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04 giugno 2012

Grilli per la testa

Beppe Grillo mi è simpatico. Difficile non esserlo per un comico. Mi è simpatico anche quando dice cose che non fanno ridere, quando denuncia le ingiustizie, gli intrecci di potere, i paradossi della politica, le nefandezze. Perché sono denunce giuste su questioni importanti.

Beppe Grillo mi è simpatico anche perché non s'è limitato alla critica moralizzatrice, s'è messo in gioco col Movimento 5 Stelle. Un modo per fare politica, non qualunquismo. Fa politica a modo suo, ma siamo in democrazia e tutte le idee sono buone per partecipare.

Grillo mi è simpatico anche se non condivido le sue proposte. Nonostante la simpatia non sono un grillino. Mi va bene il ripristino delle preferenze elettorali, la trasparenza dei consigli comunali. Altre cose mi sembrano un po' demagogiche, come quella di impedire la candidatura dei pregiudicati. Anche Sandro Pertini era un pregiudicato e perfino lo stesso Grillo è pregiudicato. Il limite di due mandati si può accettare per ministri e assessori, non per i parlamentari, perché la politica non può essere fatta solo da dilettanti.

A Chieti non avrebbe spazio. Il meetup teatino di Grillo ha avuto vita breve. Su Chietiscalo.it c'è un articolo di Filippo Paziente che traccia il profilo 'monarchico' della città. Chietino è sinonimo di bigotto. La gestione del Municipio è stata sempre (tranne la parentesi della giunta Ricci) nelle mani di nostalgici più o meno mascherati da moderati. Sono quei benpensanti che Grillo non smette mai di attaccare. A Chieti il qualunquismo dilaga  e spesso diventa scetticismo rancoroso e distruttivo, quello magistralmente interpretato da Tito Schirinzi nel film Sciòpen. Il contrario della partecipazione attiva e consapevole che Grillo vorrebbe stimolare.

A Chieti Grillo non avrebbe speranze, verrebbe trattato alla maniera di Pinocchio col suo grillo parlante. Anche la minoranza democratica e di sinistra gli sarebbe contraria. I costruttori di Villaggi Olimpici e di Megalò non potrebbero mai seguire Grillo contro il TAV, contro gli inceneritori et similia. Quindi a Chieti dovrebbe essere inutile parlare di Grillo. Invece vedo che accadono cose strane. C'è un "opinionista" del web locale, noto soprattutto per il suo infervorato berlusconismo, che ora dichiara di apprezzare il successo elettorale dei grillini. Domani magari ci racconterà anche qualcosa dello psiconano. Va bene, la sua somiglianza morale col Nicolino di Sciòpen è tale che possiamo intuire facilmente il suo pensiero: Grillo come manganello per bastonare gli odiatissimi "sinistri". A modo suo è un "sinistro" anche Grillo ma poco importa, l'importante è menarsi!

Non basta: un altro mio conoscente, anche lui piuttosto qualunquista e tendenzialmente nostalgico (più del divo Giulio che di Benito, comunque è convinto che Benito abbia inventato il sistema pensionistico in Italia) ha deciso di cercare consensi per costituire a Chieti una lista di grillini. Pensavo che scherzasse. Ero certo che nella sua visione delle cose Grillo fosse un diavolaccio assimilabile ai Black bloc o agli anarchici insurrezionalisti (quale maggior pericolo?), invece parlava seriamente: "una lista Grillo sarebbe la soluzione giusta per Chieti".

E cosa dovrebbero fare i grillini a Chieti? Tutto quello che non s'è mai fatto finora, ovviamente, mi ha detto. Per lui la buona politica sta in un buon senso indefinito e indefinibile. Di fatto credo si tratta di aiutare gli amici, perché questa è la cosa più ovvia. Ma per me non c'è niente di ovvio e ho continuato a fargli domande finché non ho capito che lui non avendo mai letto neanche una volta il blog di Beppe Grillo, non sa niente di quello che Grillo va sostenendo da anni. Ha capito una sola cosa, che però è l'essenziale: con una lista Grillo ora si possono prendere voti e tanti. E forse ha perfino ragione.

Aiuto, si salvi chi può, e cercate di salvare anche Grillo!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se il movimento prenderà tanti voti il demerito è di una classe politica che ha pensato solo ai propri interessi e privilegi di casta. Alla faccia dei cittadini che li hanno eletti!

Unknown ha detto...

Tommaso il tuo intervento è sempre limpido e rispecchia la realtà della nostra città.

Vittorio Ramundi