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16 luglio 2013

In senso ostinato e contrario

Un governo che dice di voler ridurre le spese e non riesce a rinunciare a quelle più inutili e faraoniche non dovrebbe avere alcuna credibilità. Il TAV da 23 miliardi e gli aerei da combattimento F35 da 14 miliardi (50 a programma completo) sono i due esempi più vistosi. Per compiere questi sprechi che potranno avere anche effetti mortali (la montagna da perforare in Val di Susa contiene amianto e forse anche uranio - gli aerei da guerra servono per uccidere e se sono difettosi uccidono anche i piloti) si stanno impiegando ingenti forze di polizia: spreco su spreco. 

Il Consiglio Supremo di Difesa presieduto da Giorgio Napolitano ha cercato di svincolarsi da ingerenze parlamentari: l'acquisto di aerei sarebbe una scelta di tipo tecnico. Non tutti sono d'accordo, ma è proprio sul piano tecnico che la scelta appare inopportuna. E' un generale in pensione che sta raccogliendo le firme contro l'acquisto di aerei che ritiene inadatti alle esigenze del nostro esercito. 

Ci sono tante altre scelte di cui si vedono solo i rischi, i danni e i costi come il mostruoso MUOS di Niscemi, come lo scempio causato dai petrolieri alle nostre ricchezze ambientali. Ma le forze politiche sembrano impegnarsi al massimo affinché sia fatto, a qualunque costo, ciò che nessuno dovrebbe desiderare.  Una perfida Ananke le controlla.

Il muro di silenzio che ormai circonda tutte le questioni più importanti non viene bucato neanche dalle giacche arcobaleno e dai cartelli esibiti dai parlamentari del M5S.  I giornali che riportano la notizia fissano l'obiettivo sul dito e non si volgono mai verso la luna. Alcuni (forse molti) hanno capito ma è terribile guardare una luna insanguinata.

A volte mi viene il dubbio che la credibilità del governo, la sua apparente autorevolezza, deriva proprio dal coraggio di fare scelte sbagliate e dannose per il proprio popolo.

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