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16 novembre 2009

Petrolio e terremoto

Le tragiche vicende del terremoto del 6 aprile hanno impegnato tutte le associazioni nel volontariato presso le tendopoli, rendendo impossibile l'organizzazione di manifestazioni per salvare la nostra terra dalla sciagura del petrolio. Ne ha parlato perfino la BBC. Adesso il tempo stringe e ci troviamo di fronte ad una classe politica che fugge, nega l'evidenza, reagisce in modo scomposto. In Lombardia hanno saputo reagire, la Po Valley ha rinunciato a trivellare il Parco del Curone. Rinunce formalizzate in atti pubblici, non ci sono solo vaghe promesse. In Abruzzo tutto è ancora da decidere, tutto nella nebbia.

Eppure il terremoto doveva essere un motivo in più per guardare con sospetto al business petrolifero. Le estrazioni petrolifere non mettono a rischio solo le falde acquifere, la salubrità dell'aria e la qualità dei prodotti agricoli. Le estrazioni modificano l'equilibrio del sottosuolo e aumentano la sismicità del territorio.

Maggiori informazioni ai seguenti link:
petrolio e terremoti
sismicità petrolifera
terremoti e petrolio

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