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09 aprile 2007

Il villaggio mediterraneo

Qui, dove ora l'erba c'è
poi ci sarà
una città
Domani dovrebbero arrivare le prime ruspe, poi arriverrano le gru e le betoniere per costruire il Villaggio dei Giochi del Mediterraneo (Pescara 2009) che viene presentato come una grande occasione per realizzare un ampliamento di Chieti, una Chieti 3.

Il progetto del Villaggio infatti è stato approvato in Consiglio Comunale senza voti contrari. L'opposizione ha evitato di esprimersi, come già avvenne, con le parti politiche rovesciate, quando fu approvato il Megalò.

Davanti alla ricchezza e all'apparente amplimento delle possibilità, nessuno osa opporre rifiuti. Eppure tutti sappiamo che la ricchezza non è data più dalla quantità dei beni o dalla quantità di case. Già ora a Chieti molte case sono inutilizzate. Bisognerebbe perseguire piuttosto qualche obiettivo legato alla qualità: qualità del tempo vissuto, qualità dei rapporti personali e anche qualità dell'ambiente, delle cose, degli spazi. E a me sembra che ci sia più qualità e più ricchezza (vera) in questa vallata verde, con i prati, gli orti, le canne, i fossi, la quiete, i bambni e gli anziani che girano in bicicletta... di quanta ce ne daranno le nuove torri di cemento, le strade, i parcheggi e gli alloggi per studenti. Tutto costruito in gran fretta per ingordigia di denaro.

Ma tra quelli che hanno deciso qualcuno è mai venuto quaggiù? ha mai passato una giornata qui?

Questa nascente Chieti 3, che si chiama in realtà Pescara 2009, sembra già destinata a diventare un potenziamento dell'area di Sambuceto, sottraendo altra vita alla vecchia Chieti, che vista da qui sembra la sagoma grigia e lontana di un monte.
Chissà se qualcuno farà in modo di salvare almeno questa meravigliosa quercia.

Io ho studiato molti anni fa a Bologna e ho imparato ad amare Bologna: i suoi vecchi palazzi, i portici, le osterie, i mercatini rionali, i giardini, gli usi locali, le piadine, il sangiovese, i cappelletti, le donne anziane con le biciclette, gli artigiani e il loro amore per il lavoro. Bologna mi ha aiutato a costruire il mio modo di essere ed è rimasta per sempre casa mia. I suoi angoli più nascosti sono ripostigli dove ogni volta posso ritrovare miei frammenti d'anima. Potrà mai accadere qualcosa del genere agli studenti che scelgono l'università di Chieti? muovendosi tra il campus e le nuove torri del villaggio, il traffico di Chieti Scalo e lo squallore dei mercatoni, cosa avranno loro di Chieti?
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8 commenti:

Anonimo ha detto...

di chieti avranno senz'altro un brutto ricordo, sopratutto se, con la carenza di alloggi sono costretti a pagare 500 euro al mese per un posto letto senza poter fare niente. E la cosa che fà incazzare e che molti subaffittano anche le case popolari. Da non credersi. C'è solo d'augurarsi che passata la sbronza dei giochi rimanga un campus utile e funzionale allo scopo.

Anonimo ha detto...

1) Perchè essere pessimisti?

2) Ricordate i profeti di sventure per Megalò? I DATI UFFICIALI dimostrano l'esatto contrario.

3) Non si sta sventrando il centro storico, ma si sta QUALIFICANDO un'area strategica.

4) Si creereanno così le BASI MATERIALI per la permanenza a Chieti per tutto il nuovo secolo (e oltre) di importanti funzioni economiche, culturali e ammistrative.

5) Per chi non se ne fosse accorto, Pescara ha dichiarato "guerra" a tutto l'Abruzzo: ormai fagocita soldi in continuazione, senza i quali si sgonfierebbe come un palloncino bucato [vedi porto, vedi tribunale, vedi erosione costa, vedi debito pubblico comunale, etc..]

6) Il prossimo passo, e qui concordo a pieno, riguarda l'EMERGENZA CENTRO STORICO.

Anonimo ha detto...

Per Giovanni: scusa ma non ti rendi conto che il villaggio olimpico non è altro che un appendice di Pescara, tant'è vero che vi sarà uno svincolo dell'asse attrezzato da Pescaras prr questa zona. Non è che per arrivare al villaggio olimpico si deve passare per Chieti.... Saluti

Anonimo ha detto...

Per teatino: non sono d'accordo.

Le istituzioni pubbliche saranno tutte di Chieti, gli inquilini pagheranno l'ICI al Comune di Chieti, e così via.

Non capisco questa visione catastrofista e apocalittica. Dobbiamo liberarci dell'OSSESSIONE PESCARA. Quando facciamo le cose pensiamo a noi e basta. Staremmo tutti meglio.

Saluti teatini. Futurum nobis.

Anonimo ha detto...

veramente, ad onor del vero, quando si trattò di votare sul progetto Megalò, l'allora opposizione (Ricci e compagni) votarono contro....
SALUTI TEATINI!

Anonimo ha detto...

A onor del vero dici? non so da dove viene la tua verità e non vorrei neanche rispondere ad interventi anonimi, ma sono fatti abbastanza recenti e credo che tutti li ricordano abbastanza: i DS hanno votato a favore del Megalò e avevano sostenuto il progetto anche in sede regionale. Mi sembra che l'unico astenuto fu l'attuale sindaco che non aveva compagni e non ci furono voti contrari. Ci fu soltanto un diffuso dissenso tra commercianti e cittadini.

La memoria corta è un modo sicuro per tornare a sbagliare.

Se sono io che sbaglio smentitemi pure, ma vi prego: riferimenti controllabili e non anonime asserzioni di verità.

Anonimo ha detto...

Detto niente. "L'unico astenuto era solo l'attuale sindaco a votare contro". Ah ah ah ah!! Ma dove vivi? Svegiati cumpa'!!

Anonimo ha detto...

questo articolo e qualche commento sanno di disfattismo allo stato puro
sono sicuro che se il villaggio lo avessero fatto altrove,avremmo rimpianto l'occasione persa
perchè pensare all'area del villaggio come una prosecuzione di sambuceto e quindi di pesciara e non quello che è,cioè esattamente il contrario.Si potenzia un'area di Chieti per la verità un pò svilita e triste e ci sarà un vero e proprio polo universitario degno delle migliore università americane

ps sono stato poche volte a bologna e non faccio fatica a credere a quello che dici.Ma sono sicuro che se andassi a chiedere a molti bolognesi,mi rivelerebbero le tantissime cose che non gli vanno giù..si sa che l'erba dl vicino è sempre più verde(ma solo in apparenza)
Non voglio dire di chiudere gli occhi ed essere felici cosi,ma accontentiamoci di quello che abbiamo che non è poco.Io vedo problemi dappertutto,ma quando a Ch noi parliamo,sembra che tutti gli altri vivono nel paradiso e noi nell'inferno.Non è affatto cosi e non cambierei Chieti con nessuna città del mondo,figuriamoci con bologna,tanto per dirne una.
saluti

Fondamentalista Teatino