Il sipario chiuso sui gravissimi problemi della nostra terra consente ai protagonisti della finta politica di condurre una campagna elettorale basata sulle solite insulsaggini. le questioni di schieramento, di alleanze, di nomenklature, le promesse clientelari, i santini e i listini e credo che i primi ad adeguarsi a questo teatrino saranno proprio quelli che in apparenza urlano più forte contro la mala politica.
Per chi vorrà invece svolgere il proprio dovere di elettore facendo una scelta consapevole potrà essere utile questa cronistoria (se c'è qualche errore vi prego di segnalarmelo nei commenti).
Per chi vorrà invece svolgere il proprio dovere di elettore facendo una scelta consapevole potrà essere utile questa cronistoria (se c'è qualche errore vi prego di segnalarmelo nei commenti).
ATTO PRIMO: scena Stato-Regione
18.10.2001 - l'ENI presenta al Ministrero delle Attività Produttive una richiesta di concessione per la coltivazione del giacimento petrolifero individuato ai confini tra Ortona e Tollo.
20.12.2001 - il Min. Attività Produttive esprime parere favorevole alla concessione. Il Ministro era Antonio Marzano (FI) e il sottosegretario all'energia era Giovanni Dell'Elce (FI) onorevole eletto nel collegio di Chieti.
13.03.2002 - l'Ufficio V.I.A. (Valutazioni Impatto Ambientale) della Regione Abruzzo esprime parere favorevole di compatibilità ambientale. Il 22 marzo c'è anche il parere dell'Ufficio Intesa della Regione Abruzzo. La Giunta regionale presieduta dal teatino Giovanni Pace (AN) per approvare tutto in modo rapido e silenzioso non ha bisogno di disporre alcuna verifica o indagine scientifica: per tutti i passaggi della procedura basta la perizia giurata di un geologo incaricato dall'ENI.
19.04.2002 - sulla base dei pareri regionali il Ministero rilascia il Decreto di Concessione con il programma dei lavori per Centro Olio, 2 pozzi denominati 'Miglianico' ma situati nel territorio di Ortona, 2 serbatoi di 10000 m3, sistemi di trasporto, collegamento in rete dei pozzi, collegamento ad un terzo pozzo Bucchianico.
Il decreto è l'atto più importante di tutta la trafila. Porta la firma del ministro Antonio Marzano (FI). (L'on. Dell'Elce pochi giorni prima aveva subito un grave incidente che lo costrinse a lasciare il lavoro per un lungo periodo) Marzano è molto legato all'Abruzzo perché iniziò a Pescara, nella facoltà di Economia, la sua carriera universitaria. La matrice politica del Centro-Oli è costituita dalla piena intesa Pace-Dell'Elce-Marzano. Gli atti ulteriori sono soltanto conseguenze di ordine burocratico per una decisione politica già chiaramente espressa:
- 09.08.2002 - l'Uff. V.I.A. Abruzzo comunica che non c'è impatto ambientale per l'oleodotto
- 20.11.2002 - parere favorevole all'oleodotto
- 09.04.2003 - nulla osta regionale per il tracciato di oleodotto da 5,8 km
- 29.07.2003 - l'Uff. BB.AA. della Regione approva la variante di aumento dell'area del Centro Oli
- 23.08.2004 - approvata la Legge n.239 di riordino del settore energetico, sostenuta dal governo Berlusconi. L'art.77 dispone che il permesso di ricerca e la concessione di coltivazione dei pozzi costituiscono titolo sostitutivo di qualunque autorizzazione, permesso, concessione e assenso. Gli interventi e le opere sono dichiarati di pubblica utilità.
- 28.12.2004 - approvazione di altre varianti tra cui la reimmissione delle acque di lavorazione nel pozzo sterile Granciaro
- 22.03.2005 - la Direzione Territorio Reg. Abruzzo conferma i pareri di compatibilità ambientale
- 18.04.2005 - la Direzione Attività Produttive esprime parere favorevole alla variazione
- 06.07.2005 - Il Min. Attività Produttive emana il Decreto di approvazione delle variazioni (N.B. - a questa data è ancora il Governo Berlusconi che agisce - in Abruzzo si è appena insediata la Giunta Del Turco, ma la Regione non è più coinvolta nelle decisioni).
ATTO SECONDO: scena dei poteri locali
In questa seconda fase l'Eni chiede i permessi al comune. Sono atti di cui, in base alla legge 239/2004 forse si potrebbe fare a meno, ma evidentemente si prefesisce seguire tutto l'iter previsto dalla legge per evitare ogni possibile contestazione.
11 LUGLIO 2006 - L'ENI si rivolge al comune di Ortona (giunta centro-destra) chiedendo un provvedimento di natura urbanistica per la variazione della destinazione d'uso dei terreni agricoli da utilizzare:
- 21 luglio: nota comunale sulla difformità urbanistiche;
- 24 luglio: l'Eni insiste proponendo domanda di costruzione del Centro-Oli di cui ha già il decreto di autorizzazione ministeriale su parare favorevole della Regione;
- 10 luglio: l'Eni richiede di attivare la procedura semplificata mediante convocazione di conferenza dei servizi
- 24 agosto: parere contrario ai permessi di costruire per difformità con il piano regolatore;
- 1 settembre: parere contrario dell'ufficio tecnico comunale di Ortona;
19 MARZO 2007 - il responsabile del procedimento del Comune di Ortona convoca la conferenza dei servizi richiesta dall'Eni per superare gli ostacoli;
[l'art.5 del Dpr 447/1998 prevede che "alla conferenza può intervenire qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, individuali o collettivi nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dalla realizzazione del progetto dell'impianto industriale" perciò questa procedura non dovrebbe agevolare la richiesta dell'Eni se davvero tutti fossero avvisati]
3 APRILE 2007 parere dell'Arta;
4 APRILE 2007 Conferenza dei servizi Regione Abruzzo, unica e conclusiva, si decide solo sulle emissioni atmosferiche;
[si noti che sulla questione delle emissioni in atmosfera i parametri da rispettare erano già stati bocciati con una procedura di infrazione alla normativa europea. Il problema era già segnalato come urgente nella nota 7.9.2006 del Servizio Politica Energetica quindi sarebbe stato logico attendere la definizione dei nuovi parametri, ma il preocedimento invece di rallentare accelera]
- 17 APRILE 2007 parere comitato regionale beni ambientali e nullaosta della Direzione regionale Parchi;
- 18 APRILE 2007 determina dirigenziale di autorizzazione della Direzione dei Parchi
- 19 APRILE 2007 parere dei servizi del Genio civile regionale e parere dell'Assessorato urbanistica provincia di Chieti;
- 20 APRILE 2007 apertura della conferenza dei servizi al Comune di Ortona per la variante urbanistica; acquisiti i pareri del consorzio ASI Chieti e Pescara; relazione tecnica descrittiva del progetto Eni; parere del servizio prevenzione Asl sul parere settore viabilità della Provincia di Chieti; 27 APRILE 2007 conclusione della conferenza dei servizi. Nonostante i dubbi espressi dal servizio sanitario (mai chiariti) la conclusione è favorevole al progetto Eni.
Dagli atti della variante urbanistica affissi all'albo pretorio del Comune di Ortona i residenti della contrada Feudo vengono a conoscenza del progetto e inizia a circolare la notizia.
Si costituisce così il Comitato Natura Verde che comincia a diffondere informazioni. Ma a molti sembra essere una questione locale che riguarda solo le contrade di Ortona e Tollo. L'Eni ha denominati i pozzi 'Miglianico' come efficace sistema di depistaggio. Nonostante le informazioni fatte circolare la gente non capisce bene cos'è questo Centro-Oli e dove sta.
Va detto anche che s'era già creata una certa attenzione in quella zona grazie all'opera svolta l'anno precedente dal Coordinamento per la Tutela della Costa Teatina che aveva contrastato anche con manifestazioni popolari la realizzazione del tratto stradale Postilli-Riccio (proprio sul litorale antistante la contrada Feudo) al fine di istituire una riserva che avrebbe salvato la spiaggia dalla strada e la collina dal Centro-Oli, ma non rientrò nel sistema delle riserve (L.R. 5/2007). La strada fu un eccellente deterrente.
I primi volantinaggi fatti da alcuni ambientalisti di Tollo nelle contrade ortonesi incontrarono strane forme di ostilità prima di riuscire a far capire che la minaccia riguardava tutte le attività economiche dell'intera zona e non era una questione di confini comunali.
Ricorsi al TAR presentati da WWF e produttori di vino.
3 agosto 2007 - Sala Marmi PE: pubblica consultazione con enti e associazioni locali
13 agosto 2007 - Delibera Giunta Regionale n. 861/c approva (finalmente) il Piano di Qualità dell'Aria
25 SETTEMBRE 2007 decisione del Consiglio comunale sulla variante al Prg. Non è possibile fare opposizione per contrasto con la normativa sulla qualità dell'aria che non è ancora vigente. Lo stesso giorno il Consiglio Regionale delibera il Piano della qualità dell'aria accogliendo la proposta di Giunta del 13 agosto, ma ormai è tardi perché tutto è già deciso.
Formalmente gli atti della regione non sembrano favorevoli alla petrolizzazione (i parametri sulle emissioni in atmosfera infatti non sono compatibili col progetto) ma i tempi danno l'impressione che anche l'amministrazione regionale di centro-sinistra abbia contrinuito ad agevolare le procedure di autorizzazione. Del Turco (SDI-PD) si dichiara apertamente favorevole al progetto anche se appare isolato rispetto alla sua giunta.
Il sindaco di Ortona (FI) è sempre stato molto favorevole e viene indicato tra coloro che potrebbero trarre diretti vantaggi in virtù di sue partecipazioni in imprese del settore e per via del conseguente potenziamento delle attività portuali di Ortona. Tuttavia anche l'amministrazione ortonese aderisce ad una dichiarazione contraria agli impianti Eni. Sembra un ripensamento, ma sarà rapidamente smentito.
ATTO TERZO - La presa di coscienza
C'è una congiura del silenzio che non fa trapelare quasi nulla sui giornali, ma il Comitato Natura Verde e il tam-tam della rete fanno emergere il problema.
10 ott 2007 - il WWF propone un ricorso al Min. dell'Ambiente ai sensi dell’art. 309 del D.Lgs. n. 152/2006.
Lo stesso giorno il presidente della Provincia di Chieti, Tommaso Coletti (Margherita - PD), su pressione degli ambientalisti richiede un'indagine affidata all'Istituto Mario Negri Sud.
Il Mario Negri Sud scopre che i dati forniti dall'ENI per ottenere le autorizzazioni non sono corretti. L'impatto ambientale generato dagli impianti di desulfurazione è molto più alto di quello dichiarato negli atti ufficiali.
10 nov. 2007 - Una delegazione del Comitato Natura Verde si reca a Roma per parlare con il ministro dell'ambiente Pecoraro Scanio. Il ministro dell'Ambiente comunque non potrebbe revocare un decreto del Ministro delle Attività Produttive, incarico passato a Bersani (DS-PD).
17 nov. 2007 - manifestazione dei trattori a Pescara
19 nov. 2007 - una mail inviata dalla California dalla prof.ssa Maria Rita D'Orsogna comincia a far comprendere che il problema già pubblicamente segnalato dal Comitato Natura Verde è gravissimo, non riguarda solo una piccola zona, ma rappresenta una seria minaccia per tutto l'Abruzzo.
29. dic.2007 - Il Mario Negri Sud certifica la nocività del Centro-Oli
Gennaio 2008 - il ciclo di conferenze della prof.ssa D'Orsogna e di altri eminenti scienziati, benché totalmente ignorato dalla stampa (unica lodevole eccezione PrimaDaNoi.it) mette la classe politica abruzzese di fronte ad una verità indiscutibile: la svendita dell'Abruzzo ai petrolieri è stata compiuta con procedure durate anni e gestite con accurata riservatezza.
10 marzo 2008 - sotto la spinta di migliaia di abruzzesi arrivati a L''Aquila con auto e pulmann, viene approvata la legge regionale che sospende tutte le autorizzazioni. Unico voto contrario quello di Vito Domenici (FI).
15 marzo 2008 - manifestazione a Pescara per le emergenze ambientali - corteo di circa 2000 persone
25 giugno 2008 - il nuovo governo Berlusconi (FI) emana il DL 112 che contiene all'art.8 una legge obiettivo per sbloccare le estrazioni petrolifere nell'alto Adriatico, senza necessità di autorizzazioni locali. La legge obiettivo scavalca la volontà politica regionale.
Il Veneto, preoccupato per la sorte di Venezia che potrebbe inabbissarsi a causa di fenomeni di subsidenza, riesce, con una modifica in sede di conversione del decreto, ad ottenere l'obbligo di intesa con la regione Veneto. Per le altre regioni non c'è speranza.
[Il DL contiene un elemento incredibile: sono le stesse aziende interessate agli sfruttamenti che devono fornire al ministero i dati sui quali basare la decisione: un altro conflitto di interessi legalizzato! Non c'è nessun sistema di controllo indipendente.]
Gli intenti del nuovo governo Berlusconi sono dichiarati in un documento di sintesi diffuso dal Ministero dello Sviluppo Economico:
- Possibilità di ricerca e coltivazione di idrocarburi nelle acque dell’alto Adriatico, in Abruzzo e in Basilicata se questo non comporta rischi di abbassamento delle coste;
- Avvio delle procedure per la definizione della Strategia energetica nazionale con il ritorno all’energia nucleare,
- delega al Governo per la liberalizzazione dei servizi pubblici locali con l’introduzione del principio generale dell’affidamento della gestione dei servizi mediante gara per tutti i settori (servizi idrici incluso), ferma restando la messa a disposizione delle reti pubbliche ai soggetti che si aggiudicheranno la gestione del servizio;
- velocizzazione del sistema di rilascio delle autorizzazioni.
27 giugno 2008 - Il Ministero per lo Sviluppo Economico (stiamo parlando di Claudio Scajola - Forza Italia) ha ufficialmente classificato l'Abruzzo come "regione mineraria".
13 - 29 luglio 2008 secondo ciclo di conferenze pubbliche della prof.ssa D'Orsogna e altri scienziati ed esperti. Alla conferenza presso l'università di Pescara partecipano anche i rappresentanti dell'ENI. Molti cittadini cominciano a capire la dimensione del rischio che stiamo correndo. I giornali sono costretti a parlarne, ma lo fanno utilizzando trucchi meschini per non far capire il livello di allarme lanciato dagli scienziati.
28 luglio 2008 - la Conferenza Episcopale Abruzzese e Molisana si esprime ufficialmente contro il progetto dell'ENI, contro la privatizzazione dell'acqua rilanciata dal governo, e sprona gli abruzzesi a fare qualcosa per i gravi rischi alla salute umana provenienti dall'inquinamento della zona di Bussi e dall'avvelenamento dei fiumi.
20 settembre 2008 - sentenza del TAR Abruzzo che respinge i ricorsi presentati dalle Cantine e dal WWF. Nella sentenza si afferma che le varianti e le autorizzazioni concesse dal comune erano inutili perché l'ENI aveva già acquisito il titolo necessario per intraprendere le opere.
Secondo i giudici del TAR la Legge Regionale n.2 del 2008 non può bloccare le attività estrattive che erano state autorizzate prima dell'approvazione della legge.
All'indomani della sentenza l'ENI porta i proprietari davanti al notaio per il rogito di vendita dei terreni sui quali sorgerà la raffineria.
Il CNV apre una sottoscrizione per l'acquisto dei terreni. I Comuni di Francavilla al Mare e Pescara aderiscono alla sottoscrizione. il sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso (Margerita - PD) annuncia anche un proprio ricorso contro l'Eni.
Cala il sipario
il consiglio regionale uscente approva una nuova legge di blocco delle attività petrolifere fino alla fine del 2009.
L'ENI invia lettere con minacce di gravissimi risarcimenti ai due proprietari che si rifiutano di cedere i terreni se l'atto definitivo non avverrà entro il 7 ottobre. Inizia una sottoscrizione popolare in sostegno e garanzia per i due proprietari resistenti.
2 ottobre 2008 - All'interrogazione parlamentare del sen. Legnini il governo Berlusconi risponde per voce dell'on. Elio Vito (FI) che ribadisce l'obiettivo nazionale dello sfruttamento degli idrocarburi in Abruzzo, precisando che si tratta un interesse primario del governo. Alla richiesta di operare d'intesa con la regione Vito risponde che le intese rientrano nello spirito collaborativo, ma non c'è alcun obbligo per il governo che può decidere anche senza consenso delle regioni (salvo quanto previsto dalla legge per il Veneto) e auspica che anche l'Abruzzo si vorrà prestare alla stessa collaborazione che si è avuta con la Basilicata.
[per chi non lo sapesse la Basilicata ha visto trasformare il suo terrotorio in zona estrattiva di idrocarburi ed è stata anche prescelta come sede per stoccaggio di scorie nucleari radioattive (Scanzano) per questo, assicura Vito, il governo la ricompenserà nelle prossime programmazioni finanziarie]
15 ott. 2008 viene promulagata la legge regionale n.13.
7 commenti:
Scrivi, scrivi pure che il centro oli..non si dovrà fare..che si dovranno fare manifestazioni ecc...dobbiamo impedire, dobbiamo opporre.. così e cosà...
l'hai presa alla larga ma poi ci sei arrivato..dopo mesi e mesi..
un altro pò tirerai fuori che il centro oli lo vuole Berlusconi e che Del Turco quando ha firmato gli Hanno messo una penna in mano, stretto le dita e tracciato il suo autografo, eh!!
Ma queste sono tante chiacchiere per qualcosa che per ora è solo un progetto..nulla di reale e concreto, di cui anche il sottoscritto si augura che non si realizzi mai!!
Vorrei ricordarti nel frattempo, per riportarti nella realtà, che grazie ai tuoi amichetti di palazzo d'achille, da due giorni siamo senz'acqua.. con un avviso da " scherzi a parte "... e con disagi che mi da noia anche a scriverli!!
Questa è la realta..caro mio..ma forse tu non te ne sei accorto...ti è sfuggita questa sciocchezzuola..eh!!
Poi mi raccomando, mai una parolina contro Ricci e la sua band..eh..mi raccomando non farlo..è troppo rischioso...
Cambia sò nome a stò sito pi piacereee!!
- 66100 -
@ Tom.P.
La questione del Centro Oli è una cosa da prendere con le pinze e con calma! Da quando si è iniziati a parlare di questa questione c'è stata una grande mobilitazione di comitati, associazioni e liberi cittadini. Secondo me questa è una storia che andrà avanti ancora molto per lungo tempo e sarà una battaglia da seguire e condividere perchè il nostro Abruzzo è una cosa da preservare!
@66100:
Almeno Lui scrive, propone soluzioni, crea dibattiti, cerca di far discutere le persone per arrivare ad una possibile proposta, infatti Proposte per Chieti!
Ci sono molte persone che cercano di affrontare i vari problemi della nostra città, anche io ci provo nel mio piccolo...tu che fai? Le critiche le sanno fare tutti, le proposte le sanno fare in pochi!
Buona ricostruzione.
Sul silenzio stampa anche troppo "buono" perché a me risulta che neanche PrimaDaNoi ha dato notizie delle conferenze:
http://www.primadanoi.it/modules/bdnews/article.php?storyid=13313
In conclusione si poteva anche aggiungere, e lo dico con l'amarezza di uno che non ha niente a che spartire con la sinistra, che l'attuale govern-eni porta avanti una logica energetica ormai abbandonata da tutti, antieconomica, devastante e pericolosa e la vuole imporre a noi e alle altre regioni del sud, ma anche alla comunità europea in violazione degli accordi internazionali per la salvaguardia del mondo. L'ambiente nelle gentili manine della Prestigiacomo...
che Dio ce la mandi buona
mastro Gen. d'Alf.
Aggiungo una segnalazione di un indecente servizio che il TG3 regionale di ieri sera (domenica) ha dedicato al centro oli nel quale si sosteneva che l'ENI è da sempre preoccupata ed attenta ai temi ambientali (EH???), e che ben 3.000 famiglie saranno in mezzo alla strada qualora il centro oli non si faccia.
Tralascio di commentare le cifre sulle famiglie sul lastrico, che sembrano gonfiarsi sempre più e tra un pò diventeranno 30.000.
Per l'elenco delle decine di cause aperte, nel solo suolo italiano, per devastazione ambientale e danni correlati(a Venezia, a Viggiano, nel Lago Maggiore, a Gela, a Priolo, a Rovigo, a Crotone, a Brindisi, a Mantova, a Carrara, a Torino) basta andare a documentarsi in rete su svariati siti, primo fra tutti quello della Prof. D'Orsogna.
Per quel tizio che si firma col codice postale, evidentemente molto disinformato non solo sul centro oli, vorrei far notare da lettore assiduo di questo blog, che molto raramente ho trovato lodi e difese all'operato della amministrazione di Chieti, anzi tutt'altro: se c'è una voce critica severa a chi ci amministra è rappresentata proprio da questo blog, al quale "conduttore" faccio i miei complimenti. La mia impressione è che purtoppo i nostri amministratori ignorino qualunque "proposta per Chieti", e anzi se potessero mettere il bavaglio a questo blog rompiscatole lo farebbero volentieri...
Andrea
Ho apportato due aggiunte (in viola) che mi sono state suggerite riguardo alla vicenda della strada Postilli-Riccio, che in effetti è strettamente legata al progetto del Centro-Oli.
@Vitt
grazie delle parole di apprezzamento. Io non riesco a fare molto, e anche il tempo per informarmi e per scrivere spesso manca. Apprezzo molto le diverse iniziative del MeetUp e degli altri siti a cui vedo la tua collaborazione. Ci vorrebbero molti giovani a seguire il tuo esempio.
A proposito cercate di diffondere la bella iniziativa che ho letto su Emergenzambiente: massa critica di ciclisti.
@ Grazie Andrea e benvenuto come commentatore.
Mi piacerebbe trovare più spesso contributi come il tuo, non perché voglio rifiutare le critiche, servono anche quelle, ma non quando hanno, come capita qui, il solo scopo di infastidire giacché, senza correggere o smentire neanche una virgola di ciò che ho scritto, si limitano a fare la guardia alla fede minacciata da qualche informazione che si voleva occultare. Semplice recupero di informazione, perché non c'è nessuno scoop nella mia cronistoria. Sono fatti già noti quelli che ho elencato, non miei giudizi.
E non è con me che dovrebbe prendersela il sig.66100, perché se volessi mettermi a fare quadretti politici su chi ha ideato la FIRA, chi ha nominato Masciarelli a giocare con le cartolarizzazioni e i conti esteri, chi ha cercato di papparsi il pastificio Del Verde, chi ha bloccato la definizione del Parco della Costa Teatina, chi allontanò l'assessore D'Annunzio per sconquassare meglio la sanità... beh, ci sarebbe da dire ben peggio di quello che può trasparire da uno scarno elenco di provvedimenti sul Centro-Oli. Ma non ho voglia di mettermi a fare comizi da politicante. Faccio un altro mestiere.
Ovviamente, la finalità di questo blog non è la critica, né tantomeno la critica politica, che pure talvolta inevitabilmente emerge anche dove l'avrei volentieri evitata (vedi manifesti autocelebrativi del nostro Sindaco).
Mi sembra penoso pensare che la gente possa mettersi in cerca di blog per leggere che è mancata l'acqua e che nessuno ci aveva preavvisato. Chi non se n'è accorto? per quale ragione si dovrebbe perder tempo a scriverlo o a rileggerlo nel blog? o vogliamo parlare della filovia? Troverei del tutto inutile spendere il mio tempo per aggiungere una minuscola voce dove c'è già un coro di critiche. Sull'acqua ho fatto qualche proposta, rimasta senza risposta, per leggerla basta cliccare sull'apposito "tag" nell'elenco del "blogroll".
Per me sono fatti reali non solo i mattoni di una scalinata incompiuta o l'acqua che si perde dai tubi; sono fatti anche i progetti, le iniziative e i provvedimenti che li frenano o li promuovono. Non faccio politica, ma so che la politica ha un valore, non è la cosa sporca da lasciare a lorsignori che sanno prenderla con i guanti o con mani già avvezze a tutto. Quelli che stanno portando verso la trasformazione dell'Abruzzo in regione mineraria e discarica nazionale dei rifiuti tossici sono fatti concreti di cui sentiremo gli effetti non solo sulla nostra pelle, ma anche dentro i nostri corpi. Non capirlo è una grave sciocchezza!
Del Turco l'ho criticato anch'io quando fece le dichiarazioni a favore dell'ENI e non mi metto ora a difenderlo, ma nessuno gli ha tenuto la mano per costringerlo a firmare semplicemente perché non c'era più niente da firmare alla Regione dopo i pareri del 22.3.2005 (Del Turco è stato eletto il 3.4.2005, anche questo è un fatto facilmente controllabile).
L'unica domanda cattiva che si potrebbe rivolgere a delTurco è quella sui tempi per l'approvazione del Piano di Qualità dell'Aria. Comunque ora ha già altre domande anche più serie a cui deve dare risposta. Possiamo tranquillamente considerarlo fuori gioco. Non gli altri, purtroppo.
@ Gen.d'Alf
grazie della precisazione: in effetti non ricordo precisamente cosa ha scritto PrimaDanoi. In linea generale mi sembra che si è distinto per una maggior correttezza rispetto alla carta stampata.
Pienamente ragione sulla conclusione. Non era mai successo che l'Italia nel quadro internazionale fosse d'ostacolo alle poche e deboli disposizioni per la tutela del mondo nel momento in cui tutti hanno capito che il riscaldamento globale è il più grande dramma che i nostri figli e nipoti dovranno affrontare.
Anche il consiglio Provinciale nella seduta del 23 ottobre scorso ha approvato un documento, riguardante il Centro Oli di Ortona, con il quale impegna il Presidente della Provincia ad intraprendere ogni utile iniziativa, incluse possibili azioni amministrative contro la sentenza emessa dal Tar Abruzzo, in raccordo con i Sindaci del territorio, per bloccare la realizzazione dell’insediamento. L’ordine del giorno, presentato dai consiglieri di Rifondazione Comunista è stato approvato, oltre che con i voti dei consiglieri di maggioranza, anche con quelli dei consiglieri di Alleanza Nazionale, mentre è da sottolineare che i rappresentanti di Forza Italia, presenti in aula, ne sono usciti al momento della votazione, assumendo così ancora una volta un atteggiamento che non esprime una posizione definita sull’argomento.
PrimaDaNoi 27/10/2008 14.07
La notizia tratta da Prima DaNoi che qualcuno ha postato qui, ci fornisce un aggiornamento utile. Però non condivido l'interpretazione che viene data della scelta di FI: "un atteggiamento che non esprime una posizione definita sull’argomento".
Credo che FI sia il partito che ha invece la posizione più chiara e netta sull'argomento, espressa coerentemente a tutti i livelli, dal comune al governo.
Uscire dall'aula durante una votazione non può essere vista come una banala astensione di un partito che non sa quale posizione prendere. Sappiamo tutti che si esce dall'aula come segno di protesta contro una votazione che si vorrebbe non fosse stata neanche proposta.
Anche l'UDC ha una posizione molto netta a totale favore del progetto dell'ENi, basta ascoltare quello che dice il sen. D'Alia durante il quesion time (il filmato è visibile nel sito del Comitato Natura Verde).
Le posizioni "non definite" mi sembrano piuttosto le altre: da una parte AN che ha sempre condiviso tutte le scelte a favore del petrolio, con gli atti voluti e firmati dal governatore Pace, nonché l'approvazione dei decreti, delle leggi e delle autorizzazioni rilasciate a tutti i livelli per il Centro Oli; d'altra parte c'è Di Stefano che si dichiara contrario e in questi documenti puramente dichiarativi si schiera a fianco della popolazione.
Mi sembra un po' incerta anche la posizione del PD nel quale le posizioni contrarie di D'Alfonso (coordinatore regionale) devono fare i conti con certe incredibili dichiarazioni dei sindacati che a quella stessa parte politica si ispirano.
Posta un commento