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13 gennaio 2010

I misteri della ex-Burgo


Cosa succede alla vecchia cartiera Burgo di ChietiScalo? Era stato presentato un progetto grandioso basato su energie alternative e nuove tecnologie per 970 posti di lavoro. Ottima cosa, proprio quello che ci vuole. Poi qualcuno su ChietiScalo.it ha posto una domanda: come si intende procedere per le grandi quantità di amianto che si trovano nell'edificio da demolire? Sembrava quasi una domanda sciocca perché la pericolosità delle fibre d'amianto è talmente nota che era impossibile immaginare un progetto che non avesse pianificato nel modo più accurato un intervento tanto delicato. Mi sono detto: adesso ci toccherà sentire una conferenza con una schiera di tecnici che ci aggiornano sulle più moderne tecniche per evitare ogni minima dispersione. Mi sbagliavo, nessuna conferenza, solo una risposta innervosita di qualcuno che non ha gradito la domanda. Poi altri sono arrivati a calmare un po' i nervosismi e intanto arrivavano le ruspe.

Alla fine (sì, avete capito bene: solo alla fine) il sig. Di Monte riceve una risposta dalla ASL (è pubblicata a questo link) che gli dice di stare tranquillo perché la ditta, parliamo della stessa ditta che ha rimosso l'amianto, dice che la dispersione di fibre non supera i valori. Quali valori? come sono stati misurati? da chi? c'era qualche controllo fatto da esperti dotati di adeguati sistemi di rilevamento? Niente. Non è dato sapere niente.


La ASL aggiunge anche che sono in corso rimozione dell'amianto friabile. Questo sicuramente richiede maggiore attenzione e maggior controllo, ma nessuno pare intenzionato a spiegare qualcosa. Alla fine (sì, avete capito bene: sempre alla fine, quando ogni eventuale errore è diventato irreparabile) alla fine ci diranno gli esiti dei monitoraggi. Anzi no, lo diranno al sig. Di Monte perchè è l'unico che l'ha chiesto. Agli altri cittadini non interessa. I giornalisti sono occupati in cose più serie, il sindaco e gli amministratori anche. Ma poi, detto tra noi, senza farci sentire: se qualcosa dovesse andare storto, conviene farlo sapere al sig. Di Monte?

Chieti con tutti i cittadini che ci stanno dentro è stata usata come cavia per un esperimento di cui non conosciamo né le modalità, né gli esiti futuri. Sappiamo solo che bisogna fare le cose in fretta perché altrimenti spariscono i soldi per fare tutte le belle cose che ci hanno promesso. Sono soldi volatili evidentemente. Pare che anche il progetto sia altrettanto volatile perché nessuno è riuscito ad afferrarlo. Lo stesso Di Monte (ma c'è solo lui che si preoccupa di cose così gravi e inquietanti a Chieti?) si domanda se è possibile capirci qualche cosa (l'articolo è qui) visto intorno alla Ex-Burgo e al suo Parco Paglia si parla di tutto: impianti di pirolisi, biomasse, scuola di volo, pannelli solari... c'è perfino un albergo già funzionante (sì, avete capito bene: albergo, sta là veramente).

Ora arrivano i sindacati. Una nota pubblicata su PrimaDaNoi ci dice che i sindacati sono preoccupati. Dell'amianto? della salute pubblica? no, sono preoccupati della cassa integrazione che potrebbe finire. Chiederanno una proroga? riapriranno una battaglia per gli ammortizzatori sociali? no, non si direbbe. Sono gli stessi sindacati che si erano già schierati anche a favore del petrolio, quindi per loro l'obiettivo è uno solo: posti di lavoro. Pochi, sporchi, cattivi purché siano posti di lavoro. Certo sono importanti, lo sappiamo bene, ma non so se possiamo arrivare a dire che ci occorrono posti a tutti i costi. Lavoro per lavoratori vivi o morti!

A parte la scarsa sensibilità per i problemi di salute dei lavoratori e dei residenti, la nota dei sindacati contiene una frase che ci fa sorgere qualche sospetto: "...evitare speculazioni sul sito a danno dei lavoratori". Penso quindi che sia necessario fare un'altra domanda ai signori della città. La farà il solito Roberto Di Monte, perché non vedo chi altri potrebbe farlo. La domanda dovrebbe essere questa: state solo scherzando? è tutto un simpatico gioco a nascondarello e poi , quando qualcuno ci farà vedere il progetto, scopriremo la sorpresa finale? Provo a indovinare: tutto intorno all'hotel un bel quartiere di villini, palazzine, giardinetti, autorimesse...

Chissà se questa volta ci sarà qualcuno che ci dice quale ditta sta "monitorando" l'evoluzione del progetto.

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