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09 luglio 2009

Bussi: una speranza

Al processo c'è stato solo un rinvio. La gara tra i tempi della giustizia e la scappatoia della prescrizione è iniziata a vantaggio della seconda.

Floriana Bucci su Il Messaggero di oggi, 9 luglio 2009 ci dà una buona notizia:

La bonifica della discarica abusiva di rifiuti tossici di Bussi, la più grande d'Europa, si farà grazie ai fondi per la ricostruzione del terremoto. Nell'annunciarlo, nell'incontro organizzato a Bussi dal circolo della Federazione dei diritti del cittadino, il vice presidente della Giunta Regionale, Alfredo Castiglione, è andato subito al sodo. Le centinaia di tonnellate di veleni sepolte attorno al polo chimico saranno rimosse grazie ai finanziamenti per la ricostruzione nei comuni del cratere. "Il sito di Bussi - assicura Castiglione - è una priorità rispetto agli altri della Regione. Il provvedimento è alla firma del ministro dell'Ambiente, Prestigiacomo. La copertura finanziaria è assicurata dai 4 miliardi di euro di fondi Cipe previsti per la ricostruzione, dai quali sono stralciati 800 milioni di euro per interventi per lo sviluppo economico. Tra questi c'è la bonifica dei siti di Bussi, Avezzano e Pile". L'annuncio di Castiglione, a Bussi per fare il punto sulle emergenze dell'ex paese fabbrica, lascia di sasso il pubblico. Senza il terremoto, dunque, la discarica di veleni più grande d'Europa sarebbe rimasta tale chissà per quanto ancora. I bussesi, che nella regione, quanto a sfiga sono secondi solo ai terremotati aquilani, non se la sentono certo di festeggiare. Qualcuno chiede di più: vuole sapere se sarà bonificata anche l'area interna al polo chimico e non solo i "giardini di veleni". La risposta è chiara: la bonifica riguarderà tutto il sito di interesse nazionale.
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