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12 maggio 2016

Altre aggressioni a Chieti

Ancora violenza, assurda e brutale. Un giovane aggredito di notte all'uscita da un pub da un branco di vigliacchi. L'hanno colpito in dieci usando anche mazze da baseball.
Non è un episodio isolato. Non sappiamo chi sono gli autori, ma il luogo è lo stesso di altre violenze, il branco che aggredisce (stavolta potrebbe aver sbagliato persona) è il segno di una violenza concordata, non è una rissa casuale. C'è una cultura della violenza. E' passato poco tempo dalla morte di Simone Daita, il giornalista colpito in Piazza Vico l'anno scorso. E' morto dopo un anno di agonia. Il giovane che ha ammesso di averlo colpito dice di aver reagito a una violenza, potrebbe cavarsela con una condanna per eccesso di legittima difesa, ma quel giovane ha già mentito dicendo di averlo colpito con un solo pugno, una versione già smentita dai periti. Chi potrà mai sapere la verità? Sappiamo solo che queste vicende spaventose si ripetono e non voglio rifare l'elenco. Chieti dovrebbe riflettere e soprattutto dovrebbe far riflettere i "bravi ragazzi" che frequentano gli ambienti in cui si generano queste situazioni di estrema violenza.

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