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17 novembre 2007

Il campanile e la metropoli

Per raggiungere la facoltà di economia (sto parlando della nostra Università) io che abito a Chieti devo prendere il servizio della Panoramica fino a San Giustino poi il suburbano Arpa che mi lascia vicino alla cattedrale di San Cetteo e quindi il servizio urbano GTM (ex GG) per arrivare in viale Pindaro. E’ un percorso che compiono molti studenti ed è lo stesso che altri fanno per raggiungere il nuovo Tribunale o le zone commerciali lungo la Tiburtina oppure quelle di Montesilvano. Il servizio unico non c’è, ma almeno c’è il biglietto unico e questo mi consente di non pagare tre volte e di non dover acquistare biglietti una volta giunto a Pescara. Praticità e convenienza. E con lo stesso biglietto si può andare anche a Francavilla o a Manoppello.

Eppure quel biglietto unico a molti teatini non piace. Leggo commenti in cui il biglietto unico è visto come un simbolo della perduta autonomia di Chieti. Non riesco a capire se questa avversione verso l'integrazione dei servizi deriva dal fatto di non aver mai bisogno di muoversi per studio o per lavoro, oppure se è un autolesionismo basato solo su una sorta di campanilismo fondamentalista. Anche quella parte della popolazione che non ha mai bisogno di varcare i confini del borgo dovrebbe riuscire a vedere che l’area intorno a Chieti è cambiata. C'è stato un grande sviluppo. E’ cambiata la geografia, è cambiata l’economia, sono cambiate le abitudini quotidiane. Sì, forse anche loro vedono i cambiamenti, ma li vedono con gli stessi occhi dei talebani dell'Afghanistan. Per loro si deve restare fermi al dato legale: l’area metropolitana non esiste, quindi non c’è niente da integrare. Ognuno per sé. Il contatto e la collaborazione con gli altri viene vista come un rischio o una perdita di identità e talvolta i discorsi scadono fino a raggiungere toni esplicitamente razzisti.

La legge degli Enti Locali prevede la possibilità di creare organizzazioni di livello “provinciale” per le aree metropolitane che circondano i nove capoluoghi delle regioni più importanti; altre aree metropolitane sono previste dalle regioni a statuto speciale. In Abruzzo non ci sono aree metropolitane, salvo che non vengano istituite con legge regionale. Tuttavia se passiamo dal piano legale a quello reale vediamo un grande e unico tessuto urbano che comprende, senza soluzioni di continuità, almeno cinque comuni: Francavilla, San Giovanni, Pescara, Chieti e Montesilvano. L'ininterrotta fila di case e di negozi lungo la Tiburtina non è solo un miraggio o una balla o un artificio politico. L’integrazione dei servizi è solo agli inizi, ma qualcosa c’è. Il biglietto unico dovrebbe essere un modello da imitare. Bisognerebbe creare anche un biglietto unico dei Musei per fare in modo che il turista che si reca a visitare la Casa di Gabriele d'Annunzio, il Museo Cascella o il Museo delle Genti sia invogliato a venire anche a Chieti. Si dovrebbero integrare poi anche i servizi relativi al lavoro, alla formazione e via dicendo.

Chi andrà a fare le vacanze invernali nelle valli dolomitiche potrà acquistare abbonamenti unici per tutti gli impianti di risalita dell'area prescelta. Chi farà le vacanze da noi non avrà lo sky-pass unico nemmeno per i quattro impianti di Passo Lanciano. E' un disastro.

Non possiamo stupirci che all'inizio questo il processo di integrazione dell'area metropolitana Pescara-Chieti ci veda perdenti: è ovvio che molti studenti di Chieti usano il biglietto unico (o l'abbonamento) per passare una serata a Pescara e non accade il contrario per gli studenti di Pescara. Ma questo non dipende dal servizio integrato, che è un vantaggio per tutti, questo dipende solo dal fatto che Chieti non offre nulla, perché Chieti è ripiegata su se stessa. Non riesce a promuovere e proiettare verso l'esterno un'immagine positiva della città, preferisce leccarsi le ferite e coltivare sogni anacronistici impregnati di romanticismo e di presunzione. Svegliamoci.
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34 commenti:

Anonimo ha detto...

sono in buona parte d'accordo con questo articolo.Ovvio che una persona trovi vantaggioso qualcosa che gli dia reali 'vantaggi' proprio nella vita pratica e reale.Nulla di male.

mi devo togliere un sassolino(è piu un masso in realtà)dalla scarpa:
non c'entra molto o anche per niente,se volete,ma lo dico lo stesso:ho notato parlando con gente di Chieti o anche leggendo sui vari blogs teatini che loro riescono a vedere cose positive di pescara che la città adriatica in realtà nemmeno ha e addirittura nel loro subconscio(non so quanto profondo)hanno una percezione super positiva di pescara addirittura superiore a quella che hanno gli stessi pescaresi.A testimonianza di quello che sto dicendo è sufficiente andare a leggere i commenti dei pescaresi riguardo la loro città sul sito internet "primadanoi"..praticamente si lamentano di tutto,della poca sicurezza,dello smog,del traffico,dei soldi buttati all'aria per tante opere inutili...ne hanno per tutti e su tutto,anche per piazza salotto,simbolo della loro città,che loro vedono fredda,squadrata,orrenda,piu brutta di quella precedente(mentre a qualunque 'chietino' a cui io abbia domandato in merito..inutile che vi dica cosa ne pensi...altro che piazza san marco a venezia).La realtà è che Chieti è spaccata in due,ci sono i campanilisti(come me,orgogliosamente)e quelli che la adorano(pescara)a prescindere e che la vedono come città dei loro sogni,bella in tutte le sue espressioni,anche nelle piu assurde e che addirittura non piacciono nemmeno agli stessi abitanti(nonostante siano notoriamente arroganti boriosi e megalomani,quindi propensi alle celebrazioni esagerate).
La colpa di tutto ciò che poi sta alla base del lento costante declino della nostra città,manco a dirlo,è degli amministratori che negli anni hanno 'amministrato' la città.Chieti è rimasta bloccata(prg cos'è?)non si è programmato,progettato niente,si è vissuto di rendita(ma quale?)mentre a pochi km da noi lo sviluppo ha preso piede irrimediabilmente lasciandoci indirettamente molto indietro.Questo secondo me ha fatto sì che tanti 'chietini' spostassero la loro voglia di progresso proprio nella vicina città adriatica,posto alla moda,dove farsi vedere con la macchina nuova,col capo firmato.Sarò sicuramente un pò retrò,conservatore o come volete voi,ma a me Chieti piace tantissimo,non conosco altro posto,almeno in italia,che potrebbe sostituire la mia città nel mio cuore.Sono conscio dei limiti,ma credo pure che basterebbe molto poco per cambiare la rotta una volta per tutte.D'altra parte però sono convinto che non si possa avere la botte piena e la moglie ubrica[ma perchè no?? :(]o si ha la tranquillità,la calma,il benessere ma poi non ci sono locali notturni ecc oppure si diventa città della movida però con tutto quello che ne consegue(criminalità,caos,sporcizia,
inquinamento acustico e tutto il resto).pescara sarà sicuramente diventata la capitale economica e dell'intrattenimento,specie notturno in abruzzo,ma a che prezzo?è anche diventata invivibile,smog da metropoli,delinquenza a livelli record e sempre crescente,traffico assurdo...Morale della favola,non cambierei Chieti che nessuna città,se non al mondo,sicuramente in italia.
Mi scuso per la prolissità e per essere andato ot,ma era da tempo che mi volevo togliere questo rospo..

Anonimo ha detto...

come al solito ho dimenticato di firmarmi..

Theate'74

complimenti e grazie per aver creato questo blog

Anonimo ha detto...

Essere campanilisti ed amare profondamente la propria terra non vuol dire essere imbecilli e questo credo sia assodato, ma essere campanilisti a tutti i costi per paura di perdere la propria identità a causa di un "biglietto unico" mi sembra assurdo. Non credo che semplificare la vita dei cittadini sia un peccato mortale, anzi, era ora che qualcuno si svegliasse. Piuttosto cerchiamo di capire il perchè della (eventuale)perdita dell'identità di Chieti a vantaggio di Pescara, ed una volta tanto cerchiamo di non addossare la colpa sempre e solo agli altri senza fare mai autocritica. Pescara è più grande di Chieti, sviluppata tutta in pianura e lungo la costa, mare d'estate e locali di tutti i tipi d'inverno; Chieti è in due pezzi, Chieti alta e Chieti bassa, la prima tenuta male dall'amministrazione comunale e tenuta peggio dai titolari delle attività commerciali che vorrebbero tutto al loro servizio senza "smuovere un ceppo", la seconda tenuta ancora peggio poichè non viene mai presa in considerazione più di tanto. Eppure a Chieti Scalo ci sono gli spazi, la città avrebbe potuto essersi sviluppata proprio in quella direzione ed invece si è preferito tenere quella parte di città come fosse un ghetto. Sembra di essere ancora nel 1800, quando venne costruita la Chiesa di S.Antonio a Chieti Scalo per tenere i contadini e le loro scarpe sporche di terra fuori dalla Chiesa del Tricalle, per non arrecare fastidio ai signorotti della Chieti bene. Chieti è sempre andata in questo modo, oggi non vi è nulla di diverso dal 1800, Si è campanilisti atutti i costi e non si ha il coraggio di vedere cosa di buono possa esserci nelle località vicine, Pescara in primis. In fondo ha ragione Theate74 quando dice che a Pescara i cittadini si lamentano, ed hanno ragione di farlo, Pescara non è nè carne e nè pesce, non è una piccola città ma non è neanche una grande, ha i difetti di ogni città che non ha una sua propria identità perchè in fondo esiste solo da un centinaio di anni. Ma del resto Chieti che esiste da qualche migliaio di anni cosa ha da invidiare a Pescara? Credo nulla, anzi abbiamo qualcosa di più ma che andrebbe valorizzato meglio, storia e cultura sono la nostra ricchezza, cerchiamo di sfruttare queste caratteristiche. Ben vengano tutti i biglietti unici, soprattutto quelli di musei e teatri, arte e cultura potrebbero contribuire a sfoltire un po' l'ignoranza ed il pessimismo che è insito in tutti noi.

Roberto Di Monte
www.chietiscalo.it

Anonimo ha detto...

E' ufficiale: parlo visigoto antico (stretto).

Cmq il dibattito è sempre positivo.

E' una vita che mi sento rispondere con il "benaltrismo", cioè: "il problema non è questo - è un altro".

Ciao Tom!

Anonimo ha detto...

concordo con quello che dice Roberto Di Monte.La politica locale sta lavorando(spero inconsciamente e involontariamente)alla divisione Chieti alta-Chieti nuova,perchè la seconda viene trascurata quasi completamente nonostante le tante promesse,la prima viene amministrata malissimo.
Riguardo il biglietto unico,la questione è semplice e banale:
per il ragazzo che va all'università a pescara è un ottimo vantaggio,per chi volesse andare a lavorare in centro senza prendere l'auto,il pensionato a fare la spesa,ecc è un sovraccosto inutile.Ognuno pensa e guarda al proprio orticello come sempre.A me personalmente non cambia la vita perchè la macchina la uso poco e il mezzo pubblico per niente,visto che preferisco andare a piedi,ma è anche vero che se si vuole disincentivare l'uso dell'auto in centro,sia per limitare l'inquinamento che il caos dei parcheggi pazzi,ci vogliono piu mezzi elettrici,corse piu frequenti e prezzo accessibile.Allora perchè non si mette un bel biglietto a 1,00 tutto il giorno percorso urbano??

Theate' 74

Anonimo ha detto...

Tu vai a studiare a Pescara e ti conviene perchè usi un solo biglietto; io da Chieti Alta devo raggiungere l'Università sita in Chieti Scalo e quindi percorrere circa 5 chilometri, ma devo pagare 1 euro per un biglietto perchè la compagnia di trasporto quel biglietto lo fà valere in tutta l'"area metropolitana". Ed ecco che l'inesistente area metropolitana si trasforma in una spesa penalizzante per un Teatino che vuole muoversi all'interno della propria Città. Se permetti il problema è di chi deve muoversi dentro Chieti e per farlo deve pagare un euro a biglietto, non di chi va a studiare fuori Chieti e si ritrova avvantaggiato sfruttando gli squallidi meccanismi politici della fantomatica "area metropolitana".

Anonimo ha detto...

@ Teate

le mura intorno intorno alla città quando cominciamo a ricostruirle? magari ci possiamo mettere pure le catapulte per scagliare sassi infuocati contro l'area metropolitana

Anonimo ha detto...

Anonimo, la tua provocazione non contiene alcuna risposta alla questione che ho esposto. Forse tu i soldi li vai a rubare, ma io no e non posso tollerare di dover pagare un euro ogni volta che devo andare a Chieti Scalo. E poi facciamo i discorsi sull'area metropolitana e sull'integrazione interurbana quando Ricci non è stato neanche in grado di mettere un autobus che va al Megalò (il più grande centro commerciale d'Abruzzo e di Chieti), nonostante le folle che tale struttura attira. Ci ha pensato invece D'Alfonso a creare una linea che da Pescara arriva direttamente a Megalò. Ma dal tuo intervento sospetto fortemente che tu abbia votato Ricci.

Anonimo ha detto...

Provocazione:
abbonamento a tariffe pesciali per gli abitanti di Chieti alle linee urbane,in modo da creare una cultura del mezzo pubblico e disincentivare l'utilizzo dell'auto sempre e ovunque?Si potrebbe fare fare una bolletta unica,tra immondizia,luce,gas,acqua..con quello che paghiamo l'abbonamento verrebbe quasi gratis..

al di là della provocazione,non si può avere la botte piena e la moglie ubrica(non sarebbe male però)o si va incontro alla gente fornendo un'alternativa economica ed efficiente,oppure avremo sempre il centro invaso dalle auto,i parcheggi selvaggi e il traffico in tilt in parecchie zone nevralgiche..
ma tanto chi di dovere pensa ad altro...

Theate'74

Anonimo ha detto...

Non so se esiste una trasferibilità tra uso dei mezzi pubblici e uso delle vetture private. Questo in genere è vero per le grandi città, dove sono stati condotti diversi esperimenti di "tariffe speciali" e anche di fasce orarie gratuite.

Ma a Chieti basterebbe recuperare il gusto di camminare, la palestra gratuita della passeggiata, e questo ridurrebbe già di molto il numero di automobili.

Anonimo ha detto...

il problema è di chi deve muoversi dentro Chieti e per farlo deve pagare un euro a biglietto, non di chi va a studiare fuori Chieti e si ritrova avvantaggiato sfruttando gli squallidi meccanismi politici della fantomatica "area metropolitana"

Non ci avevo mai pensato: anche quella logica per cui gli ospedali vengono sostenuti a spese di tutta la comunità è solo uno squallido meccanismo politico che poi viene furbescamente sfruttato dai malati. Perché mai chi sta bene in salute dovrebbe pagare le tasse per la sanità? la pagassero loro che stanno male e non riescono neanche a lavorare.
E perché poi uno che guida benissimo la macchina dovrebbe pagare la quota per lo squallido meccanismo d'assicurazione che viene sfruttato dalle vittime degli incidenti?

Hai firmato con l'originale pseudonimo di "Teate", ma sono sicuro che il tuo vero nome è Robinson Crusoe.

Anonimo ha detto...

caro tom p., ritieni dunque che io non debba protestare per il fatto che la Città di Chieti NON ABBIA UN TRASPORTO URBANO AUTONOMO INTERNO ALLA CITTA' ma si appoggi au un servizio che si estende ad una indefinita area che esula da quella comunale e in base a ciò io il biglietto lo devo pagare 1 euro per spostarmi di 5 chilometri? Questa osservazione ti sembra campanilistica, o forse è semplicemente l'osservazione di uno che vede nel Biglietto Unico una speculazione economica?
D'altronde fanno bene a prenderci per i fondelli, finchè la maggioranza di noi cittadini continua a pensare col cervello in stand-by bollando come "campanilistica" o in altro modo le osservazioni di chi non ha gli occhi chiusi.

Anonimo ha detto...

Tom P. è d'accordo a mettere dei biglietti unici a venti euro in modo da offrire una rete di collegamenti con Bologna? E' un sacrificio che si deve fare, non è giusto che chi va a Bologna paghi di più di chi va a Chieti.
Ma ti rendi conto...Devo pagare 1 euro per fare 5 chilometri, la mia città non ha ha stanziato neanche una li9nea che mi porti al Megalò (il che è tutto dire, visto le masse che si recano in quel supermercato e se ci vanno con l'autobus rischiano di rimanere falciati nel tratto da fare per forza a piedi) e c'è gente che dorme in piedi e parla di area metropolitana...

Anonimo ha detto...

x Tom P.
Trovo interessanti alcuni aspetti del tuo post ma non posso di certo condividere l'anacronismo con cui hai bollato chi esprime concetti definiti "campanilistici".
Io sono un Teatino "campanilista" ma non per questo mi sento chiuso ed arroccato sulla torre merlata della mia fortezza e in ogni caso non mi preoccupo di questa cosa... ognuno è libero di pensarla come "comanda il cuore" e poi non è detto che sia la cosa peggiore rispetto "all'andare al passo coi tempi".
Piuttosto mi preoccupano frasi come quella con cui apri il tuo post .... che comunicano l'accettazione di Chieti come una normale località di un contesto urbanistico più complesso in cui la "cattedrale" è S. Cetteo, "viale Pindaro" è sullo stesso piano di "via dei Vestini", il "nuovo tribunale" è percepito come "il tribunale" della città.
Insomma, voglio dire che mi pare che tu sia già calato nell'essere cittadino della "pescara metropolitana" (perchè poi è di questo che si parla) in cui Chieti è vista come un luogo residenziale in cui cercare di vivere il meglio possibile (ed è per questo che fai proposte) ma senza coltivare ambizioni di alcun tipo.
Mi preoccupa anche il fatto che si creino siti che si chiamano chietiscalo.it che a mio modo di vedere accentuano la frattura tra le 2 anime cittadine sopratutto in chi, come me (nato, cresciuto e pasciuto alla Civitella) non ha mai pensato, nè pensa, nè penserà che possa trattarsi di 2 entità differenti.

PiEmme

Anonimo ha detto...

Scusate ma non capisco più se Teate e Theate74 sono uno o due e non capisco neanche se sto parlando con la stessa persona che altre volte s'è firmata in altri modi.

Comunque anche se con idee diverse da quelle di chi viene qui a leggere i miei post (e di questo sono lieto e vi ringrazio tutti) scrivo per sostenere e valorizzare Chieti. Penso che sia giusto non avere preclusioni e affrontare ogni confronto. In questo si possono creare malintesi, ma non mi sembra di aver mai scritto niente che possa sembrare un elogio di Pescara o che voglia mettere Pescara al centro di tutto. Mi sono limitato ad evidenziare con un piccolo esempio privato che chiunque studia o lavora se non ha una qualche particolare fortuna di avere la bottega sotto casa deve muoversi. Ho sottolineato che il mio viaggio era per raggiungere l'Università di Chieti, che in parte si trova a Pescara (e viceversa). Non stiamo parlando di un'area "indefinita", ma di un'area molto ben definita e densamente abitata.

Mi scuso se la parola "camoanilismo" ha offeso qualcuno. A me sembrava solo il termine corretto per indicare un certo modo di pensare, che è lecito, non vergognoso, ma che fa prevalere l'interesse ristretto rispetto a quello più vasto. E' un pensiero che può essere ben sostenuto, purché poi non si pretenda di avere "la botte piena e la moglie ubriaca". Il campanilismo difficilmente produce sviluppo economico.

So bene che può vivere anche senza sviluppo e senza troppi traffici e commerci, perciò non disprezzo chi fa ragionamenti campanilistici. Vorrei solo che non si facesse confusione dicendo (e non lo dico io) che Chieti è depressa perché lo spirito campanilistico non è abbastanza forte. Se qualcuno crede questo abbia la pazienza di volermelo spiegare.

Anonimo ha detto...

Ecco, ora sono riuscito a rileggere con maggiore attenzione i diversi commenti e anche a distinguere il discorso di Teate da quello di Theate74. PiEmme invece è un lettore che, se non sbaglio, interviene per la prima volta e gli do il mio benvenuto.

Certi nick son un bel segno di autentico campanilismo (nel senso non dispregiativo che ho già chiarito) ma forse non aiutano molto a riconoscersi in queste discussioni senza volto.

Viva Teate comunque, con o senza "h".

Anonimo ha detto...

Volevo solo ribadire la mia posizione, scusandomi se ho usato toni un pò poco cortesi, ma su queste cose mi infervoro.
Quello che non mi va giù non è tanto che esista questo biglietto unico che permette più facili collegamenti nell'area che a molti piace definire metropolitana, riconosco che questo può essere utile. Quello che mi fà imbufalire è che l'intero sistema di trasporto urbano di Chieti si basa su questa linea che garantisce una copertura allargata, ma nel contempo non esiste una linea interna comunale per i cittadini che devono affrontare piccoli spostamenti.
In tal senso, credo che fosse molto più logico il vecchio biglietto a "tratte".
Insomma, mi fà piacere che un Teatino che vada a studiare a Pescara risparmi sul biglietti, ma mi fà meno piacere che il Comune di Chieti non garantisca un collegamento più fruibile e diretto tra Chieti Alta e Chieti Scalo e che per fare 5 chimometri si debba pagare un euro nel nome dell'integrazione e dello sviluppo dell' area metropolitana, pena l'etichetta di "gretto campanilista".
Tutto qui.

Anonimo ha detto...

ringrazio sempre l'autore di questo bellissimo blog sia per il fatto di ospitarci qui,soprattutto perchè si trattano argomenti molto interessanti e attuali.
Il discorso campanilitistico non lo posso spiegare,perchè mi sento all'altezza,ma se ben ricordo,quando fu introdotto questo famigerato biglietto unico,i primi a lamentarsene furono guarda caso proprio gli abitanti della città che ospita il quartiere rancitelli,i quali bontà loro(perchè solo se si lamenta un teatino è becero campanilismo..ma questa è un'altra storia,o meglio una polemica coi mezzi di disinformazione,non certo con l'ottimo Tom,sia chiaro)sostenevano che il prezzo era aumentato ingiustificatamente anche perchè loro non dovendo venire mai(sarà vero??io me lo auguro)nella nostra bella città non ne avrebbero tratto alcun giovamento,al contrario degli abitanti della nobile Theate,i quali nell'immaginario collettivo degli avuà-boys stanno sempre a pescara...
tutte queste chiacchiere(mi scuserete voglio sperare)insomma per dire che a me sta bene che si cerch di avvicinare tutto il territorio attraverso lo sviluppo e l'incentivo ai mezzi pubblici,ma anche chi prende il mezzo per un tragitto urbano andrebbe non penalizzato,ma avvantaggiato in qualche altro modo.
un saluto ai teatini

Theate'74

Anonimo ha detto...

Il Biglietto Unico è un artificio atto a legittimare nell'immaginario collettivo abruzzese l'esistenza dell' area metropolitana di Pescara che, come tutti sanno, non è contemplata minimamente nella legislazione specifica nè ha le condizioni legali necessarie per essere accettata.
Il Biglietto Unico, al di là dei vantaggi che può offrire ai singoli individui, cosa che comunque risulta di ben poco conto nell'ambito di un discorso generale, si presenta come uno degli elementi attraverso cui la classe politica abruzzese cerca di avvantaggiare economicamente e politicamente la Città di Pescara.
Un esempio atto ad avvalorare come il Biglietto Unico non sia stato pensato per facilitare i collegamenti fra città vicine, ma esclusivamente per essere collegato all'immagine dell'area metropolitana di Pescara (che non esiste) e per affermare ulteriormente questo ente (che non esiste) nella coscienza degli Abruzzesi, avvalendosi peraltro anche della manipolazione dei mezzi di informazione, è che, ad esempio, con il Biglietto Unico non è possibile andare a Bucchianico, che pure è un paese molto vicino a Chieti e sfiora il territorio dell'Area Metropolitana (che non esiste). Perchè uno che deve andare a Bucchianico non può avvalorarsi dei vantaggi economici di chi deve andare a Pescara, nonostante Bucchianico faccia parte del nucleo urbano a cui si fà riferimento? Se si badasse, come qualcuno dice, ad avvantaggiare la praticità dei trasporti nell'area di cui stiamo parlando, si dovrebbe essere imparziali ed evitare di escludere dal discorso paese e centri a vantaggio di altri con criteri basati su una impenetrabile logica.
Per cui, a meno di essere asserviti alle logiche politiche filo-pescaresi che animano le scelte dei politici abruzzesi, o a meno di essere ciechi, il Biglietto Unico non può che essere percepito come uno strumento per rafforzare la legittimità dell'area metropolitana di Pescara (che non esiste) e di riflesso come un elemento dannoso per la Città di Chieti e per i suoi propositi di sviluppo economico e di affermazione territoriale.
Il discorso è fortemente aggravato dall'inesistenza di un sistema di trasporto urbano, presente in tutte le Città d'Italia fuorchè a Chieti.

Anonimo ha detto...

@ io (nick che non esiste)

nel post ho voluto precisare (anche con precisi riferimenti) che l'Area Metropolitana "legalmente" non esiste, speravo così di evitare che si scivolasse su una questione troppo elevata (essere o non essere) e portare il discorso sul piano pratico e concreto. Area = terra.

Su questo piano (terra terra)devo darti ragione per Bucchianico che in effetti è rimasta fuori. Ma il dogma (affermativo o negativo) sull'Area Metropolitana mi sembra una discussione sul sesso degli angeli. Sono questioni che non mi appassionano lasciamole ai ai fondamentalisti che hanno già i loro spazi sul web.

Il trasporto urbano di Chieti sarà criticabile quanto vuoi (e anch'io mi sono lamentato qui della mancanza di linee importanti come quella per il Megalò) ma "esiste", credo di averne qualche prova.

Anonimo ha detto...

Mi rendo conto che il discorso sull'area metropolitana di Pescara (che non esiste) possa risultare di scarso interesse, ed è un discorso che di per sè non interesserebbe neanche me, se non fosse che è l'importante tassello di un discorso politico ben più ampio fra i cui risvolti ci sono anche elementi che arrecano danni concreti ai cittadini.
Tra questi elementi c'è proprio quello del Biglietto Unico.
Quando dico che Chieti non ha un sistema di trasporto urbano intendo dire che Chieti non ha un sistema di trasporto urbano indipendente e, per qualche oscura ragione, deve appoggiarsi al già citato sistema di trasporto metropolitano con ovvio danno economico per gli utenti dei trasporti pubblici che si ritrovano a dover pagare un biglietto 1 euro, ma questo discorso è già stato fatto.
Questo solo per chiarire che, per quanto possa essere animato da campanilismo, gli argomenti a cui mi riferisco non sono della serie "il sesso degli angeli", ma sono legati a questioni pratiche.
Scusa se mi permetto, ma stavolta sei stato tu un pò limitato nelle vedute, visto che dici di accettare di buon grado il Biglietto Unico perchè ti fà risparmiare quando vai a Pescara, senza valutare tutti gli altri aspetti che esso comporta.

Anonimo ha detto...

stavolta sei stato tu un pò limitato nelle vedute, visto che dici di accettare di buon grado il Biglietto Unico perchè ti fà risparmiare quando vai a Pescara, senza valutare tutti gli altri aspetti che esso comporta.

Mi sono permesso di far notare che il Biglietto Unico ha anche qualche vantaggio e non solo per me, ce l'ha per tutti quelli che viaggiano anche fuori dai confini comunali, perché ovunque leggo grandi lamentele. Poi ho anche ripreso gli argomenti contrari cercando fi formulare un proposta che cerca di soddisfare le opposte esigenze. Mi viene il dubbio che alcuni inseriscono il commento senza aver letto il post.

Fate pure ma così il blog diventa una Babele.

Anonimo ha detto...

Certo, il post parla anche della posizione di chi non vede di buon occhio il Biglietto Unico, ma la posizione dell'autore è ovviamente contraria al pensiero di costoro, che vengono bollati come campanilisti, mentre il Biglietto Unico è visto come una manosanta, un'iniziativa encomiabilissima che aiuta i viaggiatori dell' area metropolitana di Pescara (che non esiste).
E' per questo che mi sono permesso di fare quell'osservazione, facendoti notare che le argomentazioni di chi non è del tutto favorevole a questo Biglietto Unico non sono dettate unicamente dal cieco campanilismo.

Anonimo ha detto...

Certo, il post parla anche della posizione di chi non vede di buon occhio il Biglietto Unico

Grazie della concessione. Forse hai visto anche che i commenti mi hanno dato la possibilità di chiarire che "campanilismo" a me sembrava solo il termine corretto per indicare un certo modo di pensare, che è lecito, non vergognoso, ma che fa prevalere l'interesse ristretto rispetto a quello più vasto. E' un pensiero che può essere ben sostenuto...

e avrai visto anche che nel post successivo ho cercato di riconsiderare il problema mostrando come sia sempre possibile mediare tra posizioni contrapposte... ma adesso basta. Forse a te le opinioni diverse sembrano solo errori o peggio "eresie" di chi crede in ciò che non esiste. Io invece vorrei attenermi all'auspicio che ho già chiaramente espresso di evitare la polemica che nasce quasi sempre dal tentativo di imporre agli altri il proprio giudizio travestito da verità.

Buona notte

Anonimo ha detto...

Ho approfittato dello spazio che tu hai dedicato all'argomento (a proposito,mi congratulo per il bellissimo blog) per esprimere una mia opinione, forse in modo un pò troppo fermo, forse cercando di farla passare per verità (perchè per me è verità), ma senza la pretesa di imporla a chicchesia, rispettando anche l'idea altrui, e mi aspetto di essere parimenti rispettato, senza essere tacciato di voler etichettare come "eresie" le esternazioni degli altri.
Comunque ancora complimenti per il blog, che senza polemica o comunque senza cattive intenzioni tornerò volentieri a commentare dato l'argomento che tratta (che mi sta molto a cuore), e buonanotte.

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe aprire un post per vedere quale sia il pensiero dei lettori sul concetto campanilismo, c'è una grande confusione in questi commenti. Non ritengo un concetto negativo quello del campanilismo, anzi è altamente positivo quando lo si è per conservare una propria identità nei confronti di qualcuno che l'identità vuole togliertela. Con questo non voglio dire che sia Pescara che vuole toglierci l'identità, non sono miope da pensare questo, e non ho di certo queste paure, voglio dire che Chieti si è adagiata su comportamenti che l'hanno messa in secondo piano rispetto alle altre realtà regionali e quindi si è messa in difficoltà da sola. Comunque il chietino tipo è sempre stato campanilista a prescindere, anzi qualche decina di anni fa, si era campanilisti anche nei confronti di Chieti Scalo (che è parte di una stessa città). La storia de biglietto unico non ha nulla a che vedere col campanilismo, è una cosa utile, punto e basta. Che poi ci siano dei paesi del circondario che non possono essere raggiunti con un unico biglietto è solo per una questione di organizzazione. In fondo, se si va a sciare a Passolanciano o a Mamma Rosa, non esiste neanche là alcuna possibilità di usare uno ski pass unico per tutti gli impianti e questo è ancora più assurdo se permettete. Purtroppo siamo abituati a complicare le cose, rifiutare il biglietto unico rinunziando ad una nostra convenienza solo per fare dispetto a Pescara, vuol dire tagliarci gli attributi per fare dispetto a nostra moglie. Penso che sia assurdo usare atteggiamenti di scontro nei confronti di Pescara e dei suoi abitanti, anche se l'area metropolitana non esiste sulla carta, di fatto è stata già creata, basta fare la tiburtina fino a Pescara per rendercene conto. Poi in fondo, se dovesse esistere un'area metropolitana governata da un pescarese che fa il proprio mestiere onestamente nel bene della collettività, dove sarebbe il problema?

Roberto Di Monte
www.chietiscalo.it

Anonimo ha detto...

anche se l'area metropolitana non esiste sulla carta, di fatto è stata già creata, basta fare la tiburtina fino a Pescara per rendercene conto.

Ringrazio Roberto Di Monte per aver ribadito un fatto che a me sembra evidente tanto che proprio su questo avevo impostato il mio ragionamento.

Comunque sono soddisfatto che l'anonimo ultimamente intervenuto "a gamba tesa" ci esprime ora apprezzamenti e disponibilità al confronto. Ripetere ossessivamente un aspetto della questione equivale proprio a voler imporre la propria verità, non è il modo migliore per ottenere rispetto dagli altri. Forse è il modo migliore per dimostrare che il campanilismo teatino è irragionevole, fondamentalista e intollerante e non credo che fosse questo il suo scopo.
Mi auguro che, come ci dice, voglia continuare a seguirci, magari scegliendosi un nickname meno "egoista" (così non resterà un innominato) e portandoci un contributo di campanilismo civile e ragionevole.

Io mi sforzo di esserlo, ma ovviamente se gestisco un blog lo faccio per portarci anche le mie idee e per cercare di dimostrarne la bontà. Se dico ai miei interlocutori di entrare nel discorso con argomenti e questioni di merito perché la pura e semplice contrapposizione (io la penso così, quindi tu stai dicendo una sciocchezza) è chiusura mentale, non sto tacciando o censurando, sto solo invitando ad un dialogo vero.

Quando al tacciare "io" d'avermi dato dell'eretico era solo una estrema sintesi della sua frase "a meno di essere asserviti alle logiche politiche filo-pescaresi che animano le scelte dei politici abruzzesi, o a meno di essere ciechi..." riferita a chiunque avesse difeso l'utilità del Biglietto Unico, cosa che io avevo fatto ma non da filo-pescarese, bensì da filo-me-stesso che guarda con i propri occhi alla propria convenienza. Perciò ripeto: se l'argomento tocca corde emotive sensibili, facciamo un po' attenzione ai toni. Grazie.

Anonimo ha detto...

Area metropolitana!

Quel che io voglio è che Chieti "esista" ...... sempre .... con la sua autonomia e con il suo essere "città" così come lo è stata per millenni, con i suoi pregi ed i suoi difetti (possibilmente con meno difetti).
Senza farla tanto lunga... i segnali che abbiamo ci dicono che la direzione presa (area metropolitana) faranno di Chieti una semplice località così come Colle dell'Ara, Dragonara, Montesilvano o Castelferrato..... ma non pescara che assumerà "il nome" (e quindi diventerà la città) dell'area metropolitana cancellando al mondo esterno l'esistenza reale di tutti gli altri luoghi menzionati.
Ragazzi, voi la penserete anche in modo diverso ... ma io non voglio che questo accada.. e vi prego di non tentare di convincermi che "potrebbe essere cosa buona" perchè per il mio modo di pensare non lo è affatto.
Io non sono contro la gestione unica di taluni servizi ma sono contro la "fagocitazione" della città di Chieti ormai quasi totalmente asservita alle ambizioni di pescara (dimostratemi il contrario se siete capaci ... magari parlandomi di quel che sarà il destino del Tribunale).
Io non ci sto e magari posso fare ben poco però il mio "campanilismo" me lo tengo ben stretto perchè mi fa rifiutare "in maniera considerata" l'ipotesi che possa verificarsi un area metropolitana che abbia un amministratore pescarese che la governi in modo "capace" e in tal senso mi fa scartare a priori la possibilità di diventare un "pescarese".

Saluti, sempre più sfiduciato, ma Teatino PER SEMPRE!

PiEmme

Anonimo ha detto...

Visto che qui si sta andando fuori tema, ma l'argomento toccato mi pare essere molto interessante, ti propongo di pubblicare un post sull' area metropolitana (stavolta mi risparmio di aggiungere "che non esiste")esponendo il tuo pensiero in merito, per creare uno spazio apposito dedicato a questo argomento.

Anonimo ha detto...

Tom sei sempre un simpaticone. Ma guai a contraddirti.
Mi sembra che qualcuno tempo fà te lo aveva già detto!!
Un saluto da un vecchio amico!?
..non cambi mai..
..ma d'altra parte non sei un teatino e non puoi capire.

Obiettivamente..però.

Anonimo ha detto...

La Chieti di questo secolo ha un problema mortale...l'area metropolitana, che per città come Roma,Torino,Milano,Bologna,Napoli,Bari etc è più che lecito ma che accostato alla nostra realtà è improponibile!Ma ci si rende conto di quanto sia ridicolo prendere spunto,per parlare di questo concetto,dalla vicinanza di Chieti,Pescara,Montesilvano,Francavilla,Spoltore (e chi più ne ha più ne metta) che insieme formerebbero a malapena un quartiere delle suddette VERE aree metropolitane? In Abruzzo, il concetto di area metropolitana è stato ed è il mezzo più evidente per bloccare lo sviluppo di Chieti a favore totale della vicina Pescara.Ed a Chieti,naturalmente, si abbocca ed alla grande.Qualche esempio di "applicazioni" del concetto Area Metropolitana alla nostra realtà. E' vero,basta fare un giro lunga la Tiburtina fino a Sambuceto(CHIETI) e vedere come si parli giustamente di "area metropolitana all'abruzzese", ovvero come molte aziende che sorgono nel nostro territorio si autoproclamano "di Pescara", in palese contraddizione col tema trattato di unicità territoriale...Qualche nome? Li conoscete bene. L'A25 in base a quale area metropolitana viene chiamata Roma-Pescara(quando l'A24 è la Roma-Aquila-Teramo)? Mentre l'università storica di Chieti diventa di Chieti-Pescara, nell'ottica naturalmente dell'area metropolitana all'abruzzese...col chietino medio che non s'accorge di niente e va a comprare il biglietto Unico per andare a Piazza Salotto. Leggendo magari la pagina "Pescara Metropolitana" de "il Messaggero". Che strani modi di interpretare l'area metropolitana nel raggio di pochi chilometri.E' proprio vero,svegliatevi!

Anonimo ha detto...

Questa è bella, gli esercizi commerciali sarebbero stati influenzati a mostrarsi in provincia di Pescara a causa della presunta esistenza dell'Area Metropolitana.
E meno male che si chiama Area Metropolitana 'CHIETI- Pescara', se fosse stato il contrario non ti dico che teorie sarebbero saltate fuori..
Ma va là, tu e la teoria del complotto, il nome Pescara vende meglio da sempre, lo sanno tutti tranne te, dare la colpa agli altri non risolverà i problemi del tuo paesone.

D-Side.

Anonimo ha detto...

scusate l' intromessione ho letto l' annuncio e vorrei dire che se voi leggete i giornali e sapeste cosa gira in politaca sapreste che pescara nel giro di 15 20 anni diventerà la 5 metropoli italiana ha uno svilupop pari al 65%, percentuale che ebbe solo berlino negli anni migliori,ciò deve comunque far riflettere tutti.Poi vorrei dire che chieti ha il passato più glorioso d''abruzo ma che orami è andato come è andata roma,coglio dire che si roma ha il miglior pasato dela storia ma ora è tra le capitale più i giù dele classifiche perchè c'è la rio de janeiro nata da pochi anni checi ha saputo fare,stessa cosa è tra pescara e chieti.L'avvenierismo e le opereavvenieristiche fanno già il 12% dello share di una città e chieti da questo punto di vista è tropp carente'diamoci una mossa!!!!!!
Pescara avrà uno dei ponti più moderni d' europa ,una fontana unica al mondo,grattacieli avvenieristici come quello dela father e le torri della regione,tralaltro si sa fare publicità infatti i cittadini hanno radunato soldi e a luglio verrà morricone in piaza e lui di concerti non ne fa quasi mai;e chieti cosa ha fatto??Poi i palazi per i giochi del mediterraneo sono in zona chietina ma saranno di pescara e vedrete ben presto chieti sarà risucchiata dala nuova metropli che sarà pescara e en diventerà quasi un ghetto e allora vediamo di smontare ciò che tra un pò sarà inesorabile.

Anonimo ha detto...

Discorso generale: la politica locale dovrebbe affrancarsi da certo provincialismo, dal pensare di poter fare le cose come le fanno nelle grandi città. Ogni zona è un'Italia e ogni Italia ha le sue esigenze. La città metropolitana sta a Milano, a Roma, a Napoli, forse a Torino. Gli abitanti di Chieti non arrivano per numero nemmeno a quelli di Ercolano o di Torre del Greco (comuni dell'Area Metropolitana di Napoli ndc).