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24 aprile 2007

Il piano antenne

Sul problema delle antenne trasmittenti dopo i miei precedenti post è intervenuto anche un articolo di E. Del Biondo che rievoca le vicende di San Martino che risalgono a dieci anni fa. Lo potete leggere a questo link. Il problema quindi è grave anche a Chieti Scalo. Eppure la domanda sull'esistenza di un piano antenne a Chieti è rimasta senza risposta.

Cinque anni fa la questione era finita sui giornali a causa delle antenne sulla chiesa di San Giustino. Scriveva IL MESSAGGERO del 6 agosto 2002: Dopo San Francesco Caracciolo al Tricalle anche San Giustino si mette “al passo con i tempi elettronici": così dopo le quattro antenne per telefonini cellulari installate sul campanile della chiesa di Contrada Tricalle, anche il campanile del Duomo, dove già ci sono impianti Tim e Blu, si appresta ad ospitare un’antenna ultima generazione, tipo Umts.

Eppure nel giugno dello stesso anno c'era stata una petizione degli abitanti di Chieti Scalo che il Presidente del Consiglio Comunale Umberto Di Primio aveva rassicurato. Infatti IL CENTRO del 23 giugno 2002 scriveva: "gli impianti in questione sono in regola con le nuove normative, quindi gli abitanti possono stare tranquilli". Però lo stesso Di Primio aggiungeva anche che "entro luglio il consiglio esaminerà il regolamento comunale per l'istallazione delle antenne. Il documento prevede una distanza di almeno 150 metri tra un impianto e l'altro, il divieto di sistemare antenne nel raggio di 300 metri da asili, scuole, ospedali (...) Gli impianti non a norma dovranno essere adeguati entro 90 giorni dall'entrata in vigore del regolamento."

Il regolamento arrivò in consiglio comunale a fine ottobre, ma le buone intenzioni erano già state travolte dalla deregulation legislativa imposta dal Decreto Gasparri del 4 settembre 2002, una legge che toglieva ogni potere agli enti locali.


Sulla mappa (che si può ingrandire cliccandoci sopra) ho disegnato alcuni cerchi con raggio di 300 metri a partire da alcune scuole infantili ed elementari. Dentro quei cerchi il regolamento di cui si parlava nel 2002 avrebbe vietato ogni antenna. Aggiungendo anche gli asili privati e le altre scuole risulta chiaro che tutta l'area del centro storico sarebbe interdetta alle antenne. Invece c'è di tutto e di più.

La zona del Terminal sembra fuori dal raggio delle scuole, invece anche là c'è un baby-club con due impianti piazzati proprio sul palazzo di fronte e quelli della Regione Carabinieri a meno di cento metri. E dall'altro lato la distanza dal campanile di San Giustino sarà di circa 200 metri.

Il decreto Gasparri è stato dichiarato illegittimo e forse ora il problema si può affrontrare: se il regolamento non esiste bisogna farlo. Se esiste già bisogna applicarlo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Nell'articolo viene citato E.Del Buono quale autore dell'articolo "UN TRISTE ANNIVERSARIO: 10 ANNI FA LE “MORTI SOSPETTE” A S. MARTINO", pubblicato sul sito www.chietiscalo.it . Voglio solo rettificare che l'autore dell'articolo è E.Del Biondo e non E.Del Buono.

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa per l'errore che ora ho provveduto a correggere.

saluti