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14 gennaio 2008

Abruzzo dei Parchi o del Petrolchimico

Per leggere il manifesto del ciclo di conferenze che toccherà le città di Lanciano, Vasto, Chieti, Pescara, Francavilla e Ortona, basta cliccare sull'immagine.

Alle conferenze sarà presente la professoressa Maria Rita D'Orsogna della California State University at Northridge insieme ad altri scienziati, medici, esperti di settore. E' una buona occasione per essere informati meglio di una scelta importantissima per il futuro nostro e dei nostri figli.

Questo è un momento in cui i cittadini possono contribuire ad indirizzare le scelte politiche verso la conservazione e la valorizzazione del nostro territorio (Parco della costa teatina, turismo di alta qualità, piste ciclabili sui vecchi tracciati della ferrovia, percorsi eno-gastronomici, agriturismi, fattorie didattiche, prodotti di una sana agricoltura) piuttosto che verso lo sfruttamento del petrolio che durerà pochi anni e lascerà segni incancellabili.
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AGGIORNAMENTO: sul sito Chietiscalo.it è stato pubblicato un resoconto dell'incontro che si è svolto a Chieti. Potete leggerlo cliccando su questo link.
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9 commenti:

Anonimo ha detto...

il centro oli mi sembra un'occasione unica e irrinunciabile
fino ad ora la gente ha dormito assopita in un sonno profondo che nulla è riuscito a scalfire
magari questa situazione,cosi come quella legata all'immondizia,farà svegliare finalmente il popolo dormiente,forse.

Robin Hood ha detto...

la cosa che spaventa di più sono le informazioni sbagliate che ci vengono date in pasto dai media, come quella relativa ai Termovalorizzatori, oggi ci fanno credere che è la soluzione di tutti i problemi legati alla spazzatura, magari fa anche bene alla salute.
Non crediamo a tutte le balle che ci raccontano, bruciare i rifiuti significa non fare la raccolta differenziata e quindi significa bruciare inutilmente delle risorse per produrre energia che sarà meno di un terzo di quella necessaria per riprodurre la materia prima, per non parlare delle micropolveri immesse nell'aria, polveri che nessun filtro al mondo riesce a trattenere.
La soluzione al problema rifiuti si chiama TMB Trattamento Meccanico Biologico a freddo che spinge al massimo la separazione dei materiali che verrano riciclati, altro materiale divverà composto e solo il 12% del totale verrà conferito in discarica, forse anche meno.
La nostra da Regione Verde è diventata la Regione Nera, nera come la paura che ci assale sapendo che chi ci amministra pensa solo al proprio tornaconto e non certo alla nostra salute e tanto meno alla salute dell'ambiente.

Robin Hood

Anonimo ha detto...

"la catena di montaggio della distruzione dell’umanità parte dai comuni che sono i mandanti: poi ci sono gli architetti, e certo i comuni hanno i loro geometri.
I comuni, più che far qualcosa, lasciano fare, danno vita a queste brutture, non si oppongono: non ha importanza se il destino di chi ti cammina accanto sta crollando, è questa la disgrazia. Sono cose che si dicono da tempo e non cambiano; son rassegnato a un futuro sempre più brutto, ma cerco di avere la coscienza a posto, parlandone"

(intervista a La Stampa 25.11.2007)

Robin Hood ha detto...

Celentano è un'altro che parla bene ma razzola male, si presenta alla gente solo quando deve pubblicizzare una sua prossima uscita discografica, mi fa pena e non merita la simpatia di nessuno.
Sarebbe proprio l'uomo adatto per fare il polito come spesso fa, colpendo nei sentimenti la povera gente come noi.

Robin Hood

Anonimo ha detto...

Robin,molta responsabilità è anche della gente che se ne frega,rinuncia a sapere le cose ed informarsi.Poi è facile dargli a bere che i termovalorizzatori-inceneritori sono indispensabili.Per non parlare del caso acqua-avvelenata..dovrebbe scoppiare la guerra,invece niente,forse va bene cosi.
saluti

@enio ha detto...

la cosa che fa specie e perchè la magistratura non manda avvisi di garanzia e non istruisce processi che possano identificare dei colpevoli in modo che la popolazione poi li possa cancellare dalla faccia della politica cittadina o regionale.

Robin Hood ha detto...

@ enio
io purtroppo con il passare del tempo sto perdendo la fiducia anche della magistratura sempre più legata e dipendente della politica.
La giustizia in Italia non funziona in tutti i suoi settori e presto ci accorgeremo che bisogna fare pulizia anche li, i magistrati che non rispettano i politici vengono cacciati via e buttati in un piccolo paesino di provincia dove non possono nuocere; se la politica non toglie le mani sulla magistratura non avremo mai giustizia e vivremo solo di speranze.
@ Theate
la gente proprio per quanto detto in precedenza non crede più a nulla e proprio per questo resta impassibile, se il cittadino non può contare sulla giustizia si sente impotente e umiliato.

Robin Hood

Anonimo ha detto...

Credo che non sia giusto guardare alla magistratura come se fosse una schiera di angeli (custodi o vendicatori). Sono persone che fanno un lavoro. Qualcuno in modo coscenzioso, altri in modo grossolano e anche là ci sono i lavativi e disonesti. E' inevitabile che sia così.

I processi si fanno (nonostante le prescrizioni rese più brevi) e spesso le condanne ci sono. Ma la gente continua a votare i condannati e i collusi (anche quando c'erano le preferenze).
Quando alla fine la condanna arriva in troppi protestano: si vuole la grazia per chi neanche la chiede, si vede un intento politico dove c'è solo violazione di legge... se ognuno badasse di più al proprio dovere, forse anche la giustizia potrebbe funzionare meglio.

Tom P. ha detto...

@ stefano pagliuca

Benvenuto e grazie dell'intervento.

Salvare capra o cavoli? forse è possibile, ma non bisogna farsi prendere dalla fretta e bisogna stare molto attenti al lupo!

In astratto nulla è impossibile. Un domani potrebbero inventare nuovi sistemi di estrazione e di raffinazione con un impatto ambientale meno devastante. Oggi però sappiamo bene che non esistono sistemi per evitare un forte inquinamento da idrogeno solforato e uno sfacelo dei fondali marini, per non parlare dell'impatto paesaggistico.
Non sarebbe distrutto solo il turismo (a cui basta un lieve calo di immagine per scomparire) ma anche l'agricoltura e la qualità eno-gastronomica (la Basilicata ci insegna che tutte le rassicurazioni sono truffe).

Se cominciamo a perforare subito distruggeremo tutto: perdiamo il turismo, l'agricoltura, la vivibilità e perdiamo anche il petrolio che in questo momento non ci lascerebbe neanche le briciole del guadagno. Lavoro neanche a pensarci (anche in questo la Basilicata insegna). Il lupo se ne andrebbe via a pancia piena trotterellando sulle sue sei zampe, forse spartirebbe il bottimno con altri lupi e noi senza capra e senza cavoli.
saluti