Ieri sera è tornata. Si alzava dalla zona industriale, poco oltre la stazione, dalle lingue di fuoco più alte dei palazzi. Si protendeva tutta verso il colle dove s'incrociava col raggio luminoso dello Stellario. C'erano solo tre o quattro persone a guardare nei pressi di Largo Cavallerizza. La maggior parte dei teatini a quell'ora non s'è accorta di niente. La nube era alta e non si percepivano particolari odori. Ho preferito allontanarmi per sicurezza: l'incendio dell'anno scorso è un ricordo ancora forte (qui la notizia del 2008). Quella nube nera, enorme, che si lasciava perforare a mala pena dal raggio luminoso era uno spettacolo poco rassicurante. Il più recente incendio alla Magma l'ho letto solo sui giornali. Ormai viviamo tra i roghi come nelle terre di Gomorra. Le notizie che ora leggo su Chietiscalo.it sembrano poco allarmanti. Il danno alla salute, se c'è, non sembra evidente, non sarà immediato. Poteva andare peggio perché accanto al capannone bruciato c'era materiale più pericoloso.
La scena ora è quella che vedete nella foto: le fiamme sono spente, ma il fumo continua ad uscire e si spande su tutta la valle. Un fumo chiaro dall'aspetto meno minaccioso di ieri sera. Ma non sappiamo ancora cosa contiene. Dobbiamo consolarci pensando che poteva andare peggio. Potremo consolarci anche nei prossimi giorni lavando un po' meglio la frutta e la verdura. In realtà io non riesco a consolarmi perché non riesco ad accettare che stiamo condannando anche l'Abruzzo come la Campania e la Basilicata. Ne siamo facendo una terra maledetta di cave, discariche abusive, fiumi avvelenati, immondezzai industriali e roghi perpetui intorno ai quali si trattano sordidi affari. No, non riesco ad accettarlo.
[video di steav75 - riprendende l'incendio della Magma di un mese fa]
7 commenti:
Già... neanch'io riesco ad accettarlo!
incendi capitano molto spesso a ChietiScalo e ora che si interessi la magistratura prima che succeda qualcosa di irreparabile.Prevenire prima di dover curare!
@Tom
i miei blog, per una questione di tempo e praticità, sono stati raggruppati tutti sotto la nuova e univoca dicitura, al link :http://altogetherchieti.blogspot.com/
@ enio
come puoi vedere al link già segnalato nel post la magistratura era arrivata prima degli incendiari. Con tutti i limiti delle attività umane un potere giudiziario funzionante c'era. Purtroppo, come ben sai, una parte di italiani (una minoranza che grazie all'astensionismo è diventata maggioranza politica) s'è convinta che la magistratura è il vero nemico da combattere, tra scarsità di mezzi e personale, procedure sempre più complesse, prescrizioni abbreviate, divieto di intercettazioni, ecc. ormai diventa sempre più difficile invocarla.
"prevenire prima di curare"
questo è il motto giusto, ma non è la magistratura che può prevenire. La magistratura interviene solo a cose fatte per accertare, punire o reprimere.
La prevenzione si fa nella società civile attraverso la conoscenza e il senso civico. Purtroppo anche su questo fronte le cose vanno male perché oggi un malinteso senso della "privacy" sta creando barriere ad ogni forma di controllo sociale. I luoghi deputati all'educazione, se sono scuole pubbliche vengono smantellate in nome di miti ideologici dell'efficientismo, se sono attività private come quelle del WWF ad Alanno, vengono colpite in modo criminale senza nessuna indignazione da parte dei media perché ormai l'immagine di questi preziosi volontari (senza i quali nessuno ci avrebbe mai raccontato la storia di Bussi o quella del Centro-Oli) viene associata a fantomatici no-global e confusa nella mente di molti con un fondamentalismo ambientalista da respingere alla pari di un nuovo terrorismo.
Finchè la gente continuerà a credere a queste fandonie diffuse ad arte per desensibilizzare non abbiamo alcuna prevenzione, ma anzi c'è il rischio di andare a dare un buon aiuto ai criminali che stanno distruggendo la nostra terra, la salute della gente, l'economia del territorio e vendendo un po' di chiacchiere sulla loro capacità "di fare" hanno ormai conquistato i posti di comando della sociatà.
@tom
una ditta che procura nel giro di due anni due incendi con grave nocumento per le popolazioni vicine (diossine, fumi velenosi e quant'altro possa procurare gravi danni alla respirazione dei cittadini in particolare delle persone anziane)andrebbe chiusa per evitare il detto: non c'è due senza tre. La magistratura intervenuta l'altra volta dovrebbe darsi una svegliata questa volta ed evitare che il caso si ripeta. Questo a tutti gli effetti sembra un incendio doloso.... e di solito gli incendi che non scoppiano da soli servono a nascondere il losco o a raccattare soldi da qualche assicurazione. La cosa che mi lascia basito è IL SILENZIO DEL SINDACO DI CHIETI E DELLA SUA GIUNTA che spesso preferisce ignorare piuttosto che intervenire e prendere posizioni ben precise... gli ordini o i consigli da Roma(leggi legnini)partono sempre in ritardo e quando arrivano sono già vecchi di giorni.A Chieti ci vuole proprio una bella ventata di ARIA NUOVA e pulita e fra una decina di mesi ciò avverrà.
@ Enio
dire che un incendio è doloso non equivale a sapere chi l'ha provocato: può essere lo stesso proprietario per truffare un'assicurazione (ma sono così sciocche le compagnie di assicurazioni?), o può essere qualcuno che voleva danneggiarlo o intimorirlo. Io non ho la sfera magica per saperlo e non ce l'hanno neanche i magistrati. Hanno (avevano) altri strumenti, ma tutto è inutile quando le leggi condonano tutto, autorizzano tutto, aprono tutte le vie possibili ad ogni genere di affari.
Nel post ho già espresso la mia contrarietà a questi affarismi molto pericolosi (e forse anche criminali) che si vanno diffondendo.
L'hanno scorso alla conferenza del WWF per discutere dei tanti pericoli disseminati nella Val Pescara c'erano quattro gatti. A Chieti spesso ci si preoccupa del marciapiede rotto, della fontanella, di un orologio fermo, dell'insegna del municipio, di quello che dice o non dice il sindaco mentre sulle questioni che mettono a rischio la salute di tutti si preferisce sorvolare, anche per non somigliare a certi ambientalisti che per tanti chietini è una parola che fa rima con comunisti. L'avrai sicuramente letto anche tu negli attacchi che spesso ho ricevuto trattando dei problemi di salvaguardia dell'ambiente. Dev'essere un comunista travestito anche il vescovo.
Scusa se te lo dico, ma credo che a te interessa solo trovare motivi per parlare del Sindaco. Questa volta il sindaco di Chieti è stato l'unico ad intervenire, mentre gli altri sono
rimasti in silenzio. Naturalmente ha fatto solo quello che può fare un sindaco perché non sta a lui fare indagini o sequestri.
Caro Enio, si diventa davvero noiosi con questi discorsi ripetitivi, perché anche questa volta può sembrare che voglio sostenere l'amministrazione, invece vorrei soltanto che si affrontassero seriamente i problemi veri senza inutili polemiche, senza tirare in ballo chi non c'entra proprio niente facendo pure affermazioni scorrette.
@tom
questi "delinquenti" si sono riuniti martedì d'urgenza come dice l'esposto quando l'incendio si è svolto sabato... tempestivi e precisi. Hanno dato delle disposizioni solo sui prodotti agricoli e non sanno il danno che ha causato sulla popolazione un evento così infausto e quello che è più grave CHE NON SONO IN GRADO DI ANALIZZARE TUTTI I PROBABILI INQUINANTI. Loro se ne lavano le mani come al solito quando potrebbero far intervenire qualcuno che ha già affrontato problemi del genere e che è più attrezzato di noi per fare i dovuti rilievi e le dovute analisi. Nel frattempo chiudere quel posto che è per ben due volte la fonte principale degli inquinamenti dell'ultimo anno.
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