La scalinata in costruzione nei pressi di Porta Pescara sembra la tela di Penelope: continuamente tessuta e continuamente disfatta. Nessuno ricorda più a che epoca risale l'inizio dei lavori e nessuno può nutrire serie speranze di vederla completata. La cosa non sembra interessare molto perché nessuno ha capito il senso di una scalinata in quel luogo.
Probabilmente l'intento è quello di dare un'uscita pedonale a via dei Tintori, però arrivati in fondo alla gradinata non si prosegue da nessuna parte. Non c'è un passaggio pedonale né per andare verso la porta, né per risalire via Silvino Olivieri sul lato depedonalizzato. Il percorso bellissimo che avevo descritto qui, quasi sognando, non esiste e ovviamente non si farà mai. Non conviene neanche attraversare la strada perché ci si trova sotto curva.
La gradinata è non senso, un cul de sac. Resta però il valore simbolico di monumento dedicato all'attesa. Un'opera realizzata con l'arte della sposa di Ulisse nella città dedicata della madre di Achille. Per apprezzarla basta immaginare una donna in cima alle scale che guarda il mare in lontananza: è Teti che aspetta l'arrivo delle navi achee nell'illusione che il figlio tornerà quando l'ultimo scalino sarà terminato. Vogliamo infrangerle l'illusione?
Probabilmente l'intento è quello di dare un'uscita pedonale a via dei Tintori, però arrivati in fondo alla gradinata non si prosegue da nessuna parte. Non c'è un passaggio pedonale né per andare verso la porta, né per risalire via Silvino Olivieri sul lato depedonalizzato. Il percorso bellissimo che avevo descritto qui, quasi sognando, non esiste e ovviamente non si farà mai. Non conviene neanche attraversare la strada perché ci si trova sotto curva.
La gradinata è non senso, un cul de sac. Resta però il valore simbolico di monumento dedicato all'attesa. Un'opera realizzata con l'arte della sposa di Ulisse nella città dedicata della madre di Achille. Per apprezzarla basta immaginare una donna in cima alle scale che guarda il mare in lontananza: è Teti che aspetta l'arrivo delle navi achee nell'illusione che il figlio tornerà quando l'ultimo scalino sarà terminato. Vogliamo infrangerle l'illusione?
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3 commenti:
Chieti,31/05/2008
Caro Tom,
risiedo a due passi da questa " scalinata".
Ho già avuto modo di denunciare la lungaggine di questa costruzione.
Ho fatto presente anche della pericolosità del passaggio pedonale se mai fosse aperto al pubblico.
Ci sono ancora pareti,muri,balconi,finestre che si reggono non si sa per quale miracolo.
Si dovrebbe accedere da questo posto ai sotterranei di Chieti,ma come hai evidenziato,la scalinata è stata abbattuta.
Perchè??
Nessuna risposta.
I lavori,ogni tanto,si interompono e poi riprendono...
l'assessore che ne pensa???
Possibile che non ci sono penali per l'impresa che non ha rispettato la data di consegna lavori??
P.S.una volta esisteva il tabellone con inizio e terminev lavori.Ora è scomparso...!!!!
Luciano Pellegrini
Si dovrebbe accedere da questo posto ai sotterranei di Chieti
Dici davvero? questa per me è una novità assoluta.
Chieti,03/06/2008
Caro Tom,
se vuoi,possiamo incontrarci e ti farò parlare con amici del gruppo Speleo che tanti,ma tanti anni fa entravano da un cunicolo posto nelle vicinanze del palazzo dove ora c'è un ristorante,e da lì iniziava questa passeggiata ," scoperta" della Chieti sotterranea.
Se vedi bene vicino alla scalinata ,è realizzato,quasi al centro, una piccola costruzione da dove si dovrebbe accedere al sotterraneo.
C'è è chiaro una scala....
Ma ,quello che mi meraviglia è che i lavori vanno avanti ,come detto,sulla "falsariga " della " tela di Penelope..."Ci si potrebbe informare presso il sindaco o l'assessore ai lavori pubblici.
Sono abbastanza demotivato per fare io questa domanda...
Troppe ne ho fatte,ma nulla è cambiato.
Può darsi che qualc'un altro abbia risposte esaudienti...
Ciao
Luciano Pellegrini
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