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31 marzo 2011

Orti diffusi

L'idea è sempre la stessa, io li avevo chiamati "orti sociali", piccoli pezzi di terra da assegnare gratuitamente a chi ne fa domanda. Un modo per trasformare senza spese aree abbandonate in luoghi sociali dove i pensionati, ma anche i disoccupati o le persone che vogliono produrre in proprio alcuni alimenti naturali potrebbero svolgere la loro attività. Ora vedo che anche questa proposta si realizza, ma non a Chieti. A Roma li chiamano "orti diffusi" oppure "orti urbani" con divieto di usare pesticidi, giustamente.

Chi avesse voglia di rileggere la mia proposta troverà anche la foto di un parco pubblico che nel febbraio 2008 sembrava completo e ben attrezzato, ma chiuso e inutilizzato. Sono passati tre anni: è ancora chiuso e inutilizzato.

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