Pagine

09 gennaio 2010

La politica di Babbo Natale

Il Centro di oggi pubblica un resoconto della conferenza organizzata dalla rivista D'Abruzzo presso la Sala Eden di Ortona. Purtroppo non trovo filmati in internet. Alla conferenza c'erano alcuni giovani con videocamere perciò se qualcuno ha notizia di video pubblicati vi prego di segnalarlo nei commenti. Qui posso offrire solo il mio punto di vista e il senso di vergogna per il livello di certi personaggi che ci rappresentano nelle istituzioni politiche, ma solo la visione di un filmato potrebbe dare a tutti la possibilità di giudicare.

Sul petrolio

Il problema non è risolto, si sta solo complicando. Molte persone credono che il Centro-Oli non si farà e molti sanno che è stata approvata una legge regionale che vieta gli impianti petroliferi in gran parte del territorio abruzzese. Queste informazioni sono state sufficienti a tranquillizzare la maggior parte degli abruzzesi, ma purtroppo il pericolo c'è ancora. La situazione sembra anche peggiorata perchè sulla vicenda è calata una nebbia che non consente più di capire da che parte stiamo andando. Tutti ora si dicono contrari al petrolio, però le concessioni restano, non vengono revocate e non ci sono rinunce da parte dei petrolieri, com'è invece avvenuto in Lombardia. I procedimenti amministrativi per nuove concessioni sono ancora in corso tra anomalie e palesi contraddizioni.

Solo un piccolo gruppo di volontari collabora con la professoressa D'Orsogna per raccogliere informazioni e inviare al ministero relazioni e documentazioni che attestano la pericolosità per la salute umana, la dannosità per l'ambiente, per la pesca, per il turismo e per tutta l'economia abruzzese.

Il ruolo dei politici

"Davvero spetta a noi il compito di difendere il territorio? - ha chiesto la scienziata americana durante la conferenza - a me che vivo dall'altra parte del pianeta e ai singoli privati cittadini?"
S'è visto subito che gli amministratori pubblici presenti in sala si sentono offesi da questo tipo di domande. Un consigliere comunale di San Vito è intervenuto per sottolineare l'impegno, suo e del comune, contro il petrolio. Dal suo discorso s'è capito che non sapeva neanche che il comune di San Vito finora non ha prodotto alcuna osservazione contro il pozzo Elsa2, non sapeva neanche qual è la scadenza per inviare osservazioni contro l'impianto di Ombrina Mare. Si è limitato a ripetere d'aver firmato una dichiarazione contro il petrolio insieme al presidente della provincia, e questo dovrebbe bastare per collocarlo dalla parte dei buoni respingendo ogni possibile critica.

Le "dichiarazioni", a questo è ridotta la politica. Le dichiarazioni sono tutte in difesa dell'ambiente e dell'agricoltura. Tutti eroi, tutti paladini del verde, del mare, del turismo e del montepulciano. Tutti tranne uno, la professoressa D'Orsogna, accusata di non voler capire quanto siano bravi, competenti, onesti e coraggiosi i nostri politici locali. Contro di lei l'avvocato Di Martino, assessore provinciale al turismo, ha mostrato la grinta di un leone e ha proseguito la sua invettiva anche quando la giovane scienziata si è allontanata dal tavolo sdegnata e avvilita. "No, non mi dispiace che vada via" ha urlato l'assessore Di Martino mentre alcuni si stringevano intorno alla professoressa. Neanche l'intervento pacato del padre, che ha preso la parola per difendere umanamente la figlia, è riuscito a quietare la tracotanza dell'assessore.

Sappiamo tutti che senza la fermezza e l'autorevolezza della professoressa D'Orsogna la raffineria dell'ENi oggi sarebbe già in funzione. Le ciminiere della raffineria sarebbero già lì a diffondere fumi velenosi. I vigneti e le falde acquifere sarebbero già impregnati di resisui solfurei. E' stata lei a svegliare le coscienze. La sua competenza ha dato stimolo e sostegno ai comitati. E' ancora lei a preparare gli unici atti concreti che vengono inviati al ministero e solo per amore del nostro Abruzzo. Queste cose ormai sono note a tutti, sia a quelli che l'hanno votata come abruzzese dell'anno, sia alla rivista D'Abruzzo che le ha conferito un premio di riconoscenza. Tuttavia per l'assessore al turismo è più importante ribadire che bisogna tributare rispetto, riconoscenza e apprezzamento per le istituzioni politiche. Forse i politici locali hanno sbagliato, forse non conoscevano i progetti, forse ignorano completamente le leggi, forse hanno rilasciato autorizzazioni illegittime, forse tutto quello che vi pare, ma i cittadini devono sempre inchinarsi a ringraziare le autorità. Questo è il concetto, che vorrei farvi ascoltare con le sue parole.

A chi gli ricorda che aveva negato perfino l'esistenza della professoressa l'assessore risponde dal microfono dicendo che lui "aveva ricevuto una mail col nome della professoressa senza sapere chi fosse". Come poteva immaginare che esiste veramente una persona che scrive direttamente al super-politico ortonese. Chissà, magari dalla California l'avrà scambiato per un Obama qualunque che può mettersi a rispondere (o far rispondere) alle lettere della gente. Ad ascoltare il nostro assessore al turismo pare di essere tornati ai tempi della regina Maria Antonietta.

L'amianto

Nel corso della conferenza è emersa anche la questione della discarica di amianto. Anche su questa vicenda si dicono tutti contrari. Una discarica di amianto in mezzo alle vigne non si deve fare. Soprattutto non si può fare senza rispettare le leggi e senza adottare le misure di sicurezza. Siamo tutti d'accordo (almeno in apparenza) però poi viene fuori che già dal 2004 l'Arta ha accertato una pericolosa dispersione di fibre d'amianto per mancanza di cautele. Sono state presentate le denunce, ci sono state ordinanze che imponevano opere per l'immediata messa in sicurezza della discarica e oggi, dopo diversi anni, tutto è ancora nelle stesse condizioni.

Ci dobbiamo accontentare della dichiarazioni oppure interessano anche i fatti?

Il consigliere Camillo D'Alessandro ha dato notizia di un emendamento votato in regione il 29 dicembre scorso. Lo scopo dell'emendamento era quello di imporre un intervento risolutivo sulla discarica. L'emendamento è stato bocciato e nessuno tra i rappresentanti della maggioranza al consiglio regionale propone qualche altra soluzione. Sono tutti contrari alla discarica di amianto, ma la discarica resta là, tranquillamente, in violazione delle leggi, delle norme sicurezza e del buon senso. Così vanno le cose, basta far finta di niente e non preoccuparsi.

Il turismo

Per me è stato utile ascoltare l'intervento del rappresentante ortonese dei Bad and Breakfast: "A cosa servono i 30mila euro che la provincia ha regalato ad ognuno di noi? Ci possiamo sistemare meglio le nostre strutture, ma cosa ce ne faremo se poi resteranno vuote perché si continua a fare scempio del territorio? Chi verrà a passare le vacanze nelle spiagge del petrolio, delle piattaforme e petroliere?"

Questi giusti interrogativi confermano la critica che ho fatto nell'ultimo post al provvedimento della provincia, quello che ha distribuito una pioggia di denaro agli operatori turistici (un milione e mezzo di euro).

La pioggia di soldi però ci fa capire il motivo per cui l'assessore provinciale al turismo non accetta critiche e vuole solo ringraziamenti. Infatti criticare l'assessore cha fa distribuire tanti soldi è un po' come prendersela con Babbo Natale: lui ti porta i regali e tu stai a pensare alla legalità, all'ambiente o alla salute? ma andiamo! Come dice il proverbio: a caval donato non si guarda in bocca. Siamo troppo maliziosi a pensare che i soldi distribuiti sono i soldi nostri? Diventiamo comunisti a domandarci qual è l'utilità collettiva di questa politica di Babbo Natale?

Babbo Natale del turismo virtuale

Un articolo appena pubblicato su PrimaDaNoi ci fa vedere come vengono elargiti ed utilizzati milioni di euro per la promozione turistica nel web. Anche questa è una politica da Babbo Natale. Anche questo è uno sperpero di pubblico denaro che fa grossi danni al turismo e alle sue vere prospettive di sviluppo.


2 commenti:

MM ha detto...

Mi ero chiesta come fosse andato quell'incontro, avendo letto qua e là dei "racconti". Peccato che non ci fossero le telecamere, sarebbe stato davvero da vedere questo "teatrino"... L'ambiente è sempre messo in secondo piano, alla faccia della salute di coloro che ci abitano. Anche a Chieti dell'amianto se ne fregano, così come dimostra il silenzio sceso sull'esposto dei cittadini sullo smaltimento nell'Ex-Burgo... Quando i nostri politici si sveglieranno? Quando metteranno avanti la salute dei cittadini invece che il loro personale interesse?... Che schifo...

Tom P. ha detto...

Un resoconto della conferenza sta anche su PeaceLink (http://www.peacelink.it/abruzzo/a/30965.html).

Ho seguito su ChietiScalo.it le questioni sull'amianto della ex-Burgo. Non ho scritto niente perché non ho informazioni al riguardo.