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04 ottobre 2020

La violenza giovanile continua a crescere

Sabato notte un altro pestaggio. Nella centralissima piazza Marconi di Chieti Scalo due giovani hanno aggredito e pestato altri ragazzi senza alcun motivo. La notizia data da Il Centro descrive i due incensurati di Ripa Teatina che si sono avvicinati alla fontana nel tentativo di lavarsi dal sangue di un precedente pestaggio prima di aggredire alcuni giovani presenti sulla piazza. Poi avrebbero anche opposto resistenza alle forze dell'ordine. Siamo in un quadro da "arancia meccanica".

Non riesco ad accettare l'evidenza: stiamo allevando una generazione di balordi carichi di rabbia e di ferocia. I casi che sto segnalando in questo blog sono già troppi e si aggiungono alle spaventose notizie della cronaca nazionale: i due fidanzati di Lecce uccisi a coltellate da un loro amico che li considerava "troppo felici"; la morte spaventosa inflitta a Willy Duarte Monteiro da un manipolo di esaltati. 

Mentre ancora eravamo tutti angosciati da un episodio così assurdo, una violenza così bestiale nei confronti di un ragazzino esile e buono che voleva solo metter pace, ecco a Civitavecchia un'altra coppia di bruti che organizza il violento pestaggio ai danni di ragazzo che non li aveva invitati a una festa. Bambinesco il motivo ma le due bestie dall'aspetto quasi umano trovano anche la collaborazione di una ragazza. Un altro pestaggio di gruppo a Busto Arsizio ai danni di un disabile. Sempre giovani, sempre in gruppo, sempre con una violenza estrema, sempre contro persone deboli, come il pensionato di Manduria e l'anziano disabile di Castrovillari a cui hanno incendiato la casa. Ormai incalcolabile il numero di violenze squadristiche contro gli immigrati anche nella Sicilia che finora era sembrata accogliente.

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