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04 luglio 2009

Habemus Mozartiana e ci manca il Guerriero


Nel sito del Teatro Marrucino c'è il programma della Settimana Mozartiana. Finalmente! Pubblicare il programma con pochissimi giorni d'anticipo non è la scelta migliore. Alimenterà le solite polemiche e farà crescere il malumore, ma l'importante è che alla fine anche quest'anno ci sarà il gradevole appuntamento teatino dedicato al genio di Salisburgo.

Servirà anche a risollevarci dalla delusione dei Giochi del Mediterraneo. Evento annunciato come grande vetrina internazionale che invece sembra destare pochissimo interesse al di fuori degli appassionati alle singole discipline sportive. Non voglio sminuire l'importanza dell'evento e nemmeno lo sforzo che è stato fatto. Non voglio neanche sminuire i risultati. Però l'enorme investimento fatto su questi giochi era stato presentato e giustificato anche come occasione che si sarebbe proiettata ben oltre l'ambito sportivo. L'impressione ora è ben diversa.
Chieti s'è presa la sua buona fetta realizzando il Villaggio, di cui ho già parlato e torneremo a parlarne quando se ne vedrà la destinazione. Ma chi aveva lavorato per ampliare l'ambito dell'evento e quindi per mettere Chieti al centro di incontri culturali del Mediterraneo non è stato capito o semplicemente non è stato sostenuto. Era più facile aspettare che l'organizzazione dei Giochi provvedesse a tutto. La solita strategia di cui ho già avuto modo di parlare, quella del "pera. cascami in bocca". Ora abbiamo la conferma che non è una strategia vincente.

Solo per fare un esempio, nei giorni scorsi un importante quotidiano nazionale dedicava allo Sport una doppia pagina di calcio (la partita giocata dagli USA, un articolo sulla Juve e uno su Luis Fabiano) una pagina intera per il tennis (Francesca Schiavone a Wimbledon) e meno di mezza pagina sulle dichiarazioni poco riguardose di un dirigente sportivo nei confronti della nuotatrice Federica Pellegrini. A leggere attentamente quest'ultimo articolo si poteva scoprire che la Pellegrini ha stabilito un record mondiale e c'era anche un fugace accenno ai Giochi del Mediterraneo. Nessun titolo, nessun cenno ai luoghi. Nel blog di Maxime c'è una simpatica indagine su questa senzazione che sto descrivendo.

Speriamo che il mondo sportivo possa comunque apprezzare l'evento. Gli atleti in città sono arrivati. Qualcuno è salito anche sul nostro colle e ne ho incontrati diversi nei centri commerciali.

Il programma di accoglienza delle associazioni teatine è stata un'ottima e doverosa iniziativa anche se (com'era facile immaginare) la gente venuta al seguito degli atleti è interessata alle gare e non è molto disponibile a seguire anche altre rappresentazioni,. Comunque, se qualcuno ha rivolto un po' d'attenzione alla nostra Chieti, questa volta non ha trovato solo serrande abbassate. Avrei voluto approfittare anch'io della buona occasione per visitare le Terme. L'occasione c'è stata sabato scorso, prima dello spettacolo "Le troiane", ma sono arrivato tardi perchè l'ho saputo solo all'ultimo momento. Speriamo di non dover aspettare altri decenni per una nuova occasione. La tragedia di Euripide rappresentata da attori teatini dilettanti sotto la direzione di Carmela Caiani ha trovato nelle terme uno scenario davvero suggestivo.

A queste considerazioni, che non vogliono essere critiche verso quello che s'è fatto e che si sta facendo, ma vogliono solo essere un richiamo a quello che si poteva fare, devo aggiungere un'ultima nota dolente: La statua del Guerriero di Capestrano trafugata a L'Aquila. Una notizia quasi incredibile che mi fa capire che le visite guidate organizzate per ieri e oggi al Museo Archeologico (giustamente intitolate al Guerriero di Capestrano) mostreranno ai visitatori una pedana vuota.

Non basta il terremoto che continua a scuotere la terra aquilana, i caroselli di eserciti e di polizia, le misure di sicurezza, le tendopoli di gente stremata a cui hanno imposto una militarizzazione e che non ha diritto neanche a protestare. Non bastano le grandi manovre per allestire i prefabbricati, né gli allarmi per disordini veri o presunti che circondano sempre queste riunioni dei potenti della terra. Ci voleva anche la statua del Guerriero messa in mezzo. Ce l'hanno portata nonostante il parere contrario della direttrice del Museo. Pazzesco! Le proteste del nostro sindaco sono arrivate troppo tardi. Dall'articolo di PrimaDaNoi non si capisce se il Comune non era stato avvisato o se l'avviso non era stato preso sul serio. Resta il fatto che la Provincia di Pescara ha inviato solo una copia della tela di Michetti (anch'essa richiesta per decorare il G8), mentre la nostra preziosa statua è stata traslocata a dispetto dello stesso Museo. Forse di questi tempi non possiamo più meravigliarci che accadano queste cose. Forse il rispetto per una statua è anche meno importante del rispetto per le persone umane, che siano lavoratori o belle ragazze, profughi stranieri o cittadini che vorrebbero informazione e giustizia. Il ritorno del Principe (o del Sultano per usare il più appropriato termine utilizzato dal prof. Sartori) travolge ogni regola legale o costituzionale, penale, civile o morale, figuriamoci i pareri di un sindaco o di una direttrice di museo. Vedo però che mentre il sindaco Ricci, sia pur tardivamente, protesta per il sopruso, invece colui che si prepara a sfidarlo coglie quest'occasione per anticiparci il suo stile di governo: prono servilismo. Secondo Di Primio chi non s'inchina felice ai capricci del Sultano è solo un misero 'provinciale'. Ma sì, diciamola tutta: solo un cafone attaccato alla robba sarebbe più preoccupato dell'incolumità della vecchia statua che della possibilità di compiacere i Signori. Questa è un'informazione che potrà tornarci utile.

4 commenti:

@enio ha detto...

vorrei ricordare a ricci che la statua non è sua, ma dell'umanità intera e non è sopratutto di Chieti ma dell'Abruzzo (museo regionale)e secondo me andrebbe restituita a Capestrano e conservarlo nel luogo dove fu originariamente rinvenuto. Mi ricordo che quando fu trasferita in Germania, nessuno protestò allora e al suo posto fu messa la copia di gesso che si conserva ancora in qualche scantinato...Non facciamoci ridere dietro come al solito buttandola sulla politica... e a Tom voglio dire che per quanto si sforzi a denigrare l'opposizione a ricci rimangono una decina di mesi per perpetrare i suoi sfasci ... consigligli di affrettarsi perchè la sua giunta ha i mesi contati...

Tom P. ha detto...

@ Enio
credo che nessuno voglia opporsi al trasferimento di una statua presso altri luoghi di esposizione perché, come giustamente ci fai osservare, si tratta di un bene culturale che appartiene a tutti.
Quando lo si è fatto per consentire agli studiosi e agli appassionati di confrontare la misteriosa statua con altre opere che presentano analoghe caratteristiche come quelle mostrate qui se ne vedevano bene le ragioni, benché vanno sempre usate le dovute cautele.

Il problema in questo caso è di tutt'altra natura e non mi sembra una questione politica: sappiamo tutti che a L'Aquila non c'è nessuna esposizione. C'è una città chiusa e blindata dove non possono enstrare neanche gli aquilani.

C'è uno stato di allarme. Molte opere d'arte vengono opportunamente allontanate da quel territorio. La situazione creata dal terremoto che continua a scutere la terra è tale che lì è meglio pensare alle persone mettendo in salvo altrove le opere d'arte.

Allora perché ragionare al contrario per il Guerriero? capisci che qui non stiamo dicendo che il Guerriero dev'essere inamovibile, e men che meno stiamo dicendo che il Guerriero spetta solo a Chieti: è di Capestrano, giustamente. Mi sembra sbagliato destinarlo a funzione decorativa di una riunione di capi di Stato. Se è vero che si riuniscono per discutere dei problemi del mondo non dovrebbero avere neanche il tempo di guardarlo.

Se il G8 fosse stato ospitato a Saint Tropez pensi che Sarkozy ci faceva spostare la Gioconda o qualche altro pezzo importante del Louvre? credo che facendolo si sarebbe reso ridicolo.

In ogni caso questa è la mia opinione, caro Enio, e tu che mi segui spesso dovresti vedere che non coincide quasi mai con le scelte del nostro sindaco. S'è limitato a protestare e forse in questo caso non poteva fare nient'altro visto che, a differenza della tela di Michetti, la custodia era affidata al Museo e non all'ente locale. Sai bene che pur non avendo niente contro di lui, perché lo conosco come uomo serio ed onesto, non ho mai lesinato critiche quando non ne condivido le scelte.

In questo caso la critica l'ho rivolta (forse per la prima volta da quando esiste il mio blog) ad un esponente dell'opposizione, che sarà anche lui persona seria ed onesta, ma non vedo perché non potrei dire quel che penso come ho sempre fatto nei confronti di Ricci.

A differenza di te che da anni fai il conto alla rovescia per veder cadere l'odiata amministrazione dei sinistri, io non nutro questi sentimenti di avversione. Ho le mie idee che non credo di dover nascondere, ma non voglio usare il blog per mostrare simpatie politiche. Mi limito a dire la mia e fare qualche proposta per migliorare. Senza nessuna pretesa di obiettività (sarei un impostore se volessi dirmi obiettivo, nessuno lo è) ma solo di una certa ragionevolezza.

In questo caso avrei preferito che a L'Aquila fosse inviata la copia del Guerriero che, rispetto alla bizzarra richiesta, avrebbe fatto uguale figura.

Tom P. ha detto...

Mi spiace che Luciano Pellegrini non riesce ad inserire commenti nel blog. Spero che questo non succeda anche ad altri che, non conoscendo il mio indirizzo, non possono partecipare alle discussioni. Il suo commento è questo:

Non farei entrare la politica in questa circostanza.

Lasciamo stare i contendenti. piuttosto mi preoccupa la robustezza di questo guerriero.

Probabilmente era meglio tenerselo a casa, non perchè siamo “tirchi”, ma perchè ha delle carenze strutturali.

Sicuramente era meglio inviare la copia….

Piuttosto è vergognoso che questa mattina non ancora erano pronti i libretti della pluri propagandata “Settimana Mozartiana, esistono solo dei volantini molto ma molto incompleti e rimediati.

Probabilmente molti visitatori avrebbero voluto ammirare il “ guerriero”.

Invece troveranno una pedana vuota.

Quindi ,si va sull'’improvvisazione eppure esiste l’assessora alla cultura….

Sempre per la criticità o forse menefreghismo di questa attuale amministrazione facevo notare questa mattina ad un consigliere della maggioranza della mancanza di “cessi” chimici.

Scusate il termine, ma rende meglio la situazione, anche cittadina…

Questa è l’accoglienza che offriremo.

NON RIESCO A PUBBLICARLA….

Tom P. ha detto...

@ Luciano Pellegrini

condivido la tua critica per la mancanza di servizi igienici in città. Ce ne sono molti in diverse zone del centro e basterebbe un po' di regolare manutenzione.
A questo link c'è l'articolo pubblicato da Chietiscalo.it. Evito di duplicare gli articoli perché immagino che i lettori del mio blog siano abituali frequentatori anche degli altri siti teatini.

Siamo in tanti e da tempo a sostenere che l'attenzione verso grandi progetti ha portato l'amministrazione teatina a trascurare l'ordinario, però i piccoli problemi alla lunga diventano gravi disagi.

Va detto anche che non possiamo trasformare i nostri blog in raccoglitori di lagnanze. Diventerebbero di una noia insopportabile! E sarebbe anche una visione distorta della città.

Posto qui una notizia presa dal Messaggero di oggi. E' solo un esempio e riguarda il nuovo appalto per la nettezza urbana:
Il capitolato di appalto prevede, inoltre, un nuovo sistema di spazzamento e lavaggio delle strade che viene esteso a molte piazze, strade ora escluse, di Chieti alta e di Chieti scalo. Bassam El Zobhi torna a «rinnovare l'invito agli utenti di collaborare per migliorare il servizio, aggiunge che «con le modifiche apportate, il nuovo gestore del servizio dovrà riscattare il parco cassonetti e mezzi, con presumibile incasso da parte del Comune di 400 mila euro». Naturalmente, per quanto riguarda il numero e il posizionamento delle "isole ecologiche" il discorso investe anche il settore urbanistico del Comune. Infine, il capitolato di gara contiene la garanzia del riconoscimento del contratto di secondo livello per i dipendenti della ditta che si attribuirà l'appalto del servizio.

Credo che un giudizio sereno debba tener conto anche di questi sforzi e non sarebbe giusto ignorare chi li sta facendo. La vecchia amministrazione rinviò di anno in anno il rinnovo dell'appalto alla Netturbà e alla fine lasciò una costosissima pendenza giudiziaria che forse grava ancora sulle casse del Comune. Anche se sono deluso da moltissime cose non fatte o fatte male dall'attuale amministrazione, non sono disposto a cancellarmi la memoria. Chieti in questi anni non è ripartita, lo vediamo, ma chi dice che la città cinque anni fa era gestita bene sa di dire il falso.

Anche sull'assegnazione degli alloggi del comune si sta operando seriamente. Sempre merito dell'assessore Bassam El Zohbi? allora rendiamogli merito.