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31 luglio 2008

La nube tossica

Ci mancava solo la nube tossica, quella che domenica scorsa ha avvolto la città. Dalla discarica incendiata è uscito fumo fino a sera. Difficile capire che tipo di meteriali stavano bruciando: olio, plastica, copertoni, filtri d'automobile, batterie... o c'era anche altro? Oggi Il Centro dedica un'intera pagina alla vicenda: parla di materiali pericolosi, di situazione preoccupante, di centinaia di ettari contaminati da diossina ed altre sostanze tossiche. Un disastro che nessun termovalorizzatore avrebbe mai potuto provocare. Un disastro in più che si aggiunge a tutti gli altri.

Lunedì mattina leggendo la prima notizia sul giornale, e visto che domenica non ero a Chieti, ho chiesto informazioni a qualcuno: "Ah, scì, s'ha viste nu poche di fume"

Dobbiamo abbandonare l'idea che i mestieri legati alla raccolta di rifiuti e di rottami siano attività secondarie gestibili da chiunque. Dobbiamo smetterla di lasciare il business della spazzatura nelle mani di gente senza scrupoli e di imprese colluse con le mafie. E' necessario un controllo pubblico, attento e costante, su queste attività che senza conoscenze e tecnologie adeguate diventano troppo pericolose.

La Corte di Giustizia Europea ha recentemente condannato l'Italia per il ritardo nel recepire la direttiva 31 del 1999 in materia di rifiuti e per inadeguata trasposizione con il d.lg.36/2003. Un'ennesima condanna che non fa notizia, resta nel circuito degli addetti ai lavori, forse neanche i politici se ne occupano, tanto è solo una questione di monnezza.

Un amico medico mi raccontava che negli esperimenti scientifici in cui si osserva lo sviluppo di colonie batteriche in ambiente chiuso, la fase discentente che poi porta alla morte dell'intera colonia non inizia per carenza di alimenti, ma per eccesso di scorie. Moriremo di monnezza anche noi?


1 commento:

Unknown ha detto...

i stiamo gia morendo di monnezza, è solo che molta gente non lo vuole capire...!
Ho sentito spesso la gente parlare del disagio che trovano nel fare la raccolta differenziata, non tanto nel dividere i rifiuti in quanto è "un lavoraccio" avere troppi bidoni in mezzo ai piedi!
Io speravo di aver capito male la prima volta ma mi sono accorto di aver capito bene quando mi è successo la seconda volta.
Purtroppo i controlli in materia di gestione dovrebbero essere effettuati, giustamente a mio avviso, dalla cosa pubblica. Purtroppo la cosa pubblica esiste solo per creare disagio al cittadino e non per salvaguardare il cittadino; io trovo assurdo che delle persone che pensano che questa città vada male debbano riferire queste cose su dei blog...(pensiero puramente personale)