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20 settembre 2007

Terminal a Chieti Scalo

Un Terminal anche a Chieti Scalo? - ogni volta che scrivo Chieti "Scalo" mi chiedo quando si decideranno a cambiare il nome di quella che da tempo è diventata la parte più viva, attiva e centrale della città.

La proposta di realizzare un Terminal a Chieti Scalo è formulata in un articolo di Roberto Di Monte sul sito chietiscalo.it. L'articolo prende spunto dalle mie considerazioni sull’attuale situazione del Terminal di Madonna degli Angeli, ma affronta la questione dal punto di vista di chi abita a Chieti Scalo. E' un ottimo esempio di come le idee possano alimentarsi a vicenda.

L'articolo di Di Monte sul Terminal a Chieti Scalo non è soltanto una legittima richiesta di chi vive nella città bassa e deve assistere ai quotidiani disagi dei viaggiatori nel piazzale della Stazione: quella di un Terminal nella parte bassa è un'esigenza dell'intera città.

Chieti è come Bergamo, molti ci passano, ci lavorano, ci vivono, senza salire nella parte storica. Chieti non può continuare a nascondersi sul colle cercando di assomigliare a Bucchianico o a Ripa Teatina. Chieti deve accogliere il cittadino, il forestiero e il pendolare là dove inizia il suo grande territorio urbano. Là deve mettere i cartelli e le segnalazioni dei parcheggi. Se la maggior parte dei traffici si svolge nella parte bassa è là che si devono concentrare i maggiori servizi, è là che deve stare la stazione degli autobus, è là che il viaggiatore sceso dal treno o dal pulmann deve trovare le navette per Chieti Alta, per Madonna delle Piane, per il futuro Villaggio Mediterraneo, per lo Stadio e per il Megalò e magari anche per il Parco Fluviale che resterà destinato alla rovina finchè non sarà legato al resto della città.

Senza le riflessioni di Di Monte le mie sarebbero rimaste ferme a quello che vedo con maggior frequenza: il terminal dell'ex Volkswagen. Leggendo il suo articolo ho capito che l'attuale Terminal è un capolinea, ma non può essere la principale autostazione di Chieti che deve stare dove è sempre stata la stazione. Questa è anche la prova che la gestione di un capoluogo ha una vastità che non può essere abbracciata da un solo sguardo. C'è bisogno di un’elaborazione collettiva delle idee e dei progetti.

L'errore di tutte le amministrazioni teatine è stato quello di pensare la città nei termini di un paesone, considerato importante per storia e per cultura, ma visto sostanzialmente come un borgo di collina e quindi gestibile con la sola buona volontà di un sindaco e qualche assessore. L'agire improvvisato e approssimato dell'amministrazione municipale (quella attuale come le precedenti) è dovuta in buona parte alla falsa convinzione che qui chiunque possa improvvisarsi assessore, con la stessa facilità con cui lo si potrebbe fare a Roccamontepiano o a Torrevecchia.

L'idea dell'Autostazione a Chieti Scalo va coltivata non solo considerando gli spazi utilizzabili nella zona ferroviaria, come suggerisce Di Monte, ma anche cominciando a programmare il futuro utilizzo della caserma Rebeggiani. Là si dovrà fare lo stesso sforzo di programmazione urbanistica finora riservato al Villaggio Mediterraneo. Sarà anche più difficile perché oltre ai problemi di acquisizione dell'area, non si potrà più contare sul baratto con imprese private per chiedere opere pubbliche in cambio di volumi di edificabilità. Edifici residenziali là dovranno essere esclusi e tutto lo spazio dovrà avere destinazione pubblica.

Proposta: invece di buttare soldi per il concorso di idee per la risistemazione di piazza San Giustino (Vittorio Emanuele II°) che, tolte le macchine, è già molto bella com'è, perché non lanciare un concorso di idee per l’area intorno alla Stazione, compreso il riutilizzo della Rebeggiani?

Io una piccola idea da proporre ce l'avrei già, per alcuni sarà una provocazione, ma vale la pena di ragionarci: oltre ad una moderna Autostazione con biglietterie, info-point, edicole, ecc. nella vasta area della Rebeggiani ci farei anche il nuovo Municipio con una bella statua equestre del pelide Achille circondata di alberi e di fontane. A Chieti Alta resterebbero gli assessorati legati alla cultura, all'istruzione, alla promozione turistica, al recupero urbanistico, ecc. Sarebbe un modo per amministrare le due parti della città valorizzando la specificità di ciascuna.
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13 commenti:

Robin Hood ha detto...

Sai una cosa Tom? ti apprezzavo già prima per i tuoi articoli e considerazioni, ma adesso mi hai stupito, sei andato anche oltre; queste proposte, fatte da te che vivi nella parte alta della città ti fanno onore, magari ragionassero tutti come te invece di bendarsi gli occhi e coninuare a vedere "lo scalo" come luogo dove abitano i "cafoni" della città.
La tua riflessione è quella di chi vuole bene alla sua città e non guarda il passato ma pensa al futuro a come migliorare l'aspetto urbanistico, ricettivo e sociale della nostra amata Chieti.
Grazie Tom.

Robin Hood (Mario Di Fabrizio)

Eliodoro Theate ha detto...

Mah, io toglierei anche gli assessorati... senza dimenticare che da decenni (quanti?) c'è una prateria "abbandonata" ad est della Iac dove con idee ci si potrebbe divertire... Sull'autostazione concordo e a maggior ragione riflettendo sul fatto che è sulla direttrice autostrada/interporto. E i concorsi di idee lanciamoli noi qualunquisti (uno sulla Villa Comunale tipo Central Park?), basta solo trovare qualche sponsor per "allettare" a partecipare.

Anonimo ha detto...

condivido quanto detto sopra
interessante soprattutto lo sviluppo dell'altra parte di città dietro il tracciato ferroviario...
è un'area enorme,praticamente un'altra città lasciata attualmente a marcire..
che ci si potrebbe fare??
un grosso parco di divertimenti stile gardaland???TEATELAND???
ovviamente è solo una battuta,ma veramente ci si potrebbero realizzare tante cose belle.

*Theate*

Anonimo ha detto...

questo fa capire come le amministrazioni comunali che si sono susseguite non siano mai state all'altezza della situazione.
Quest'ultima poi,è la peggiore di tutti i tempi.Vergogna!

Anonimo ha detto...

Ringrazio Robin Hood per il caloroso apprezzamento.

Ringrazio anche il sito Teate.net che ha ripubblicato il post in modo da aumentarne la visibilità.

@ Elliott56: ci spieghi meglio cosa sarebbe la Villa tipo Central Park?

Anonimo ha detto...

Comunque nessuno a Chieti alta pensa più che Ch.scalo sia abitata solo da operai o da cafoni.Sono le persone dello scalo che pensano ancora a questa divisione non chi abita su.Il pensiero generale e che Ch.scalo si stia espandendo e innovando piu' di Ch.alta C'è una sorta di invidia sul colle per questo,ma tanto di cappello a Ch.scalo

giuseppe ha detto...

Chieti Scalo diventerà una moderna metropoli con servizi veloci inerenti metro che collegheranno le riviere di Francavilla e Pescara sino a Montesilvano un percorso piacevole e destinato ad arricchire l'area con posti di lavoro, solo così diventerà nell'insieme una grande metropoli da far paura anche a Milano.

Anonimo ha detto...

SI E MAGARI CHIAMIAMOLA PESCARA QUESTA INVIDIABILE METROPOLI COSI SECOLI DI STORIA LI BUTTIAMO AL CESSO ANZI NO LI USERA PESCARA PER DIVENTARE CAPOLUOGO DI REGIONE CON TANTI RINGRAZIAMENTI A QUEI FESSI DEI CHIETINI

NO GRAZZIE

Anonimo ha detto...

L'obbiettivo di pe è quello di assorbirci per poter realizzare il suo grande sogno: la città regione. Con le dovute proporzioni... New York è diventata la "grande mela" inglobando dentro il suo tessuto urbano, uno alla volta, tutti i paesi che la circondavano e che in seguito sono poi diventati suoi quartieri. Pescara gode di una notevole spinta, sia di natura politica che mediatica al fine di raggiungere il suo scopo.In altre zone d'Italia, si è verificato l'esatto contrario. Si sono create nuove province, alla faccia del risparmio, staccandosi dalla città guida: (vedi lodi,lecco,monza ecc.).Ora sta a noi e sopratutto a chi amministra questa città capire questo, per cui è essenziale sviluppare la parte bassa, in quanto è quella dove per forza di cose le persone transitano e vivono maggiormente, senza tralasciare le iniziative di carattere turistico per il "colle". Tutto ciò renderebbe la città piu' vivibile, dinamica e sopratutto al passo con i tempi; che anche avendo secoli di storia, oggi non ti permettono di vivere di rendita e di gloria.

Anonimo ha detto...

Voglio ringraziare l'ultimo anonimo del commento che contribuisce a chiarire il senso della mia proposta, che è una proposta per il miglioramento di Chieti. Però mi piacerebbe che gli interventi portassero una firma o almeno un nick che rende riconoscibile l'intervento rispetto agli altri, senza svelare l'identità personale.

Anonimo ha detto...

la prossima volta mi firmero':trapano. scusami tom

Alberto Zoina ha detto...

Com'è ragionevole questo vosro blog. E come sono ragionevoli i commenti dei cittadini che scrivono. Io sono a Chieti da tre anni soltanto, e probabilmente - ma chi può dirlo? - non invecchierò qui. Però la città ragionevole che descrivete in questi contributi mi piacerebbe davvero vederla sorgere, almeno a grandi linee. Chissà.
Grazie, auguri.
Alberto

Anonimo ha detto...

@ Alberto,

ti ringrazio dell'apprezzamento e spero di averti spesso tra i 'ragionevoli' lettori e partecipanti a questo blog, che non sono poi tanti e uno in più fa molto piacere.
saluti

Tom