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03 settembre 2008

Nebbia sulla costa


"Tutti i sindaci uniti contro il Centro-Oli - da Pescara a San Salvo lo stop senza appello al progetto dell'Eni". Così sul Messaggero di ieri. Potete trovare la notizia anche qui e qui. Non può non farci piacere, perché è un risultato ottenuto grazie alla pressione di una opinione pubblica sostenuta solo dalla voce diretta dei cittadini. Però anche qui si nota un certo effetto nebbia. Sembra nebbia artificiale di tipo elettorale, perché tra i nomi dei sindaci ci sono quelli che avevano chiesto il rinvio a fine stagione delle piattaforme petrolifere e c'è perfino il più accanito sostenitore del Petrolchimico, colui che minacciava denunce ai comitati, sosteneva l'inesistenza della professoressa D'Orsogna e lamentava inverosimili complotti con un isterismo che faveva pensare che lui senza gli effluvi di zolfo e di petrolio non poteva sopravvivere, come nei peggiori horror con creature mutanti. Lui ora ci spiega quanto fosse lineare e trasparente il procedimento che ha portato a concedere le autorizzazioni. C'era la firma di tutti, dice. Ora si sarà reso conto che quella di chiedere voti agli abruzzesi per svenderci ai petrolieri non è una trovata politicamente opportuna (son cose che si fanno, ma non si dicono) così in vista delle elezioni regionali ce lo ritroviamo nei panni del "sincero" paladino dell'ambiente, del turismo, dell'agricoltura. Magari ci spiegherà come valorizzare la costa teatina, come proteggerla dalle speculazioni, e forse ci riproporrà le stesse idee di quelle associazioni che fino ieri voleva trascinare in tribunale per procurato allarme. Questo trasformismo affiancato a un giornalismo sempre inchinato (sul Centro-Oli gli unici a dare informazioni adeguate sono stati PrimaDaNoi e TeleMax) e sempre pronto a produrre nebbia e oblio, mi fa già immaginare cosa potrebbe combinare domani un tal personaggio (D-o ce ne scampi).
Per evitare che qualcuno venga poi a dirci che i prevedibili disastri li avevano voluti gli "ambientalisti" è necessario un disconoscimento immediato e preventivo: chi vuole il petrolio non vuole la salvaguardia e lo sviluppo dell'Abruzzo. Ma quanti saranno capaci ugualmente di votarlo? sembra impossibile ma ce ne saranno e in tanti daranno il voto a candidati simili o ancor meglio mimetizzati, più difficili da riconoscere nel fitto della nebbia elettorale. Ci vorrebbe la lanterna di Diogene. Invece forse non abbiamo neanche quel poco di senso civico invocato nell'editoriale del direttore di PrimaDaNoi.

Inutile sottolineare che alla riunione dei sindaci della costa teatina il sindaco di Chieti non c'era. Giustamente, cosa c'entra Chieti con la costa teatina?

3 commenti:

Unknown ha detto...

Purtroppo il "nostro" Sindaco si è dimostrato ancora una volta per quello che è: uno che a Chieti non ci tiene come dovrebbe fare il primo cittadino!!
La sua assenza alla riunione dei sindaci della costa teatina ne è stata la dimostrazione...mha forse non ancora si rende conto che anche Chieti è sulla costa teatina, magari anche lui come altri pensa sulla costa significa solo a ridosso del mare!!
Spero proprio che sia questa la ragione della sua assenza!

Tom P. ha detto...

Non so, c'è anche la possibilità che non sia stato neanche invitato, perché la tendenza di Chieti a restare isolata e chiusa nelle sole faccende di campanile non è solo di questi ultimi anni e questo ovviamente porta gli abitanti della provincia a cercare altri interlocutori.

Unknown ha detto...

Questo è vero, la possibilità che non sia stato invitato c'è! Però credo che il Sindaco di Chieti, città importante, debba essere presente a queste riunioni, per il bene della città e dei cittadini che rappresenta.
E' suo dovere affrontare anche i temi ambientali...magari sbaglio...però credo che un sindaco debba approfondire tutte le problematiche che mettano in mezzo la città che rappresenta.