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29 dicembre 2010

Borse al merito

Prima che passi nel dimenticatoio facciamoci un nodo al fazzoletto. Sto parlando di una promessa fatta  lo scorso 18 novembre dal presidente della regione Gianni Chiodi e del rappresentante locale della Confindustria Paolo Primavera. Sollecitati da Roger Abravanel durante la conferenza  svolta nel salone della Camera di Commercio di Chieti hanno fatto una promessa solenne davanti ad una platea di studenti giunti da tutta la provincia.



Il tema era quello della Meritocrazia che l'ingegner Abravanel propone come ingrediente fondamentale della ricetta per uscire dalla crisi politica, economica e culturale in cui versa il nostro paese.

Parlare di meritocrazia è molto facile e infatti se ne parla molto. Farla è tutta un'altra cosa e non se ne vede traccia. Non c'è nessun merito dietro i recenti scandali delle parentopoli (un tempo si chiamava nepotismo) organizzate dal ministro Bondi e dal ministro Brambilla, per non parlare del sindaco di Roma accusato d'averne sistemati a centinaia nelle aziende municipalizzate della capitale.

Roger Abravanel vorrebbe rieducare gli italiani alla vera meritocrazia. Non sarà facile. Durante la conferenza teatina abbiamo ascoltato vanterie meritocratiche di imprenditori, insegnanti e politicanti, tutti pronti a lodare il merito. Per riportare il discorso ai fatti concreti Abravanel ha fatto notare che il merito va premiato con i fatti altrimenti sono solo belle parole che volano via inutilmente. Premiare il merito significa metterci dei soldi come avviene in altri paesi. Da qui la proposta di istituire borse di studio che potrebbero premiare i migliori diplomati d'Abruzzo. Non pacchetti di caramelle, ma veri sussidi che possano consentire agli studenti migliori di mettere a frutto i loro talenti.

Se la politica ci mette un milione di euro, ha detto Abravanel, un altro milione potrebbe essere aggiunto dagli imprenditori e si potrebbero dare 200 borse di studio da 10 mila euro, che non sono bruscolini. Questo avrebbe un vero effetto stimolante per i giovani. Potrebbe cambiare la prospettiva degli studenti in uscita dalle scuole superiori, incoraggiarli verso scelte universitarie impegnative oppure consentire l'inizio di  nuove attività per iniziativa spontanea di gruppi di giovani.

La proposta è stata subito accolta. Lo stesso Abravanel ne è stato piacevolmente sorpreso e ha voluto che fosse formalizzata con una pubblica stretta di mano tra Gianni Chiodi e Paolo Primavera. Gli studenti hanno applaudito e noi ci siamo fatti il nodo al fazzoletto per ricordarcene e per ricordarlo anche ai diretti interessati. Siamo sicuri che stanno già accantonando i soldi, sia alla regione, sia alla confindustria. Un impegno solenne preso davanti ad una platea di giovani va onorato senza indugi.

***

A proposito di "meritocrazia" leggo dichiarazioni sconcertanti. C'è chi si lamenta della burocrazia e dice che vorrebbe cacciar via funzionari incompetenti e fannulloni per far posto a persone capaci e meritevoli. Belle parole, ma questi capaci e meritevoli vengono scelti come?  Il problema è proprio qui, nelle regole. Non è un caso che il secondo libro di Roger Abravanel si intitola proprio "Regole".  In un sistema basato sui meriti non c'è qualcuno che può nominare senatore il proprio cavallo, neanche se si tratta di un buon cavallo. L'aver vinto le elezioni non è un merito e non può trasformarsi nella distribuzione di meriti. Non c'è alcun merito nel raccogliere voti. La gente si fida, delega gli eletti a legiferare e governare. I meriti si vedranno dopo. Si vedranno dalla chiarezza e correttezza delle regole approvate, dalla buona amministrazione e dal benessere che ne deriva alla collettività. 

Cominciare con la voglia di violare le regole o di abolirle non sembra un buon inizio.  Violare le regole in nome di un presunto "merito" è un abuso inaccettabile. Nascondere la violazione delle regole dentro le stesse regole non è la soluzione del problema è solo una bizantina complicazione.

Non so quanto sia meritevole il figlio della signora Saputelli, per saperlo bisognerebbe vedere i risultati di un serio concorso, ma la signora ci descrive un concorso bandito dal Comune di Chieti, che sembra una gimcana tra strani ostacoli: tempi ridotti, obbligo dell'arcaico servizio postale, divieto di usare la posta elettronica certificata, vincoli temporali ai requisiti richiesti. Il bando sembra confezionato secondo misure sartoriali e la signora è talmente sfiduciata da preferire un sistema di chiamate dirette: meglio un clientelismo visibile che la presa in giro dei concorsi su misura. 

Speriamo che anche le borse di studio promesse dalla Regione e dalla Confindustria non vengano poi assegnate in questo modo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

CVM Comunità Volontari per il Mondo
presenta la 2° edizione della Tavola Rotonda IMMIGRAZIONE E INTEGRAZIONE “dalle povertà locali a quelle globali” SABATO 29 GENNAIO 2011 ore 16.00 Auditorium “Cianfarani” Chieti

Ospiti d’eccezione saranno: FRANCUCCIO GESUALDI, già allievo e “figlio” adottivo di Don Lorenzo Milani alla scuola di Barbiana e fondatore del CNMS Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano (PI), MIHAI MIRCEA BUTCOVAN, scrittore rumeno vincitore nel 2003 del premio “Voci e idee migranti” e nel 2006 della XII edizione del Premio Eks&Tra e SERGIO MARELLI, segretario generale della FOCSIV (Federazione di 64 Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario) e portavoce della GCAP Italia (Coalizione Italiana contro la Povertà).
Introdurranno l’avv. Umberto Di Primio, Sindaco di Chieti e Don Enrico D’Antonio, direttore Migrantes regionale e Caritas Chieti Vasto, mentre concluderanno come lo scorso anno due politici abruzzesi: il Sen. Giovanni Legnini e l’On. Daniele Toto.
L’iniziativa, moderata dal dr. Filippo Di Giovanni della Caritas Diocesana di Chieti, si propone di coinvolgere la cittadinanza di Chieti e della provincia in merito a tematiche correlate al fenomeno dell’immigrazione quali l’integrazione, l’intercultura, la convivenza pacifica e la legalità.
Per maggiori informazioni: cvmabruzzo@yahoo.com
CVM Abruzzo Via Solario 66100 Chieti