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10 gennaio 2012

Maria Rita D'Orsogna

Oggi il quotidiano Il Centro ha pubblicato un'intervista a Maria Rita D'Orsogna, la "scienziata di Lanciano" che da anni difende dall'America gli interessi dell'Abruzzo e di noi abruzzesi.

A Maria Rita D'Orsogna è stato assegnato il titolo di "Ambasciatore della Natura" con una cerimonia svolta presso il distaccamento Cites del Corpo Forestale dello Stato a Palermo. L'importanza del suo impegno per la salvezza dell'Abruzzo viene riconosciuta anche dagli italiani del Sud-America. Di lei si parla anche nel blog di don Giorgio De Capitani, un sacerdote lombardo molto impegnato nelle questioni sociali: all'inizio del nuovo anno ha salutato Maria Rita D'Orsogna come "donna dell'anno", proprio mentre il blog più letto d'Italia si apriva con una finta copertina del Time


dedicata ad  Alberto Perino, "uomo dell'anno". Entrambi paladini della propria terra, in situazioni molto diverse e con stili completamente diversi.

Tutti i riconoscimenti sono ampiamente meritati, ma purtroppo non sono riconoscimenti abruzzesi. Eppure è per noi abruzzesi che lei si sta impegnando, con conferenze, articoli, diffusione di informazioni (soprattutto attraverso il suo blog) e indicazioni preziose per le osservazioni inviate agli organi amministrativi che possono autorizzare le ricerche e le estrazioni di gas e petrolio. 

Quello che fa Maria Rita D'Orsogna non ha paragoni. Da sola è riuscita a fare più di tutte le istituzioni e le associazioni. La sua serietà e cultura scientifica è resa evidente dai titoli accademici, ma è nulla rispetto all'intelligenza, alla sensibilità umana e alla straordinaria tenacia di cui è dotata. Sono orgoglioso di averla conosciuta e di aver dato un piccolissimo contributo alla battaglia contro i petrolieri con cui è stato possibile fermare il famigerato Centro-Oli di Ortona. Lì ci siamo accorti che era solo una battaglia in una guerra ancora in corso che non sarà facile vincere.

Anche la Chiesa ha contribuito con importanti documenti come quello dei vescovi ("Abitare la terra"). Abbiamo visto l'ex arcivescovo di Lanciano e Ortona, mons. Ghidelli, impegnato pubblicamente insieme alla scienziata. Nei giorni scorsi l'Arcivescovo Bruno Forte ha ribadito la sua posizione dicendo che «Abbiamo detto no al Centro oli di Ortona ma l'Abruzzo, meravigliosa oasi verde, è sempre più a rischio».

Purtroppo siamo in un Abruzzo mal governato, come spiega bene la professoressa D'Orsogna nell'intervista al Centro, e come dice anche mons. Forte. L'intera classe politica abruzzese appare inadeguata e include pessimi esempi che squalificano tutta la politica e l'intero Abruzzo. Non vorrei neanche nominarli per non accendere inutili polemiche, credo che tutti sanno di chi stiamo parlando. Persone che ora snobbano l'arcivescovo, in passato hanno reagito con stizza ai suoi paterni richiami. Il modo con cui è stata trattata la generosa scienziata da uno dei nostri ignorantissimi e volgarissimi politici preferirei dimenticarlo perché ci offende tutti.

Purtroppo siamo dentro un Abruzzo che vota per questi personaggi arroganti e dannosi. E accanto all'Abruzzo tragicamente autolesionista c'è un Abruzzo che dorme. Non è un caso che i riconoscimenti alla professoressa D'Orsogna arrivano da luoghi lontani. L'Abruzzo è ancora inconsapevole delle ricchezze che possiede e dei rischi che corre. Non vede che è in corso uno scontro epico tra persone intelligenti, competenti, oneste e trasparenti come Maria Rita D'Orsogna e figure umanamente e politicamente impresentabili, cialtroni tronfi che fanno stampare enormi manifesti per autocelebrarsi, che arrivano a vantarsi di essere ignoranti, che diffondono falsità per boicottare le leggi che potrebbero tutelare meglio la nostra terra. Indegni perfino di candidarsi a rappresentare gli interessi dell'Abruzzo.

Maria Rita D'Orsogna è venuta a Chieti più volte, in conferenze seguite da poche persone tra le quali non sono riuscito a riconoscere né politici né giornalisti. Spero che le cose possano cambiare. Sicuramente è cambiato l'atteggiamento del quotidiano Il Centro. Basta rileggere questo mio vecchio post per vedere la differenza. Tuttavia non basta ancora per convincermi a comprare quel giornale. Continuerò a leggerlo salturiamente, come ho fatto finora, solo se lo trovo al bar, perché penso che Il Centro abbia grandi colpe rispetto all'arretratezza culturale e politica dell'Abruzzo. Un quotidiano che appartiene ad un grande gruppo editoriale avrebbe potuto promuovere riflessioni e dibattiti, avrebbe potuto contribuire al progresso della nostra terra, invece si appiattisce sulla cronaca più banale, sfuma e riduce il rapporto con le questioni nazionali e internazionali, distribuisce diverse versioni del giornale, come se l'Abruzzo fosse un aggregato di contrade isolate. Ha atteso la nomina degli "Ambasciatori della Natura" per far finta di scoprire il ruolo di Maria Rita D'Orsogna nella più importante e rischiosa vicenda che il nostro territorio abbai mai affrontato. Meglio tardi che mai. Comunque io continuerò a leggere e a fare pubblicità a "PrimaDaNoi" che, nonostante le assurde penalizzazioni, rappresenta un modello di buona e moderna informazione.

Leggete PrimaDaNoi e soprattutto leggete Maria Rita D'Orsogna che continua a difendere i nostri valori e i nostri diritti dalla lontana California.

2 commenti:

F.C. ha detto...

La scienziata in audizione al senato:
http://www.teate.net/news/Visualizza.asp?IDStr=14253

maria rita ha detto...

grazie tommaso... sei troppo gentile - ciao!