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24 ottobre 2015

La Torre di Babele

Per fortuna ci sono le associazioni. Ci offrono ancora qualche occasione che merita il nome di "cultura". Mi riferisco all'incontro di ieri nel quale il Prof. Bartolo Iossa ci ha offerto una rilettura di un noto brano biblico, quello della Torre di Babele. 


Tutti conoscono la storia, ma non tutti provano a scandagliarne i significati: perché i costruttori della Torre furono puniti? Era forse vietato costruire? L'altezza della Torre rappresentava una sfida alla divinità? O c'era un'intollerabile superbia nel progetto di eternare il nome di quell'antico popolo? L'intervento divino aveva una scopo punitivo o ha salvato gli uomini dalla conseguenze di una scelleratezza?
Nel cercare risposte a queste domande che potrebbero anche apparire oziose il prof. Iossa ha mostrato la valenza ancora attuale dei simboli. L'uomo di oggi è ancora impegnato nell'ambizioso progetto? Le tecnologie che ci hanno portato alla globalizzazione dell'economia e alle nuove tentazioni imperialistiche hanno una natura babelica? E qual è il ruolo delle lingue? Gli uomini devono impegnarsi a ritrovare la base comune che unisce tutte le lingue umane? Devono agire per l'integrazione o l'interazione tra le lingue?

Grazie agli "Amici del Liceo Masci" che hanno organizzato la conferenza.

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