Pagine

18 agosto 2012

Notizie indigeste

Notizie che vorrei non leggere. Vorrei non crederci:


1) Juliane Assange è rifiugiato politico nell'ambasciata del Ecuador. Non fugge dalle spie del KGB, non teme le conseguenze di una fatwa, non rischia la vita per essersi ribellato a qualche dittatura. Ha paura degli inglesi che vogliono consegnarlo agli svedesi che potrebbero poi consegnarlo agli Stati Uniti. Ma non erano proprio queste le democrazie che offrono maggior tutela ai diritti e alle libertà individuali?


Juliane Assange è un orco, la reincarnazione di Bin Laden oppure è semplicemente un giornalista che ha fatto il suo mestiere informando i lettori del suo sito web di fatti veri e importanti?

2) La polizia sudafricana spara contro i minatori in sciopero e ne ammazza una trentina. La Repubblica del Sudafrica non era quella di Nelson Mandela? non era diventata un paese democratico con tanto di diritti civili e fine dell'apartheid? Non era diventata il modello delle riappacificazioni sociali?

3) Siria: la polizia spara. Oggi, ieri, da mesi. C'era ancora Gheddafi in Libia e Mubarak in Egitto quando le proteste iniziarono anche in Siria. La Siria non fa più notizia, perché è una notizia troppo grande. Sta diventando come il Darfur.


4) Tre ragazze russe sono state processate e condannate per aver suonato musica punk in una chiesa. Musica scandalosa come il rock degli anni sessanta, quello che papa Giovanni portò nelle chiese, con le chitarre al posto dell'organo e dei violini. La chiamavano "messa beat" e riuscì ad apprezzarla anche mia nonna che all'inizio la vedeva come una sorta di profanazione.
Le tre ragazze russe non avevano il permesso del parroco e s'erano calate in testa maschere per non farsi riconoscere. Non sono stupide, sapevano di correre un rischio. La loro musica era una preghiera alla madonna per far cadere il potere politico di Vladimir Putin. Ci sarebbe andata anche mia nonna a pregare in musica contro un comunista sovietico dell'ex-kgb.
Il complesso musicale di Nadejda Tolokonnikova, Ekaterina Samutsevich e Maria Alekina, si chiama Pussy Riot. Si sono beccate due anni di reclusione e molta notorietà. E si può anche capire, pure Angela Davis fu incarcerata; quello che non si riesce proprio a capire è il motivo della condanna: teppismo a sfondo religioso. Secondo i giudici la preghiera anti Putin è stata “blasfema”. Ma è la Madonna che si offende per una supplica di ispirazione democratica oppure è Putin che in Russia ha preso il posto del Padreterno e quindi la speranza di un ricambio politico offende il sentimento politico-religioso dei credenti nella divinità del santo-capo del Cremlino?

Ad offendere il mio sentimento religioso non sono tre ragazze in cerca di notorietà e nemmeno la loro musica ribelle, piuttosto qui in Italia quei preti con i gradi e  le stellette sull'abito talare che in cambio di uno stipendio di novemila euro al mese (l'equivalente di 45 operai delle fabbriche esternalizzate) e per un costo di 10 milioni l'anno della nostra Repubblica Italiana vanno a benedire armi e guerre.



5) L'acciaieria di Taranto è chiusa per sequestro giudiziario. Gli impianti non rispettavano i limiti di legge e uccidevano gli operai e gli abitanti della zona. Normalmente scoppia l'applauso alla lettura di una sentenza di condanna pronunciata contro un assassino. Questa volta nessun applauso, nemmeno dalle vittime che temono di essere prima vittime (delle malattie che si potevano evitare) e poi condannati alla perdita del lavoro e alla morte per fame. Anche il governo teme di essere vittima di un nuovo guaio. L'acciaieria è privata, anzi privatizzata, ma il padrone non c'è; non c'è mai il padrone quando ci sono i guai e le responsabilità. Il padrone appare solo al momento di intascare i profitti, poi sparisce nel nulla, mentre gli altri si azzuffano: politici, magistrati, sindacati, giornalisti.  Chi doveva provvedere al rispetto delle norme? chi doveva adeguare gli impianti? chi deve bonificare le aree inquinate? chi deve pagare i danni?

A Bussi c'è la stessa situazione di Taranto. Anche a Bussi lo stato (noi) deve spendere 100 milioni per la bonifica. Anche Bussi ha un padrone solo quando si incassano i profitti. A Chieti Scalo c'era la Burgo e c'era l'amianto. Quale padrone ha bonificato l'amianto? il rischio d'impresa, che giustifica profitti milionari, cos'è?

3 commenti:

Erri ha detto...

A proposito di notizie indigeste...

1) Julian Assange si rifugiato nall'ambasciata dell'ECUADOR che ha un peso politico molto più importante del piccolo salvador, inoltre il paese andino è uno dei più duri oppositori della politica imperialista americana nell'America Latina.La sicurezza degli USA conta mmolto di più della democrazia e della difesa dei diritti individuali, come pure gli interessi delle lobby di wall street (l'1 % per l'economista Joseph Stiglitz che sta ammazzando la democraziain USA) sono ben al di sopra della sicurezza americana.

2) In Sudafrica non muoiono solo i minatori, purtroppo, ma anche contadini e piccoli proprietari boeri ammazzati da neri istigati da membri dell'ANC, il partito di Mandela. Anche, di questi massacri è difficile averne notizia sui giornali.

3) Syria: la polizia spara? Ma se si tratta di guerra civile! si parla meno della Siria: probabilmente la maggior parte delle notizie era il frutto della macchina propagandistica dei paesi "democratici" occidentali. contrariamente alla Libia e all'Egitto, la Siria "resiste" perché consapevole dell'appoggio di Cina e Russia che questa volta non si sono fatte imbambolare da USA, GB e Francia ai quali non mi sembra che interessi molto il destino dei siraini, piuttosto la via libera verso Teheran.

4) Molto coraggiose le ragazze russe: Ma immagina cosa sarebbe successo in Italia se un gruppo punk avesse fatto lo stesso nel Duomo di Milano o in San Pietro? Il Papa avrebbe perdonato, ma la giustizia italiana sarebbe comunque intervenuta. O no?
Sono d'accordo con la tua critica all'istituzione dei preti con le stellette. È una tradizione che risale... all'Editto di Costantino nel 313 con il quale il cristianesimo divenne religione di stato. Dopodiché iniziò la persecuzione dei pagani ritenuti nemici dell'imperatore e quindi dello stato.

Saluti dalla Germania

Tom P. ha detto...

@ Erri

Hai ragione: Ecuador, non Salvador. Ho corretto l'errore, grazie. Ma era solo un errore di trascrizione del nome, sul ruolo del politico del piccolo paese ho letto l'articolo pubblicato da Grillo che conferma la tua opinione.

Ci sono già stati altri fermi tra chi ha cercato di emulare le Pussy Riot in Francia, Germania e in altri paesi (ce lo racconta Miguel), non mi stupisce se non per la motivazione. Vedremo se anche altrove ci saranno condanne con quella motivazione "religiosa".

Sulla Siria e il Sudafrica e tante altre zone del mondo non ho le tue stesse certezze, perché non conosco fonti sicure di informazione. Non mi basta sapere a priori chi è il cattivo.

Tom P. ha detto...

Aggiungo i link che mancano dal commento:

articolo su Ecuador:
http://www.beppegrillo.it/2012/08/assange_e_il_futuro_del_mondo.html

articolo su emuli delle Pussy Riot:
http://kelebeklerblog.com/2012/08/27/le-pussy-riot-incontrano-la-legge-anti-niqab-e-quella-tedesca/