Sul sito Ortona-Viggiano è comparso questo testo che riassume la domanda che serpeggia da mesi tra le persone che si sono mobilitate per salvare il territorio teatino da uno scempio senza precedenti. E' un grido dei paesi della provincia verso quello che dovrebbe ancora essere il capoluogo:
MA CHIETI DOV'E' ?!
La vicenda del centro oli di Ortona sta segnando una nuova epoca per quanto riguarda la cooperazione e la solidarietà tra le comunità locali vicine, conscie dell'importanza di agire in sinergia per difendersi dalla sopraffazione della politica e delle grandi lobby. Quello a cui stiamo assistendo è una sorta di "class action" partita dal basso. E' vero che man mano che il comitato Natura Verde, svelava e rendeva di pubblico dominio l'entità dei progetti petroliferi in corso, essi si rivelavano coinvolgere non solo il territorio ortonese, ma tutta la fascia costiera e il primo entroterra abruzzese, ma è anche vero che la solidarietà da parte dei paesi limitrofi e vicini, si è rivelata già dai primi mesi di azione del comitato. Stride invece il silenzio dell'amministrazione comunale di Chieti. E non si può dire che lo spettro del progetto petrolifero di "vasta area" non coinvolga anche il capoluogo teatino. Non si può pensare che un eventuale contraccolpo su turismo e immagine della fascia costiera non si ripercuota anche su Chieti. Il centro oli sorgerebbe pur sempre nel territorio teatino e il turista non distinguerebbe Chieti da Ortona e Francavilla. E allora sarebbe il caso che il Sindaco Ricci, cominciasse a far sentire anche la sua voce e sollecitasse a sua volta la regione per aprire rapidamente una nuova iniziativa politica per porre definitivamente la parola fine su questa scellerata e sciagurata vicenda del centro oli "teatino". Non possiamo credere che i problemi amministrativi quotidiani, distolgano l'attenzione del sindaco da questa importante scelta, crocevia strategico, che potrà rinvigorire per l'Abruzzo l'appellativo di regione "verde" d'Europa qualora si salvaguardasse il nostro territorio dalla spremitura e dalla trivellazione petrolifera o potrà assestare un colpo micidiale e irrimediabile al turismo e alle attività eno-gastronomiche, che ci stanno facendo conoscere in tutta Europa e nel mondo. E allora...
12 commenti:
E' davvero desolante l'assenza del sindaco Ricci!
Che ci sia l'assenza del sindaco non mi sorprende perchè si è sempre comportato in cotal guisa: vai avanti tu ( o voi ) che poi arrivo.... La cosa che fa incazzare è il comunicato dei sindacati dell'area chietina ( che forti di quei quattro gatti iscritti ) dichiarano di essere favorevoli al centro Oli di Ortona per il bene nostro della citta e del porto annesso. DA NON CREDERSI e sopratutto da non fidarsi di questi signori che in Abruzzo ogni volta che hanno chiesto qualcosa per gli operai che rappresentavano, questi si sono o ritrovati in cassa integrazione o licenziati....
Ricordiamoci da dove proviene anche il nostro presidente Del Turco, il sindacato ha lanciato tantissimi neopolitici che nulla hanno fatto per migliorare la vita di quelle persone che loro dicevano di rappresentare.
Vergognatevi traditori.
Robin Hood
Se questi sindacati si interessassero di più ai lavoratori, anzichè voler a tutti i costi fare le prime donne ovunque, forse l'Italia non sarebbe il paese europeo nel quale negli ultimi 20 anni gli stipendi dei lavoratori sono cresciuti di meno rispetto al costo della vita.
I temi che affronti sono giusti e sacrosanti, sopratutto perchè riguardano Chieti in modo particolare.
Ma ti sei mai chiesto il perchè a Chieti ci sono svariati blog di discussione? Che vuole la gente?
Nel mio blog cerco di affrontare tematiche più vicine al cittadino e la sua sicurezza, senza tralasciare i problemi che riguardano Chieti nel suo complesso.
Complimenti per il blog.
@ Benvenuto Libero121
Nel post che ho inserito questa mattina ho provato ad abbozzare una risposta sul silenzio di una certa politica.
@ Benvenuto Vitt84.
Prima di risponderti sono andato a vedere il tuo blog, che non conoscevo. E' un buon inizio. Sono contento soprattutto perché dal tuo nick capisco che sei giovane.
Io ho cominciato il blog per puro caso, senza alcun intento impegnativo. Il gioco mi ha preso la mano anche perché un anno e mezzo fa non c'era molto. Sono contento che adesso parecchi ci stanno provando, ma non so quanti reggeranno nel tempo. E parlo anche del mio blog, perché spesso mi sembra una fatica inutile.
Il fenomeno dei blog ha avuto un boom mondiale, ma non credo che a Chieti questo abbia una valenza speciale. Non mi sembra.
Complimenti anche a te e buon proseguimento.
Sto centro Oli ha rott le pall. Parliamo della nostra Città, ognuno ha i suoi problemi, se c si mette pure a risolvere quelli degli altri...
Qualche volta un breve commento (anche se anonimo) fa capire di Chieti molto più di quello che potrebbe fare un intero trattato.
I love Chieti
fank... il resto
Più o meno alla stessa ora in cui il Comune annunciava l’avvio di un’indagine amministrativa sull’ufficio Commercio, la Squadra Mobile operava il secondo arresto per la tangentopoli sul rilascio delle licenze di commercio. In carcere è finito Luciano Cerritelli, 58 anni, impiegato dell’ufficio Commercio e polizia amministrativa del Comune di Chieti. L’accusa formulata dal pm Rosangela Di Stefano è di concussione consumata e tentata, con la continuazione ed in concorso. L’ordine di custodia cautelare porta la firma del gip Marco Flamini. Il 20 marzo era finita in carcere Filomena Pellegrino, collega di Cerritelli e suo braccio operativo nel meccanismo delle tangenti. Cerritelli è stato arrestato alla stazione centrale di Pescara.
@ don camillo
benvenuto don camillo. Non riesco a capire se c'è e qual è la relazione tra questa notizia e l'argomento proposto alla discussione (il silenzio di Chieti sul grave problema delle estrazioni petrolifere nell'area teatina). Solo un invito a parlare anche di questi sgradevoli fatti di cronaca?
Posta un commento