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25 marzo 2016

La stagione del referendum

Il 17 aprile si svolgerà il referendum abrogativo che riguarda la legge sulle trivelle petrolifere. Sarà il primo di una serie. Il potrà abrogare la possibilità data alle compagnie petrolifere di sfruttare e inquinare il nostro mare (entro le 12 miglia) senza limiti di tempo.
Credo che gli abbruzzesi abbiano capito l'importanza di opporre resistenza a chi ci sta trasformando in un distretto minerario. Ma poi ci saranno altri importanti appuntamenti. Si dovranno raccogliere le firme per il referendum abrogativo della nuova legge elettorale, quell'italicum che somiglia molto al vecchio incostituzionale "porcellum", infatti contiene premi di maggioranza che alterano la rappresentanza e stabilisce una precedenza assoluta dei capilista. Un partito votato da pochi potrà assicurarsi la maggioranza assoluta in parlamento mentre la proliferazione di circoscrizioni elettorali potrà dare due terzi dei seggi ai capilista nominati dalle segreterie dei partiti. Avremo un parlamento che non corisponderà agli orientamenti politici dei cittadini e sarà composto in maggioranza da persone che non hanno ottenuto le preferenze dai cittadini. Sarà un parlamento non democratico, come quello generato dalla legge "porcellum". Sarà rappresentativo dei vertici politici e dei loro sponsor, non dei cittadini.
Nelle prossime settimane ci sarà anche la raccolta di firme per abolire altri obbrobri imposti a colpi di fiducia dal  governo Renzi: i quesiti riguardano alcune norme del Job-Act, alcune norme della c.d. Buona Scuola, l'art.35 dello Sblocca Italia, la norma che impone gli inceneritori come interesse strategico nazionale e poi sarà necessario tornare anche sulla questione dell'acqua pubblica perché è in atto una manovra volta a tradire il risultato referendario del 2011.
Infine ci sarà la prova più importante che riguarda la Costituzione. Dietro il falso pretesto del monocameralismo si cela un progetto confusionario e antidemocratico. I nostri migliori costituzionalisti hanno dato vita ad un coordinamento nazionale per la salvaguardia degli equilibri democratici. Le ragioni del NO al futuro referendum confermativo sono spiegate nel documento che è possibile scaricare da qui

Sarà una stagione di referendum e ci dirà se l'Italia è capace di resistere al processo involutivo che minaccia la democrazia e tende ad annullare i diritti politici e sociali.

In questo senso va anche il recente decreto sulla trasparenza amministrativa.


C'è un simpatico video che illustra il modo in cui è intesa la trasparenza amministrativa. Anche qui  emerge la stategia politica dell'asse PD+PDL: il cittadino non deve contare più niente.

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