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18 giugno 2007

Il Terminal delle autolinee

Quello dei parcheggi è un paradosso: Chieti alta ha bisogno di parcheggi perché nonostante la perdita di molti uffici la città non riesce ad accogliere chi arriva da fuori in automobile; però una maggiore ricettività porta ad un peggioramento della situazione, soprattutto in termini di respirabilità.

I politici non hanno molti dubbi, sia quelli di destra che quelli di sinistra tra le esigenze degli uomini e le esigenze del traffico sanno che è più importante il traffico. Non sono solo i politici a pensarla così, la maggioranza della gente non rinuncerebbe alla macchina per respirare meglio e non è disposta a separare la spazzatura in diversi contenitori solo per salvarsi dal fumo cancerogeno degli inceneritori.

La cultura del consumismo iniziata con la produzione in serie, meccanizzata e omologata, è diventata uno tsunami che sta travolgendo tutto: la salute, l'educazione, la moralità, il lavoro. Anche il Papa in questi giorni ne ha parlato. Poche parole per quello che in altri tempi sarebbe stato un anatema, ma i politici pensano solo a cavalcare l'onda, anche la più terribile, con assoluta incoscienza.

Per costruire parcheggi in un centro storico in cui non ci sono spazi si può pensare qualunque cosa. La vecchia amministrazione voleva scavare sotto la piazza di San Giustino, la nuova sta pensando di scavare sotto la Villa Comunale. Qualcuno aveva anche pensato di trasformare in parcheggio un campetto dove vanno a giovare a pallone i ragazzi. Se non contano niente le esigenze di vita degli uomini cosa potrebbero valere quelle dei ragazzi?

Mi è stato assicurato che il campetto non sarà sacrificato. Per quanto riguarda gli scavi sotto la Villa ho l'impressione che si tratta di un progetto faraonico destinato a rimanere nel libro dei sogni. Se così non fosse sarà aperto un cantiere di cui sarà difficile poter vedere la conclusione, anche se forse ci darebbe modo di vedere il ritrovamento di tanti antichi reperti.

Se proprio si vuol fare un parcheggio perché non guardare a quello che abbiamo quasi pronto ad un palmo dal naso?

Il Terminal delle autolinee è già un parcheggio che resta vuoto e inutilizzato per la gran parte della giornata. Salvo che nelle ore di punta (7,30 - 8,30 e 13,00 - 14,30) non vi stazionano mai più di due o tre pulmann. Non si potrebbe ridisegnare quello spazio per adibirlo anche a parcheggio di vetture?

Si potrebbe dividere lo spazio in più zone lasciando una parte sempre riservata alla fermata degli autobus e un'altra parte con accesso disciplinato in modo diverso in base all'orario.
Naturalmente ci vorrebbe anche un servizio di vigilanza che potrebbe provvedere anche al controllo delle scale mobili e degli ascensori. Quando dico vigilanza non mi riferisco a quel signore che in passato leggeva il giornale dentro il gabbiotto. Per quel tipo di lavoro è meglio usare un manichino con un bel berretto da vigile. Mi riferisco ad un gruppo di giovani che prende in carico la gestione di tutti gli impianti con l'impegno contrattuale di garantirne l'accesso e il regolare funzionamento anche nelle ore notturne (le scale mobili devono funzionare almeno fino a mezzanotte!). Per la loro retribuzione sarebbe sufficiente l'affitto che si può ricavare dai diversi locali già esistenti sotto le scale e altri locali si potrebbero realizzare sotto via Carlo Madonna dove c'è il muro che delimita la piazza.
Le attività commerciali già sperimentate in quella zona (Standa, A&O, ecc.) non ebbero fortuna, ma con un parcheggio vero la situazione potrebbe essere diversa.

Il parcheggio potrebbe essere anche ampliato realizzando altre terrazze più a valle con un accesso davanti agli uffici dell'acquedotto. Come si vede dalla fotografia c'è uno spazio notevole abbastanza pianeggiante.

A voler pensare in grande si potrebbe anche immaginare una terrazza sopra gli attuali posteggi dei pulmann, allo stesso livello della scala mobile e con funzione di copertura dell'area sottostante (si tratta solo di verificare se il terreno sarebbe adatto a reggere una tale struttura).

Per chi viene da fuori senza conoscere bene la città potrebbe essere un sicuro punto di approdo come succede con il parcheggio alla stazione vecchia di Pescara. Inoltre aggiungendo una serie di locali dall'ex ufficio postale (ora sfitto) fino alla scala mobile e considerando quelli già esistenti e sottoutilizzati si darebbe a Chieti la prima grande zona commerciale raggiungibile a piedi dal centro. E soprattutto potrebbe salvarci dalle imprese temerarie cui accennavo prima.

Credo che questa idea oltre a individuare un ampio e comodo parcheggio che non produce scempi nel centro storico, potrebbe anche dare lavoro a un po' di gente con poche spese per il Comune, ma sono consapevole che le ferree regole dell'"economia politica" vogliono progetti molto costosi in cui possano fare grossi affari sempre gli stessi che di affari ne hanno già fatti tanti.
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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so dove prendi le tue informazioni e a che ora scatti le tue foto, ma permettimi di dissentire da quanto tu suggerisci oaffermi sul parcheggio delle macchine al terminal dei Pulmann. Alle ore 16:50 di una giornata feriale, il 19 di giugno per intenderci, sotto la tettoia del terminal sono presenti 5 pulman di linea un pulmino elettrico e tre macchine e pertanto più del 75% dello spazio terminal è occupato. Non sò la mattina o il pomeriggio (durante il periodo scolastico) quando i pulman riversano centinaia di studenti sulla scala mobile com'è la situazione parcheggio. La scala mobile è diventata efficiente da un anno ( io la prendo spessissimo per andare al bar in Piazza San Giustino per fare colazionee comperare il giornale ) a questa parte in quanto è statta affidata ad una ditta privata che ne cura amorevolmente il funzionamento e non ho visto mai manichini con sembianze umane leggere il giornale. L'unica cosa buona che si potrebbe fare è aumentare la capienza del parcheggio a pagamento sotto il terminal o realizzarne un altro nelle immediate vicinanze potenziando o addirittura duplicando la portata dellascala mobile per portare quante più persone possibili in centro. Vietare a tutti i veicoli a motore l'ingresso in città e ripristinare al più presto la circolazione del filobus almeno nelle tratte più importanti,quella ch portava i passeggeri dalla stazione ferroviaria dello scalo a sant'Anna davanti al cimitero. Eliminare al più presto tutte le impalcature che in centro deturpano da anni ormai le facciate dei palazzi e delle chiese e controllare i tempi di permanenza degli stessi confrontandoli con quelli dichiarati all'origine dell'appalto e applicare un migliaio di euro circa di penale al mese per ogni mese di sforamento. Le leggi per far rispettare tali vincoli ci sono, applichiamole e limiteremo al minimo questo obbrobrio. Andiamo a controllare lo stato degli interminabili lavori sul marciapiede tutto intorno all'uscita della scala mobile e applichiamo lo stesso criterio punitivo per ogni mese di ritardo nella consegna dei lavori. Diventiamo anche impopolari cacciando tutte queste imprese e impresucce amiche degli amici, ma facciamo rispettare le regole e le cose incominceranno ad andare un pochino meglio. e poi signori miei facciamo qualcosa per restaurare la "De MeiS" un patrimonio storico e culturare di immenso valore e togliamo la biblioteca dall'ex ferramenta al teate Center, dove non va quasi nessuno e se pure qualcuno è costretto ad andarci deve prendere un paio di bussetti. E' semplicemente ridicolo spendere tutti quei soldi ( dei contribuenti ) per pagare un inutile affitto, visto la grande disponibilità di locali vuoti nel centro storico. Abbiamo fatto scappare i negozi con una politica disgraziata ma almeno teniamoci la cultura. Non facciamo morire la nostra città

Anonimo ha detto...

Siamo in tanti a pensare che le automobili debbano restare fuori dal centro storico e sempre in tanti vorremmo che ci fossero più parcheggi magari nei pressi della scala mobile o anche in altri posti che consentano di fare pochipassi per arrivare in centro. Eppure, io abito a Chieti Scalo e spesso vengo a Chieti alta con l'autobus e devo dire che si impiega lo stesso tempo che a venire con l'automobile. E' anche meglio viaggiare in autobus, non ci si avvelena l'animo ad avere a che fare con automobilisti indisciplinati e soprattutto non si perde lestaffe quando ti serve urgentemente un parcheggio perchè hai fretta e non lo trovi. Non voglio fare il moralista del cavolo, ma noi con la macchina entreremmo tranquillamente nei negozi, negli uffici, dappertutto pure di non fare due passi a piedi. Ci sono troppe auto e noi siamo abituati male. Io chiuderei Piazza Vittorio Emanuele II (San Giustino) rendendola isola pedonale 24 ore su 24, così come chiuderei il corso e tutte le strade circostanti, ci sarebbe solo da studiare in modo approfondito come fare. Migliorare i collegamenti, terminando innanzitutto la rete filoviaria, tanti soldi spesi per avere una rete che già cade a pezzi..... e pensare che l'assessore Febo appena nominato promise in breve tempo la riattivazione della rete! Tutto è fermo. Così come sono fermi tantissimi cantieri a Chieti alta e Chieti Scalo, talmente tanti che penso l'assessorato ai lavori pubblici abbia perso il conto. Qualche tempo fa chiesi all'assessore Febo se avesse mai applicato sanzioni per ritardi nella riconsegna dei cantieri e lui mi rispose di si. Penso di voler chiedere di più e cercare notizie ai sensi della L.241 sulla trasparenza negli Enti Locali. Penso che ne scopriremo delle belle. Sono dati accessibili a tutti, se volete, Legge 241/90 e successive modificazioni, utile per richiedere dati e notizie alle aministrazioni pubbliche. Se entro 60 giorni non rispondono, scatta la denuncia presso la Procura della Repubblica, penale! Cari cittadini, anche individualmente è possibile agire, in tanti parliamo, diamo consigli e ricette su come risolvere problemi e nessuno ci pensa, nessuno tiene conto di ciò che diciamo. Allora facciamoci sentire noi, gli strumenti li abbiamo, utilizziamoli. Per chiunque volesse qualche chiarimento sul funzionamento della L.241, sono disponibile all'indirizzo mail info@chietiscalo.it . Vogliamo che la nostra città smetta di agonizzare? Sfruttiamo le possibilità che la legge ci offre ed impegnamoci in prima persona se non siamo soddisfatti di ciò che ci circonda.

Con questo spirito è nato il sito www.chietiscalo.it (che nonostante il nome non vuol dire solo Chieti Scalo ma tutta la città, non è sicuramente nato per dividere), insieme, in tanti siamo più forti, la nostra voce sarà sicuramente ascoltata.

Anonimo ha detto...

complimenti a tutti per le idee che condivido integralmente
ma sono troppo semplici da realizzare e poco remunerative economicamente per far smuovere le menti 'superiori' di chi ci amministra...

non mi aspetto più niente di buono da questa gente...i chietini fanno oh
faremo ripartire la città...ANDATE A LAVORARE!!2 anni di amministrazione:festa dell'unità e festivalbar,casse comunali vuote..COMPLIMENTI 'sinceri'..

FT

Anonimo ha detto...

Visti i commenti credo che sia dovuta una precisazione: la mia proposta di ristrutturazione e/o ampliamento del Terminal non deriva da una considerazione di inutilità della Statione degli autobus.

Anche io sono molto favorevole ad incentivare l'uso dei mezzi pubblici, perciò non intendevo dire togliamo l'autostazione e facciamoci un parcheggio.

Non so perché il Terminal non viene utilizzato anche dalla linee suburbane (i bus gialli) che stazionano vicino a San Giustino.
Non so niente neanche del filobus. Quella è la storia più assurda della nostra città, un mistero che si trascina da tempo immemorabile. Dicono che i filobus nuovi ci sono e stanno diventando vecchi per inutilizzo; la rete elettrica nuova c'è, sostenuta da una foresta di pali piantati senza molto criterio; e nessuno ha mai saputo dare una giustificazione sensata all'evidente inadempimento.

Le mie considerazioni sul sottoutilizzo del Terminal potrebbero anche essere inesatte, benché non vedo molta differenza tra 2 o 5 mezzi in uno spazio così grande. Ma vedo anche altre cose che mi fanno ritenere necessaria una ristrutturazione: chi arriva al terminal dalle scale mobili è costretto ad attraversare un incrocio pericoloso oppure, se passa sul ponte di ferro, scende direttamente in mezzo all'incrocio: vi sembra normale?

E vi sembra normale che nelle ore di punta, quando il terminal è pieno di autobus e di studenti, molti autobus rinunciano ad entrare negli appositi spazi e si fermano lungo la strada? non sarà che quella disposizione delle isole a doppia fila e senza un percorso preferenziale per i pedoni, non è molto funzionale?

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda le possibilità di usare la L.241/90 spero di inserire un apposito post sull'argomento.