Alcuni manifesti affissi in città invitano a sottoscrivere una petizione per chiedere il trasloco di una facoltà universitaria a Chieti alta.
La decisione di destinare ad alloggi per studenti un edificio di proprietà Ater (ex istituto case popolari) ha invece suscitato diverse critiche. Visioni contrastanti, dunque.
Su questo argomento ho già espresso il mio parere: sarei favorevole ad un piano organico per ridisegnare l'assetto della città ed in tal caso vedrei il centro storico come luogo perfetto per ospitare tutto il polo umanistico degli studi universitari (aule, biblioteche, mensa, studentati, ecc.); sono invece contrario a soluzioni occasionali del tipo: "c'è da sistemare la vecchia struttura del San Camillo, mettiamoci una facoltà".
Per capire le ragioni di chi sostiene la validità di questa scelta si può leggere un articolo pubblicato sul Muro in cui si dice:
"non si tratta di “spacchettare” il campus, (lungi da noi tutti tale nefasta intenzione), tutt’altro! il futuro è nelle migliori soluzioni possibili, le più razionali e tagliate su misura per il tessuto antropico. Il San Camillo è un’oasi ad hoc per lo studio, una cittadella che ben si presta sia per gli spazi che per la vicinanza col Centro Storico. Potrebbe anche essere l’occasione per un ripensamento, non più procrastinabile, dell’intero trasporto pubblico de La Panoramica: attualmente indietro di 20 anni. Il problema parcheggi mi sembra superabile sia di fatto oltre che consentendo agevoli accessi pedonali (anche attraverso la progettazione di una scala mobile)"
Questi argomenti a sostegno dell'utilizzo universitario del San Camillo sono giusti, e non sono molto diversi da quelli che io ho usato per giungere alla conclusione opposta. Anzi, in questa bella proposta di realizzare una scala mobile, che magari potrebbe arrivare fino alla vecchia sede dell'Università o all'ex INPS, sotto la Trinità, riconosco la mia stessa tendenza ad immaginare grandi innovazioni. Allora dov'è la differenza che mi porta a conclusioni opposte? non è una diversa visione dello sviluppo della città, ma è che io sono piuttosto pessimista: credo che il riadattamento del San Camillo richieda un tale impegno finanziario e organizzativo che sarà anche troppo riuscire a vederne la reale attuazione. Immagino già per quanti anni poi resteremo a piangere sulla mancanza di infrastrutture, esattamente come oggi accade per il Parco Fluviale, i collegamenti col Megalò, il Filobus, e via dicendo, intanto gli studenti di fronte a troppi disagi comincerano a preferire altre sedi. La realistica prospettiva di un enorme sperpero di denaro che invece di portare vantaggi, creerà solo problemi all'Università, mi fa insistere nella difesa dell'integrità del Campus.
Non dubito delle capacità dell'Università di riadattare magnificamente il San Camillo, perché abbiamo visto tutti che la d'Annunzio le cose le fa e le fa bene. Non è un caso se ora Chieti chiede proprio all'Università questa ciambella di salvataggio. Dubito molto della capacità del Comune di realizzare le infrastrutture necessarie ad evitare che il San Camillo resti una cittadella isolata ed irraggiungibile, una sorta di esilio per la facoltà che vi sarà destinata. Attenzione, mi riferisco al "Comune" e non all"Amministrazione Comunale" perché nonostante l'insoddisfazione generale per gli attuali amministratori della città, esposti ad ogni sorta di critiche a cui mi sono spesso unito anch'io, sappiamo tutti che le amministrazioni precedenti non erano state migliori, anzi, chi ricorda quali erano i vecchi rapporti del nostro Municipio con l'Università e la Sovrintendenza ai Beni Archeologici e quale assoluto vuoto progettuale c'è stato per decenni, dovrebbe rendersi conto che l'ipotesi di un futuro cambiamento politico non apre alcuno spiraglio all'ottimismo.
Oggi credo che sia troppo avventato e rischioso "spacchettare" il Campus prima che il Comune abbia dato qualche concreto segno di capacità operativa. Facciamo piuttosto il contrario: chiediamo prima al Comune di realizzare la scala mobile per collegare e rivalorizzare il San Camillo poi, se non ci andrà una facoltà, ci si potrà fare qualcos'altro, senza rischi per nessuno.
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11 commenti:
Ciao a tutti gli utenti del blog. Ho letto con molto interesse alcune discussioni, notando una attenta analisi della città e molte proposte positive. Potremmo unire le forze e creare un network di lavoro per portare avanti iniziative costruttive per la nostra città.
E' nato il Meetup 'Amici di Beppe Grillo Chieti'.
http://beppegrillo.meetup.com/648
www.beppegrillo.it
Benvenuto Gabriele,
sapevo della nascita del Meetup e ne avevo già dato notizia tra i commenti al post del 30 ottobre, comunque va bene ripeterlo.
Io faccio già fatica a trovare i tempi per mandare avanti il blog, non credo che riuscirò a partecipare anche ai forum del meetup.
Chieti ha bisogno di occasioni di discussione, ma il forum per non essere dispersivo dev'essere regolamentato e gestito bene, spero riusciate a farlo. Il Network, magari basato su un sistema che aggrega diversi canali (penso a qualcosa come Kilombo) sarebbe bello, ma chi lo fa?
Complimenti a tutti coloro che si danno da fare in questa città
ma poi chi di dovere perchè non ascolta?perchè fa spallucce di fronte alle tante proposte e si gira dall'altra parte??
questa amministrazione ci danneggia ogni giorno che passa,sempre di più.
chi di dovere perchè non ascolta?
Si vede che nessuno è più sordo di chi non vuol sentire!
Ciao Tom, quello che dice Gabriele è giusto, ci stiamo organizzando per cominciare un'attività diretta sul territorio.
Quello che penso è che da parte tua ci potrebbe essere un supporto di tipo legale, nel senso di consigli su come muoverci e quali sono i modi migliori per agire dal tuo punto di vista.
Ovviamente non stiamo creando una nuova associazione sovversiva o chissà che ma solo un punto di incontro, dove discutere dei problemi e laddove è possibile, contribuire al miglioramento del nostro territorio.
Grazie Maurizio
Ciao Tom,
sono daccordo con Maurizio, abbiamo bisogno di consigli e la tua esperienza potrebbe esserci di molto aiuto. Piuttosto che gestire un network su internet, potremmo integrare le nostre attività ed iniziative nella vita reale. Potresti partecipare ad un incontro del meetup per vedere cosa possiamo fare insieme. Il meetup cmq è ancora agli esordi, ci siamo conosciuti alcuni il 21 alla serata con Travaglio, e stiamo organizzando un incontro ufficiale di tutti i mebri. Teniamoci in contatto.
Ciao
Non so se davvero potrei essere d'aiuto alle vostre iniziative, comunque sarà ben lieto di incontrarvi.
Fa sempre molto piacere che ci siano giovani con la voglia di fare qualcosa. Maurizio ha già i miei recapiti, avvisatemi quando ci sarà un prossimo incontro.
Complimenti a tutti voi per le belle iniziative che si intraprendono.
Mi auguro non abbiano secondi fini..di tessere e di partiti.
Il solo scopo deve essere una spinta in più per far decollare questo vecchio bimotore..che si chiamerà per sempre Chieti!!
- 66100 -
Nessun secondo fine, al meetup possono partecipare tutti sia che abbiano tessere a partiti che non. E' aperto a tutti coloro che vogliono far qualcosa di concreto per la città.E qui non ci sono tessere da fare, solo iscriversi al forum
http://beppegrillo.meetup.com/648
ciao!
intanto al San Camillo, a leggere l'esposto di Vignali in Pretura, si sono fragati i mobili ( pare che alcuni sono antichi )e siano stati ridistribuiti in altre strutture senza pagare un "copeco". E' in uso in Italia, figuriamoci a Chieti, questi sistemi abbastanza sbrigativi per eliminare il "superfluo", magari facendocelo pagare per nuovo.... tanto nessuno controlla!
Bella iniziativa quella del meetup, spero che si possa essere in tanti per dare voce al malessere della società moderna. Peccato solo per quelli che come al solito invece di impegnarsi in prima persona pensano a vedere cosa c'è dietro ogni cosa.
66100 dice: "Mi auguro non abbiano secondi fini..di tessere e di partiti." Per saperlo non hai che da partecipare ed allora potrai renderti conto di persona. Se poi è come dici tu, potrai lasciare, nessuno ti lega. Partecipazione, gente, c'è bisogno di chi si impegni in prima persona. E' l'unico modo per aspirare ad essere più di quello che siamo. Basta critiche, adesso AZIONE! Ci vediamo al Meetup.
Ciao Francesco
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