una parte dell'Università sul colle. Nuovi soggetti da spennare ( affitti di camere alle stelle )senza dare in cambio quelle infrastrutture che a questi ragazzi realmente servono.

Anonimo ha detto...

Hai detto bene Enio
ma come se ne esce?
tanto "quelli" danno ascolto solo ai loro interessi e a quelli dei loro padroni,gli elettori contano meno di zero.Ciao

*1974*

Unknown ha detto...

Buona sera 1974.
La questione dell'università sul colle per me è un ottimo argomento di discussione e, ti spiego il perchè!
Da circa un dieci anni a questa parte lo Scalo ha avuto uno sviluppo, in senso generale, molto rilevante, a partire dalla presenza dell'università.
Una rivalutazione della Chieti collinare non parte dallo smembramento dell'università o da una collaborazione tra i proprietari delle case del centro per la questione degli affitti!
Il problema è l'incentivazione della città stessa, ci sono problemi risolvibili (vedi la filovia, la viabilità etc...) che hanno una priorità sullo spostamento del Campus sul colle.
Bisognerebbe pensare prima ai veri disagi di vita quotidiana, poi di alcune facoltà a Chieti alta magari si potrà pure discutere.

Anonimo ha detto...

Perché creare un nuove facoltà per il colle quando c’è la facoltà di psicologia che ha raggiunto quasi 4000 studenti non ha le aule per ospitarli tutti, a lezione la gente sta in piedi e poi perché usare il S. Camillo che è un posto abbandonato da dio e dall’uomini ?
Sarò stronzo ma la facoltà nella parte alta la vogliono solo perché la gente che abitava e abita dietro la villa non sa che farci delle case; che hanno lasciato per trasferirsi a Bucchianico(quasi 5000 abitanti quando un paio di anni fa ne faceva appena 3000! ) inoltre gli affitti non si abbassano nella parte alta perché sempre le stesse persone sono convinte che quella zona sia di élite quando in realtà è un costolone di terra che mangia soldi ogni anno per interventi contro il dissesto idrogeologico e che per il peso delle case ora a iniziato a portarsi dietro una parte di centro storico ( es. i continui interventi a Mater Domini).
Non parliamo dei mezzi pubblici sono passati 24 anni (richieste su richieste) e non sono riusciti a portare un autobus diretto al centro che passasse per Via Gran Sasso per non parlare del fatto che il Tricalle dopo le 20:00 e isolato dal resto della città (e nella città includo anche lo “scalo” anche se qualcuno lo vorrebbe che sparisse ma senza di loro Chieti sarebbe diventata la storia di Pescara)

Tricalle

Anonimo ha detto...

Ciao Vitt,mettici pure che,notizia fresca letta da poco su un sito teatino,i musei oggi sono rimasti chiusi per la 'gioia' dei tanti turisti che erano in visita.Abbiamo superato ogni limite,la situazione è imbarazzante e non se ne esce più.Non è colpa diretta degli amministratori,almeno questa volta,ma della soprintendenza locale...ma com'è stato possibile in un giorno come questo,lasciare chiusi i musei???che senso ha una cosa del genere??
Chieti ha tante cose positive,ma tanti problemi,compresa la mentalità arretrata dei 'chietini',ma la maggior parte dei problemi risiede a palazzo d'Achille..mi chiedo che senso abbia avere un'amministrazione comunale??a cosa serve in pratica?

Tricalle tu cosa proporresti?
io sono d'accordo che è ridicolo pensare di spostare la facoltà sul colle,quando si sta realizzando il villaggio lì vicino al campus e soprattutto farlo per rianimare il centro.E'una scelta discutibile,ma soprattutto filosoficamente sbagiata alla radice.

*1974*

Anonimo ha detto...

@ 1974

meraviglioso candore, forse forse sei stato lontano qualche decennio, perché a Chieti i musei chiusi, come bar, ristoranti la scala mobbile e pure il diurno nelle giornate festive e nelle altre occasioni speciali è usanza ben consolidata.
Se c'è qualcuno che ora si meraviglia forse cominciamo ad avere qualche speranza.

nonno enio ha detto...

La scala mobile in questi giorni è ripartita, almeno quella l'hanno riparata, il miracolo della Processione del Venerdì Santo... Il problema dei musei chiusi , e si quello si che è gravissimo, ancora una volta c'è la dimostrazione che il museo non ricopre quell'importanza che negli altri posti ha, ma è anch'esso diventato un posto dove tenere delle persone stipendiate a fare niente, magari senza che nessuno abbia niente a che ridire.E poi riguardo all'università, la proposta non è seria anche perchè dovrebbero prima ristrutturare il rudere del San Camillo ( senza dirci con quali soldi ) e poi dovrebbero attrezzare delle linee di comunicazioni veloci. Io credo che questa resti un'altra bella utopia o un'altra trovata di qualcuno che sotto elezioni ce la mena!

Anonimo ha detto...

x anonimo

un conto è se si parla di ristoranti e bar che seppur siano esercizi pubblici e quindi dovrebbero rispettare delle regole,fanno come vogliono ed eventualmente decidono di perdere un buon incasso,un altro è parlare di musei chiusi che è un fatto gravissimo,visto che è una cosa regolata dalla soprintendenza.Non mi sembra che siano rimasti sempre chiusi negli anni precedenti.

*1974*

Anonimo ha detto...

per me i potrebbe trasferire invece di una facoltà sul colle tutti gli uffici amministrativi che sono la sotto a occupare spazio inutilmente;magari alla caserma Berardi, visto che non sanno che farci ,poi collegherei il tutto rimettendo il trenino o la filovia ma passando per il Tricalle non come adesso che se uno prende l’autobus all’università deve stare mezzora li dentro (se è fortunato) prima di arrivare in cima. inoltre unire la biblioteca universitaria con quella di Chieti con un gran vantaggio per gli studenti però spostandola alla trinità o all’ospedale militare facendo come a Cagliari la cittadella della cultura

Tricalle

Anonimo ha detto...

Mi sembrano proposte molto buone e condivisibili.
Come fare per farle arrivare a destinazione e soprattutto renderle operative?

*1974*

Anonimo ha detto...

Vi voglio bene a tutti,quindi non prendete a male le mie parole
ma mi sembra tutto cosi folle:Chieti è piena di blog fatti da gente molto capace,piena di idee eccellenti,ma gli unici che potrebbero fare qualcosa,gli amministratori,se ne fregano di tutto quello che dite,quindi in un certo senso,non ha quasi alcun senso starsi tanto a scervellare..purtroppo è cosi.

Ciao

nonno enio ha detto...

@l'ultimo anonimo
allora facciamo come dici tu: non facciamo più niente a lasciamo che le cose marciscano da sole senza neanche parlarne. Invece io credo che i blog, i giornali online ( non potendo essere "governati", essendo libere espressioni di cittadini di questa città )servono a tenere sotto controllo giorno dopo giorno l'evolversi delle situazioni e controllare quello che viene detto ufficialmente con quello che viene poi fatto e rammentarlo ai lettori di questi blog che poi sono gli elettori di questa amministrazione. Io credo che a qualcosa serve, tu dici che "loro" non leggono! Io ti dico che leggono, la cosa che non sanno invece e che loro appartengono già al PASSATO. Questi blog e l'informazione libera in generale, serve a impedire che si rifacciano gli stessi errori, altrimenti si diventa "DIABOLICI".
ps. sarebbe cosa gradita se usassi almeno un nick, grazie .

Anonimo ha detto...

Gli studenti del campus, oltre i 20.000, ritengono di essere una risorsa poco considerata dalla città… per loro mancano ristoranti, alloggi, intrenet-point, centri di aggregazione e informazione, biblioteche e quant’altro li agevoli nella vita di ogni giorno, senza lasciare che migrino. Perché oggi in tanti, raccontano i rappresentanti degli studenti, scelgono di vivere a Pescara o nell’entroterra…”

[dal quotidiano Il Centro - 16 marzo 2008]

Anonimo ha detto...

è un bene che se ne parli
di certo i giornali lo fanno anche per sparlare,ma l'importante è che raggiunga dritto l'obiettivo
Perchè i politici se ne fregano?
perchè la gente va a votare questi politici(tutti)che se ne fregano?
perchè la gente è cosi...?

0871-******

Anonimo ha detto...

qualcuno a visto il servizio delle Iene sul filobus di Chieti benvenuti alla sagra dell'assurdo!!!!
qualcuno,qualcosa qualunque cosa ci salvi!

Tricalle

tEatiNa ha detto...

*Un applauso a Nonnoenio*

Anonimo ha detto...

...e mentre noi facciamo le ns solite chiacchiere...la ns amministrazione ci umilia quotidianamente con i litigi per accaparrarsi il gettone di presenza ( pensate a che livelli siamo scesi con questi individui )al consiglio comunale, gli altri crescono e vanno avanti...(vedi innaugurazione stadio Teramo a costo zero)..

Invece Chieti...e i Chietini con ricci&company...Fanno Ohhh!!!

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