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07 aprile 2007

La processione

La processione del venerdì santo è una rappresentazione sacra che ha un particolare rilievo in molte località abruzzesi, ma solo a Chieti è vissuta come l'evento collettivo principale fino a diventare espressione della stessa identità teatina.

La processione dovrebbe essere anche una rappresentazione particolarmente suggestiva e forse lo è stata per chi ha avuto la fortuna di vederla nel Corso Marrucino, alla luce drammatica delle torce. Ma non è stato così per me che ho assistito al passaggio del corteo funebre nella piazza della Trinità. Là purtroppo c'era la normale illuminazione con sfarzo di insegne commerciali accese, gente che scartocciava le pizze appena comprate, palloncini, schiamazzi... Anche le transenne sono state poste in modo inadeguato e la folla ha invaso parte della zona destinata al passaggio della processione.

Dicono che l'uso di spegnere le luci sia venuto meno quando arrivarono le prime riprese televisive che, alla luce delle sole fiamme, non avrebbero potuto realizzare i filmati. Erano i tempi in cui la televisione decretava l'importanza di un evento, ma ora questo non è più vero, ora tutto va in televisione e Chieti potrebbe riprendersi la sua processione tralasciando ogni esigenza televisiva e tornando ad imporre l'oscuramento con l'obbligo, anche per i negozi, di usare lumi e di tenere le serrande abbassate come un tempo si faceva sempre al passaggio di un funerale.

Negli spazi adatti (San Giustino, la Trinità, piazzetta Vico, ecc.) si potrebbero montare impalcature a gradoni per consentire anche alle persone anziane di assistere senza l'obbligo di restare in piedi per ore e poi subire anche gli spintoni provocati dai vigili motorizzati che fanno arretrare la folla all'ultimo momento. Gli spalti ben sistemati potrebbero trasformare le piazzette in spazi teatrali, potrebbero definire meglio il percorso e ne risulterebbe accresciuto il valore scenografico della città.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

chieti,09/04/2007

Purtroppo,caro Enio,la processione bisogna viverla sul posto.
Le emozioni le potrai avvertire e sentirle solo se sei presente.
Da tantissimi anni,io faccio parte del coro,sono un basso,e ti posso assicurare che mi commuove ancora il vedere la gente con le lacrime...
il progresso non può cancellare queste immagini.
Lasciamo stare il sito di Lo Piccolo che è fatto,come tu hai detto da improvvisatori,però accetta anche di poterti correggere una parola,giornalista.
Queste persone ,collabratrici,tutto al più potrebbero definirsi "PUBBLICISTI ".
Saprai certamente la differenza....
Tornando alla nostra processione,ti posso assicurare che quest'anno le cose sono migliorate ,soprattutto per l'impegno e l'amore del nuovo governatore :GIULIO OBLETTER.
Non mi dilungo a descrivere a che basso livello era arrivata L'ARCICONFRATERNITA DEL SACRO MONTE DEI MORTI con i precedenti governatori.
Puoi leggere sul MESSAGGERO di giovedì 5 apile una lettera di un violinista che si scagliava contro il governatore.
Cosa gravissima di cui mi sono lagnato con Lo Piccolo è stata la sua mancanza di professionalità nel non aver ascoltato l'altra campana.
Ormai il MESSAGGERO è sceso più basso del CENTRO...
Si è cercato di rendere la città più in sintonia con questo evento,ma i negozianti la pensano diversamente.
Molto ci è voluto per far togliere al bar Impero il gabbiotto ove ha sistemato tavolini e sedie.
Non parliamo di insegne e pubblicità.
Però io sono molto contento di questo nuovo corso perchè non si poteva ottenere di più in pochi mesi dall'insediamento del Governatore.
L'ultima è che finalmente quest'anno ,dopo tanti anni,non siamo andati a cantare il miserere dappertutto ed in ogni luogo,contro l'usanza più che centenaria di presentare il MISERERE alla cità per la prima volta il venerdì santo ,alle ore 12, in cattedrale.
LUCIANO PELLEGRINI

Anonimo ha detto...

caro Luciano,sono contento di sentire quello che dici, sopratutto se la voce viene da uno che le cose le conosce dal di dentro e non per sentito dire. Io quest'anno non c'ero e mi è molto dispiaciuto perchè sò quanta emozione mi dà l'assistere alla processione il Venerdì prima di Pasqua. E' forse la "manifestazione" per eccellenza più sentita e più famosa della nostra Città, che si ripete tutti gli anni, forse anche perchè la sua gestione è affidata a mani capaci. Due note negative, il venditore di palloncini al pozzo e le luci nei negozi della Trinità che non c'entravano proprio niente con la sfilata. Ma sono piccolezze che si possono rimediare.