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07 marzo 2007

Le scritte vergognose aumentano

Un frequentatore di questo blog ci ha segnalato il significato delle scritte recentemente comparse in città: "al cops are bastards" che non sarebbe diverso da altre già viste se non per quel -1 che la precipita al più infimo livello immaginabile di stupidità e immoralità.

Nelle mie intenzioni questo blog avrebbe dovuto lanciare alcuni spunti di riflessione sulle cose che potrebbero migliorare nella nostra città e non vorrei quindi soffermarmi più di tanto sulle tracce di balordi imbrattamuri.

Però, quanto al blog, sto perdendo fiducia nella mia idea iniziale, cioè nella possibilità che i piccoli suggerimenti pubblicati qui possano arricchirsi di altri contributi e di altre segnalazioni e che, tra critiche e aggiunte, le piccole idee possano crescere fino a diventare vere proposte e arrivare anche agli amministratori della città. Finora questo non è avvenuto, nel senso che le discussioni non hanno dato corpo alle proposte e l'unica cosa positiva è che alcuni piccoli problemi hanno fortunatamente trovato soluzione da sé (per esempio il parcheggio del Teate Center).

Il blog però mi ha fatto scoprire una cosa che non sapevo, che questa città della camomilla sotto la sua calma apparente cova un rancore represso. Infatti sono molti i commenti che esprimono rabbia verso il Palazzo e pochi quelli che esprimono una voglia di fare concretamente qualcosa.

Il rancore è la nota prevalente anche in altri siti e finisce per essere il segno più evidente di Chieti sulla rete. In qualche sito ho trovato perfino lamentele per il mercato della verdura che alla fine del mercato lascia sulla piazza tracce di verdura, incredibile! Le poche iniziative di segno diverso (come il Piccolo di Chieti) stentano a trovare terreno e inaridiscono rapidamente, vittime di un effetto camomilla, se non si emancipano allargando la loro base.

Poi guardo la città e non riesco a capire se la frustrazione è realmente diffusa tra la gente o se internet diventa una facile valvola di sfogo per pochi arrabbiati, ma vedo che nei blog ricorre spesso il richiamo a Teate e alla "teatinità", come se un'impennata d'orgoglio potesse risolvere qualcosa, come se della città attuale si volesse cancellare anche il nome per riesumarne uno più antico. Ma questa "teatinità", mi chiedo, è un amor patrio che può abbinarsi ad una matura coscienza civile oppure è un sentimento oscuro che si mescola al sapore razzista e fascista delle scritte che imbrattano i muri e non si arresta nemmeno davanti alla raccapricciante idea di esultare per la morte inflitta ad un generoso tutore dell'ordine, come ci mostra quell'orribile -1 che per fortuna molti leggeranno senza capire?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sono mangiato una "l", ma si capisce ugualmente,credo, e se non si capisce è meglio.

Anonimo ha detto...

Anche quella scritta, come le altre e come tutto il rancore che circola per Chieti, rappresenta il grido di dolore di questa città.
In uno dei tuoi scorsi post ho letto il commento intelligente, seppur anonimo, di qualcuno che faceva una analisi un po' più sociologica, accusandoti di qualunquismo.
Bene, mi sento di aderire a lui, perchè anch'io mi sento rancoroso ed incazzato con una classe dirigente che di questa città se ne fotte.
Non a caso, in un certo senso Chieti è ormai la Napoli d'Abruzzo: cioè bellissima, per carità, ma con una miseria galoppante ed un tasso di criminalità che mentre una volta rasentava lo zero assoluto, adesso sta pian piano (e silenziosamente) raggiungendo vette davvero preoccupanti.
Mi rivolgo in questo senso anche ad Enio: un certo nervosisimo si evince anche dalla tifoseria della squadra di calcio. Non farti ingannare dalla tranquillità di quella manifestazione che peraltro si è svolta in piena estate.
Oggi, ahimè, la tifoseria del Chieti è probabilmente una delle più violente in circolazione.
Non so se hai letto le cronache giudiziarie sui fatti violenti che avvengono quasi ad ogni partita in trasferta del Chieti.
Violenze, distruzioni di bar, spedizioni punitive, cariche, lacrimogeni, assalti a tifoserie avversarie e finanche aggressioni tra gli stessi esponenti della curva.
Oggi come oggi, visto il grande seguito della nuova Chieti Calcio, gli impianti delle squadre ospitanti non sono agibili per contenere tutti i tifosi del Chieti in trasferta e quindi spesso si è costretti a giocare in campo neutro.
Ebbene, nessun sindaco se la sente più di ospitare le partite dove gioca il Chieti per paura di atti di violenza.
Ferma restando al condanna a tutto ciò, chiediamoci perchè quella che a suo tempo era una tifoseria molto civile adesso non lo è più.
Guardate che il calcio è un fenomeno sociale che in quanto tale è lo specchio della società dal quale scaturisce.
Mala tempora currunt!
Paolo D.B.

Anonimo ha detto...

Non seguo le vicende del calcio e quindi non sapevo che nelle partite del Chieti c'erano problemi di violenza. E' un'altra triste notizia di cui prendo nota. Una conferma in più di quel che si pùò cogliere dalle scritte sui muri.

Siete in molti a sostenere la necessità di esprimere il dolore, l'incazzatura, il rancore... ok, però mi piacerebbe che invece di voler convincere me, come blogger, a cambiare tono o addirittura a emettere sentenze di colpevolezza, mi diceste qualcosa, cioè se il vostro dolore per Chieti si può tradurre in fatti positivi, cioè cosa si potrebbe fare, soprattutto per l'economia e per l'occupazione che sono le piaghe più profonde? io qualcosa sto dicendo come ho fatto nel post sulla piazza con la città intorno: ho tracciato un disegno urbanistico che a mio avviso potrebbe ridare una funzione alla città alta, ma quella proposta giusta o sbagliata sta lì da molti giorni, senza nessuna critica, nessuna aggiunta, nessuna smentita.

Nei commenti mi ritrovo a parlare solo di sentimenti veri o presunti, e delle nostre stesse parole su cui finiamo per equivocare e cincischiare. Possibile che della città nessun vuol parlare e l'unica cosa da fare sia quella di stracciarsi le vesti dalla disperazione? o di lanciare sassi contro il Municipio o contro qualcuno venuto allo stadio?

nonno enio ha detto...

Ciao Paolo è un piacere rileggerti in un blog. Avevo sentito della tifoseria del Chieti che si distingueva per intemperanze e atti al di fuori del consentito, ma questa storia del dover giocare in campo neutro mi è nuova. Io da ex giocatore ti dico che non vado più allo stadio da almeno 30 anni e ne ho intenzione di riandarci, al massimo le partite me le guardo su sky. Se dovessero campare con i miei soldi i signori della pedata, dovrebbero dapprima staccare le reti alle porte e poi utilizzarle per procurarsi il pesce da usare come cibo. Ciò non toglie che una scritta del genere su un muro di Chieti è un'autentica stronzata, dettata da spirito di emulazione da chissa chi che sicuramente è tra quelli che definendosi writers,cioè autentici coglioni imbrattatori, usano i muri delle case per esprimersi, sopratutto se sono state appena ristrutturate.In riferimento alla manifestazione a cui ti riferisci tu, io ho seguito la cosa e ti posso dire che si sono sentiti solo urlacci, in piazza San Giustino, e per il corso il resto è stato definito di "ordinaria amministrazione" da parte delle forze dell'ordine.

Anonimo ha detto...

in maniera sintetica:
-quelle scritte le avrà fatte qualche ragazzino solo per darsi importanza,non è giusto addossarle virtualmente a chicchessia
-ci sono state intemperanze causate dai tifosi neroverdi..ma le provocazioni???ah quelle non contano??essere oggetto di lancio di sassi sulle auto,o essere attesi con mazze,bastoni e quant'altro non significa nulla per voi??
-caro Enio,spero che almeno sky te lo vedi in un bar della città perchè se ce l'hai a casa sei uno dei finanziaori di questo calcio moderno skyfoso e molto malato.

saluti
Orgogliosamente Teatino

ps cacciamo a calci nel sedere questi amministratori incompetenti,non se ne può più

Anonimo ha detto...

Sky me lo guardo, in compagnia di amici con una bella birra in mano al bar e solo se gioca la mia squadra altrimenti ne faccio a meno. Io sono un tifoso della Jiuve, non si può essere perfetti come vedi!

Anonimo ha detto...

x caso ho aperto il sito di enio ed ho dato una " guardata " ai vari siti web per vedere i loro contenuti.
Conosco Enio di nome in quanto sono stato uno dei primi a collaborare sul piccolodichieti e molti articoli portano il suo nome.
Alcune mie segnalazioni su questo blog hanno avuto anche successo,( es.la fontanella alla villa comunale).
Poi,purtroppo,il Lo Piccolo Francesco ha cominciato a non pubblicarmi o cancellarmi articoli/segnalazioni.
E' chiaro che se devo perdere tempo e farmi far fesso da Lo Piccolo,cambio aria.
Enio mi ha fornito alcuni siti su cui potermi rivolgere e penso che lo farò,(quello che sto ora facendo).
Forse bisogna giustificare questo cambiamento del sito di Lo Piccolo,che ha perso molto dalla sua origine,si parla solo di cose " neutre" che non interessano più la città;riallacciandomi al discorso,se Il Messaggero chiude a Chieti,Lo Piccolo deve pur fare qualcosa per restare attacato al suo posto.
Forse,adulando la giunta attuale e non pubblicando articoli da un rompiscatole come me può avere riconoscimenti?
LUCIANO PELLEGRINI

Anonimo ha detto...

Chieti,06/06/2007

Mancano pochi giorni alla conclusione del MAGGIO TEATINO.
L’edizione di questo anno, a detta del sindaco “doveva consolidare ulteriormente lo spessore culturale di questa importante manifestazione “.
Degli eventi di rilievo, ma anche gli altri menzionati sul programma , nessuno se ne è accorto .
Il motivo del “CONTENTIAMOCI “ è mascherata dalla ormai cronica mancanza di soldi.
Il sindaco conclude con la speranza di un numeroso pubblico nella città.
Ma voi che vivete a Chieti,vi siete accorti di tutta questa gente?
Ho chiesto ai bar,gelaterie,pizzerie se hanno avuto un maggiore incasso.
La risposta è stata NOOO…..

alcune considerazioni .
· Ormai penso che questa manifestazione è vecchia ,ripetitiva !!!!
· Apri il baule,ed escono le stesse cose,uguali,da anni.
· Però,penso che ci sia stata in Comune una delibera e si sia stanziato : QUANTI EURO ???
· A noi cittadini questo FLOP quanto è costato?
· Noi cittadini lo vorremmo conoscere !!!

In questa settimana,per finire in bellezza ,ci sono due eventi ,tutte e due di durata settimanale o quasi.
· Il primo parla di montagna .
C'è un solo manifesto alla Villa Comunale,e scommetto con qualsiasi persona a leggere il programma,per quanto è scritto piccolo.
Però,quello che è messo in evidenza,quindi a carattere " cubitale “, sono i 40 logo di contributi ed i 20 loghi di patrocinio.
· Quello che mi dà fastidio è il contributo del COMUNE DI CHIETI,a quanto ammonta?
· I soldi per questo evento li ha trovati?
· Ma se già in partenza,anche se non ammessa ,ma sottintesa ,bisognava ricorrere a cose arrangiate,non era meglio destinare questi soldi a cose più importanti ???

Si parla che la spesa prevista è di 20.000 EURO !!!!! PERBACCO…!!!!
Per pagare chi ??????
Ne riparleremo ??

· Il secondo evento,anche questo per la prima volta,è una RASSEGNA DI CORI POLIFONICI.
Ebbene sono cinque cori che vengono da fuori,Est Europa .
Significa che per cinque giorni bisogna pagargli :VITTO-ALLOGGIO-TRASFERIMENTO più penso qualche euro che resti nelle loro tasche.
Facendo una media di 30 componenti per coro esce fuori 150 partecipanti più accompagnatori,etc.
Spero che i SOLDI per i pasti e l’albergo siano spesi nella nostra città…..e no ,come al solito, immaginate dove !!!!
· E' una bella spesa.CHI PAGA '?????
Ma a quante persone interesserà questo evento,e come detto sopra ai commercianti etc,che alle ore 21 quando inizia lo " spettacolo ", sono chiusi,quanta moneta entrerà nelle loro casse ?
Ma chi ha pensato di inserire per la prima volta,nel baule del MAGGIO TEATINO queste " novità " ,forse sperando di interessare persone e portare movimento e soldi,si è fatto i conti della spesa a carico di noi contribuenti ???

Una ultima considerazione.
· Tutti i tendoni,da Piazza della Trinità alla Villa Comunale che stanno occupando suolo pubblico,pagheranno al comune la TASSA PER OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO, o è un regalo, ???

P.S. Lunedì e martedì ho voluto constatare di persona l’afflusso di gente per questi due eventi.
Non mi è sembrato di notare facce diverse dal solito con le stesse abitudini,ore 20 si Torna a casa…
Alla Villa Comunale,un mortorio.
Uno schermo gigante su cui si proiettava qualcosa fra l’altro in lingua straniera.
I tendoni desolatamente vuoti,l’unica attrattiva di ieri sera è che “due amoreggiavano indisturbati “,(in mancanza di gente….!!!).
Nella conferenza di ieri sera ,le persone presenti erano poche,poche…
D’altronde,senza inventare l’acqua calda,per fare numero,a tutte e due le manifestazioni,basta “IMPORRE AI TESSERATI “ LA PRESENZA E NON SI FA BRUTTA FIGURA !!!
Certo mi si può obiettare che il consuntivo si fa alla fine.VERO. Ma se il buongiorno si vede dal mattino…!!!!


LUCIANO PELLEGRINI

agnpell@libero.it