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27 agosto 2007

Tesi di laurea

Chieti è la città in cui sono nato e cresciuto, un posto che fa parte della mia identità, del mio essere persona, del mio presente e forse del mio futuro. Chieti è la mia città.
Una “dichiarazione d’amore” verso un luogo che posso ipotizzare di rendere migliore, perché nella mia tesi immagino una città viva e pulsante, con luoghi di aggregazione e non solo parcheggi.

Lo studio riguarda un’ampia area che comprende la Piazza Garibaldi, la Caserma Spinucci con le annesse camerate, il vecchio ospedale SS. Annunziata e infine l’area di rimessa autobus adiacente a quest’ultimo. Lo scopo è quello di dare a questi manufatti e a questa zona l’importanza che hanno sempre meritato e che non hanno mai potuto raggiungere in passato.


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Come è noto ogni singola parte è urbanisticamente non funzionale, per la piazza non si vogliono spendere troppe parole, un luogo di identità della città rilegato a parcheggio. Una caserma la cui destinazione d’uso è in trasformazione. Un ospedale apparentemente vuoto, ma in fondo in recupero e un’area (quella del rimessaggio autobus) per la quale non c’è nulla da dire.
Lo studio fatto è una proposta di progetto per una tesi dell’Università di Ingegneria dell’Aquila, si vuole ipotizzare una trasformazione drastica di tutto l’agglomerato e, lavorando parecchio di fantasia, pensare ad un nuovo volto della città.

Un punto, quello in oggetto, fondamentale per la città di Chieti perché accesso primario al centro storico.
Partendo da questi presupposti si vuole riprogettare per parti tutta la parte nord-est del centro storico per poi scendere nel dettaglio.

Innanzitutto chiudendo al traffico tutto il Viale Arniense fino al rimessaggio dei mezzi pubblici, continuando a garantire il raggiungimento dei punti, fornendo il centro storico di un sistema di bus navetta che passando per il corso permette la comunicazione con tutti i punti importanti della città, navetta a prezzo ridotto o gratuito per anziani e più piccoli e compreso nel ticket del parcheggio.

Nuovo ponte per la comunicazione tra via Papa Giovanni XIII e via Valignani (SEMPRE DI FANTASIA, ONEROSISSIMA MA ATTUABILE) che passi dietro il vecchio ospedale, costeggiando la collina fino a via Gaetani dell’Aquila d’Aragona in modo da poter chiudere al traffico viale Arniense.

Una nuova piazza Garibaldi, riconsegnata ai cittadini con un nuovo volto, aree verdi, solo pedonali, con panchine, alberature, intrattenimento per piccoli e giochi d’acqua, con un sistema di gradoni successivi.

Una nuova caserma adibita a uffici pubblici come il comune e il tribunale, con un duplice vantaggio, maggiori spazi per gli uffici e meno flusso di traffico nella piazza della cattedrale.
Un ampio parcheggio interrato sotto la piazza d’armi della caserma Spinucci, a supplire il congestionamento di piazza Garibaldi, con ingresso da Via Federico Salomone e uscita in via Camarra.

Una nuova stazione navetta con relativi servizi al posto del rimessaggio attuale e un paradiso di servizi al posto dell’ormai vetusto agglomerato di cemento dell’ex ospedale SS. Annunziata (VIVA LA FANTASIA!!).




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Una struttura parzialmente mimetizzata con il verde (di cui Chieti necessita), in modo da fornire un nuovo appoggio ai negozietti ormai presenti da anni a piazza Garibaldi, una piccola galleria commerciale, che affaccia verso sud a raccogliere il sole, un blocco di servizi, connessioni wi-fi in tutta l’area verde e un’ eventuale piscina a gestione comunale, che nei mesi invernali può trasformarsi. Il tutto nel rispetto dell’ambiente, con architettura leggera ed eco-compatibile, con sistemi di alimentazione a pannelli solari e risparmi energetici in modo da ridurre i consumi.

Un’area verde che attirerà i più piccoli e servizi a vantaggio di tutta la cittadinanza in modo da ridare ai chietini una grande parte del centro storico, incrementando il passeggio, di conseguenza le attività commerciali lungo viale Arniense fino a via Valignani.

In questo post spero di avere da voi LETTORI un suggerimento, un input, una scarica di idee da poter aggiungere al mio progetto, idee accompagnate da un nome o da un nickname che si aggiungeranno alla lista dei ringraziamenti sulla copia ufficiale del lavoro. Ringrazio in anticipo chiunque lascerà un commento anche solo un semplice pensiero su questo post.

Maurizio Cantatore

22 commenti:

Anonimo ha detto...

INTERESSANTE... APPOGGIO LA TESI E LA PROPOSTA X IL MIGLIORAMENTO DI CHIETI !!!

Anonimo ha detto...

il problema è che quando si fa un progetto, se questo è di fantasia passi, bello, interessante volemose bene etc etc, ma sappiamo tutti che il discorso è che VOLERE e POTERE debbono andare di pari passo altrimenti non si fà mai niente sopratutto a Chieti.Mi ricordo quando il sindaco convocò un "esercito" di aspiranti e di ingegneri per avere dei progetti per ristrutturare la sola PIAZZA SAN GIUSTINO. I progetti sfornati furono tanti e alcuni di grandissima rilevanza e bellezza ,ma si scontravano con il POTERE, cioè non si faceva cenno alcuno sulla reperibilità dei fondi per attuare il più "POVERO" di essi. Quindi grazie per il progetto ma potevi risparmiartelo perchè Chieti è così da 50 anni che io ricordi e non credo che abbiano la voglia di cambiarla.

Anonimo ha detto...

Troppa fantasia? Non saprei. Mi basta già solo il fatto di vedere che esiste ancora gente disposta a pensare genuinamente e senza fini politici autopromozionali a come migliorare la nostra città, ignorata e maltrattata da troppe persone. Complimentissimi a Maurizio e naturalmente anche a Tom, che stimo ed invidio per il lavoro che fa col suo blog. Averne.

Anonimo ha detto...

Caro NONNOENIO, mi dispiace per quello che pensi, soprattutto perchè le generazioni che stanno arrivando devono ancora credere che ci sia la possibilità di fare qualcosa alla nostra Chieti.
Cerchiamo di guardare avanti con un'ottica costruttiva e non solo di pura critica pensando a quello che si potrà fare e non a quello che non è stato fatto.

Anonimo ha detto...

@mauriziocantatore
vedi maurizio e che io alla mia età ho smesso di fantasticare da un bel pezzo, sopratutto nel vedere le varie giunte della mia città, succedersi, cambiando solo il colore delle coalizioni che le compongono ma di risultati concreti il nulla più assoluto. Un menefreghismo che rasenta la follia politica, un immobilismo che si trascina ormai da anni, un rimpallarsi di responsabilità pregresse allucinante, in piccolo da noi succede quello che oggi si verifica a livello nazionale. Guarda per il corso i lavori che si protraggono da anni senza che si vedano la fine ( nessuno che controlla le scadenze ) tubi "innocenti" ormai arrugginiti che fanno da tappezzeria ai palazzi in restauro. Guarda la piazza della Trinità com'è conciata! Dimmi perchè queste "piccole" cose non vengono ultimate e poi chiediti perchè le "grandi" cose i progetti per restaurare interi quartieri ( come quello che ci proponi tu, tra l'altro bellissimo... ) rimarranno sempre nella "banca" dei sogni. A Chieti purtroppo " 'ncì stanne li quatrini"

Anonimo ha detto...

Complimenti per il progetto. E' bellissimo. Purtroppo conosco bene ogni angolo di quella parte di città, dove sono cresciuto fino ai miei 20 anni. Ora quando ci torno mi si drizza la pelle nel vedere l'incuria e la sporcizia che regna nel quartiere. Sterpaglie ovunque, marciapiedi rotti ( dove ci sono ), palazzi fatiscenti e perfino auto abbandonate. Questo è il quadro della Chieti 2007!! Se qualcuno dei docenti non conosce Chieti e la sua attuale classe politica, ti darà il massimo dei voti..(il progetto è incantevole e sei riuscito a farmi immaginare ad occhi aperti per qualche minuto, ciò che ho sempre sognato)..ma se così non fosse ti prenderebbe per un illusionista...e ti chiederebbe di iscriverti al club magico italiano!! Fino a quando avremo questa classe politica insignificante, guarda, mi cadono le braccia per terra al solo pensiero di quello che dovranno ancora combinare a discapito della città di Chieti e soprattutto dei suoi cittadini. Per ora posso solo dirti che anche oggi siamo senz'acqua!!! Grazie a Ricci e la sua band..per la professionalità e la competenza con cui stanno affrontando il problema..davvero: Complimenti!!

Per te, un grosso in bocca al lupo per la tesi di laurea, sperando che tra qualche anno (ahimè spero mese) quando ci saremo sbarazzati di questi individui, qualcuno lo tenga presente per avere un valido punto di riferimento per la riqualificazione del quartiere e della città intera. Vorrei ricordare a tutti, che mentre noi sognamo ( almeno quello non potranno negarcelo ) di come potrebbe essere la nostra città, di come ci piacerebbe immaginarla, gli altri comuni della ns regione, sono già a lavoro da tempo!! Uscite da Chieti e rendetevi conto con un pò di coscienza e senso critico, di quanto siamo rimasti indietro!! La città con i sinistri doveva ripartire...ed invece siamo ancora con il freno a mano inserito.
Saluti a tutti e buon rientro dalle ferie.

P.S. Avrei molte idee da pasarti, perchè mi piace l'argomento, ma la realtà mi fa scendere con i piedi per terra e non mi vien voglia neanche di scrivere. Una chicca voglio però dartela ugualmente.

Con la costruzione dell'ipotetico ponte di via Papa Giovanni, che prolungherei fino al cimitero per poi collegarlo con una bella rotonda verso via Masci dove sta sorgendo il nuovo centro commerciale e artigianale, si creerebbe così una sorta di anello attorno alla parte alta della città essenziale per fluidificare il traffico che si formerebbe con l'insediamento delle nuove strutture. Così anche il problema parcheggio è risolto automaticamente. Il multipiano, oggi sempre deserto, potrebbe essere collegato con una sistema di scale mobili coperte( tipo quella degli aereoporti )con percorso alternativo per chi è diretto al piano S.Angelo da un lato, al centro storico con scala mobile al posto dell'attuale in pietra che spunta su via Solaro e dall'altro una pedana scorrevole coperta ( in Alto Adige le usano per collegare gli impianti di risalita ) fino all'ingresso del nuovo tribunale, che potrebbe essere ubicato nella rimodernata sede del vecchio ospedale,(in linea d'aria sono vicinissimi), dove a fianco si potrebbe insediare la nuova questura, e lasciare così tutta la caserma spinucci aL Municipio. Il multipiano rimodernato non è da buttare, è capiente e già collocato in zona strategica. I soldi per il parcheggio sotterraneo li spenderei per riqualificare e pedonalizzare tutto il centro storico.

- 66100 -

Anonimo ha detto...

Il progetto appare di primo acchito piuttosto ambizioso perché sacrifica la grande struttura che ospitava l'ospedale, ma ho saputo da chi si è occupato delle indagini strutturali sull'edificio del vecchio ospedale che i lavori per rimetterlo in sicurezza e restituirlo ad uso pubblico non sono molto lontani da un totale rifacimento. In tal caso la proposta di ripensare completamente la destinazione urbanistica di quella zona non è più un puro esercizio di fantasia.

Evitando di cadere nella ricerca di pretesti per le solite polemiche politiche (che saranno anche giuste ma qui non c'entrano niente) vorrei limitarmi a ragionare sulla tesi proposta indipendentemente dalla sua realizzabilità.

Il centro storico di Chieti è unidirezionale, nel senso che l'asse principale costituito dal Corso Marrucino vede da una parte la Villa Comunale, unico spazio verde adatto al relax e ai giochi dei bambini, e dall'altra una zona a vocazione commerciale estesa tra via De Lollis, via Toppi, Piano Sant'Angelo passando attraverso Piazza Malta e le viuzze piene di fruttivendoli e mercerie. Piazza Garibaldi è oltre, è già un parcheggio di periferia. Creare là una zona verde con servizi significa rivoluzionare tutto il centro storico che diventerebbe bidirezionale, simmetrico.

Su questo blog avevo descritto una mia idea molto diversa che vedeva nella zona di piazza Garibaldi il polo amministrativo della città (municipio nella Caserma Spinucci, Tribunale nella sede dell ex ospedale, Uffici Finanziari e Guardia di Finanza nell'attuale Caserma Berardi), non avevo pensato al verde, forse perché anch'io lo vedo già tutto alla Villa. Eppure è evidente che quello non basta, infatti molta gente va giù al campus dell'università per fare un po' di footing.

L'idea esposta nella tesi è molto interessante perché rompe uno schema. Forse soltanto attraverso una rottura del suo percorso unidirezionale Chieti potrà cominciare a sviluppare una visione diversa.

Non ci sono molti modi per superare l'attuale lacerazione tra le grandi dimensioni della città (spaccata tra il colle e la valle ed estesa da Brecciarola, al Buonconsiglio, da Madonna del Freddo a San Martino) e le ristrettezze mentali di chi non riesce a guardare niente che stia oltre la Villa e "il pozzo" e che tuttavia influenza fortemente le scelte politiche.

In un paesone addensato intorno a due sole piazze (la Trinità e San Giustino) e una sola strada, difficilmente si potrà far maturare una cultura amministrativa da grande centro urbano. Sui giornali, nei blog e tra la gente si sentono troppe prediche di chi continua a pensare che il declino della città si possa sanare curando le aiuole della Villa o allontanando i ragazzacci dai tempietti romani. Sono veramente pochi quelli che riescono a guardare oltre questo tipo di problemi, ma Chieti ha bisogno di alzare lo sguardo. L'idea esposta nella tesi, anche se dovesse restare un sogno, può aiutarci a guardare nuove possibilità.

Anonimo ha detto...

Non ci arrendiamo!
Prima o poi cambierà qualcosa
bisogna essere propositivi e ottimisti,proprio come Maurizio
se ci arrendiamo alla incompetenza e alla poca voglia di questa o altre amministrazioni comunali che hanno narcotizzato completamente il popolo,sarà la fine
Chi ama Theate,non si arrende,nemmeno di fronte all'evidenza...

Theate'74

Anonimo ha detto...

@anonimo Theate'74

vedi quì da noi neanche i sogni, se espressi, hanno ragione di essere vista l'ultima classe politica che ci governa. E' di oggi la dichiarazione ( minaccia ) del sindaco di dimettersi e così facendo si dovrebbe ricominciare tutto daccapo come se niente fosse e i cittadini lì ad aspettare come te e me che le cose si aggiustino e che la città di Chieti risorga dal suo lunghissimo torpore. Passano le loro giornate a ricattarsi lun l'altro senza fare niente di concreto, pur essendo questo per la città un momento critico, vedi la carenza di acqua potabile e la minaccia della costruzione di un mega termovalorizzatore in località Casoni, trasformando la nostra periferia nella più grande pattumiera d'Abruzzo. Nessuno può fare niente adesso, tranne che ricordarsi di questo alle prossime elezioni perchè la complessità e l’interdipendenza plurilaterale di leggi e regolamenti fa sì che questi amministratori possano servirsene in maniera ambigua, agendo sino a snaturare la norma quando questa serve ai loro interessi, tirandola come un elastico, ed invece omettendo di usarla quando la sua applicazione lederebbe interessi da proteggere. L’appartenenza ad una “casta” fa sì che molti politici si tramandino una visione riduttiva del loro elettorato: questuante, esigente, ma sempre manipolabile e soprattutto… ignorante. I “nostri” politici hanno una visione da servi della gleba dei loro elettori. I cittadini sono dunque ignoranti? E’ purtroppo quello che pensano, o sperano, molti dei nostri amministratori. Quindi come vedi noi non siamo narcotizzati, siamo solo impotenti di fronte a questo stato di cose ormai incancrenito da un paio d'anni. Come puoi credere a questi signori che spergiurano che l'acqua che beviamo è pura e cristallina e poi leggi sul giornale che sapevano fin da 10 anni fa che questa era piena di sostanze cancerogene ( solventi pericolosi ) e in alcuni casi anche di nitriti che presuppone degradazione di carcasse organiche nelle condutture !

Anonimo ha detto...

"questi signori che spergiurano che l'acqua che beviamo è pura e cristallina e poi leggi sul giornale che sapevano fin da 10 anni fa che questa era piena di sostanze cancerogene"

Nonnoenio c'hai raggione: quand'era bello quando i signori erano altri (Pace, Febbo, Cucullo... e i tecnici da loro nominati) e ci facevano bere i veleni senza dirci niente. Questi di oggi invece fanno fare le analisi dell'acqua e ora i comunisti della regione vogliono pure chiudere i pozzi inquinati!!!
Meno male che all'Aca ci sta ancora qualche amico tuo che dice che l'acqua è buona e fa riaprire pure i pozzi sequestrati.

Anonimo ha detto...

@anonimo

io di amici non ne ho ne all'Aca ne tra i "comunisti" come li chiami tu ( a proposito, ma ce ne sono ancora ? ) e l'acqua del rubinetto non la bevo da un bel pezzo ( bevo o ferrarelle o sanbenedetto poco frizzanti )anche perchè a sentire e a leggere i valori delle ultime analisi c'è da allarmarsi veramente. Io ho fiducia nel commissario, uno superpartes e non ammanicato con nessun partito, e se lui mi dice che i pozzi vanno chiusi io gli credo. Sono gli altri, che a fini politici per non far inferocire l'elettorato, tentano miseramente di negare l'evidenza. E poi sempre per risponderti sui tuoi amici di adesso, che non sono stati neanche capaci di fare un cesso alla villa comunale, questi sanno che alle prossime elezioni vanno a casa e primo fra tutti il sindaco che cerca disperatamente, con le sue trovate, di tenere in piedi una accozzalla eterogenea di partiti che no passa giorno che non litighino tra loro o sparino delle mega cazzate.

Anonimo ha detto...

sei in gamba sei bravo vai avanti con coraggio e professionalità. Spero che ci siano persone disinteressate e qualificate che possano darti una mano nella realizzazione del tuo progetto ambizioso. Ciao Gloria

Anonimo ha detto...

Caro Maurizio,
innanzitutto ben vengano persone come te a Chieti, voi sì che rappresentate veramente la speranza di rinnovamento per questa città!
Mi piaccciono moltissimo le idee da te esposte, tra l'altro anch'io tempo fa avevo pensato tra me e me all'eliminazione delle auto da Piazza Garibaldi e il suo rifacimento con verde, fontane, ecc.
Vista la tua competenza nel settore ti faccio una domanda da 10 milioni di dollari: quale potrebbe essere secondo te il miglior modo per poter collegare la parte alta con la parte bassa della città?Tempo fa sono stato a Orvieto e per il collegamento tra Orvieto Scalo e la città alta ho visto che c'è una funivia.
Si potrebbe pensare a qualcosa di simile anche nella nostra città?
Oppure a sistemi di scale mobili o qualcosa di simile (vedi Perugia)?
Mi rendo conto di avvicinarmi alla fantascienza, però sognare non costa nulla...
Altra domanda: il terminal di via Gran Sasso come lo vedresti, per esempio l'ex Olimpic vuoto a due passi dal centro storico?
Ciao e ancora complimenti,
Simone

Anonimo ha detto...

Noi a quanto pare vogliamo molto bene alla ns città. Tante idee, tanti progetti e soprattutto tanti sogni. Si, tanti sogni. Ma perchè continuare a sognare, in un epoca dove tutti corrono e si allineano agli standard qualitativi europei, con tanto di sinergia tra storia e tecnologia..e noi a Chieti dobbiamo continuare solo a sognare?
Ma perchè?
Perchè chi ci amministra ci aveva promesso che era finito il tempo dei sogni...e invece sembra che ci siamo appena addormentati. Perchè? Io ho voglia di crescere con la mia città, di vederla come tutti noi la continuiamo a sognare. E' ora che gli incompetenti si facciano da parte. E' ora.

Sfogliando un quotidiano regionale, con rancore e un pizzico d'invidia, ho comparato la cronaca di Chieti e Teramo. Bene.


Cronaca di Chieti: Ricci abbandona l'aula e se ne và..ancora discussioni per le nuove nomine!!!! Dopo due anni e mezzo, ancora discussioni per le poltrone? Ma ci rendiamo conto, o no?


Cronaca di Teramo: Procedono a gonfie vele le vendite dei parcheggi sotteranei di Piazza Dante ( piazza del centro storico ) dove i circa 300 parcheggi previsti saranno acquistati in parte dai residenti del centro storico che ne hanno diritto di prelazione, in parte riservati alla sosta giornaliera. Inoltre a ottobre entreranno in funzione i varchi elettronici per pedonalizzare tutto il centro storico. Accesso riservato ai residenti e mezzi di soccorso tramite telepass o telecomando. Inoltre iniziano in inverno i lavori di rifacimento della centralissima Piazza Garibaldi, ( la rotonda con una specie di mappamondo, per chi conosce Teramo ) dove nel sottosuolo verrà creata una sorta di galleria commerciale fruibile al cittadino, nonchè nuovi parcheggi. Inoltre con l'apertura del nuovo centro commerciale di piano d'accio, ci sarà la consegna della stadio da ventimila posti ( spettacolare, all'inglese per chi se ne intende ) e il costo al comune di Teramo per la realizzazione dello stesso è uguale a : zero!! E' stata la contropartita del comune per la concessione della realizzazione del centro commerciale.


Oh, mi sono chiesto!! Ma dove si trova Teramo, in Svizzera? No - mi ha risposto un amico teramano - Noi siamo in Abruzzo, non sò!!


Ed infatti ogni giorno che scopro nuovi paesi della regione, mi rendo conto che siamo diventati gli ultimi.

Scusa Cantatò, ma oggi sono stufo di sognare.

- 66100 -

Anonimo ha detto...

x 66100

non sono d'accordo con te nella misura in cui se prendi un qualunque teramano e gli chiedi come vanno le cose nella sua città,ti dirà esattamente le stesse cose che dice uno che abita a Chieti
a noi sembra che altrove tutto funzioni e si viva meglio,poi invece ognuno ha i suoi piccoli/grandi problemi.

condivido la totale piena bocciatura sull'opearato della peggior amministrazione comunale di tutti i tempi,ma non è solo colpa loro,ma anche di chi li ha votati.Per non parlare poi di chi,per fede politica o peggio per interessi,ne difende ancora clamorosamente e contro ogni evidenza,l'operato.
Basta coi plitici di professione e spazio a gente come Maurizio e a tanti altri che non sono vittime dell'opera di demolizione cerebrale e narcotizzazione in atto dalla politica,che amano veramente e senza secondi fini la nostra città e che hanno idee e sanno ancora sognare.Basta con questa gente,vecchia,inutile,che pensa solo alle poltrone,agli incarichi,ai soldi e sono morti dentro,senza idee e senza sogni e che rivendono la loro teatinità per un pugno di spiccioli o qualche bell'incarico politico o a qualche consorzio inutile,come tanti(ACA tanto per fare un nome che va di moda).

Theate'74

Anonimo ha detto...

Ciao Simone.
Mi rifiuto di pensare che ci sia qualcuno che camminando per le strade del centro non ha mai fantasticato su come desidererebbe vedere la sua città, infatti siete tanti che scrivete commenti e consigli e mi fa piacere.
Questo vuol dire che al di là della politica, gli interessi economici e la rassegnazione, Chieti ha un cuore che pulsa, che vive, che batte e che vuole far circolare il sangue nelle vene per farla tornare a vivere.
Studiando la storia di Chieti a grandi linee ho trovato che Chieti almeno fino al 1500 era il motore della regione, centro amministrativo, vescovile e militare, ma poi è andata in letargo pensando di restare avanti per un bel pezzo...e invece eccoci qui ad inseguire i nostri fratelli minori perchè abbiamo dormito.
Ho notato con interesse che anche tu hai pensato ad una chieti più ospitale e gradevole, ma allo stesso tempo hai sbagliato a pensare che io sia una persona che si intenda di urbanistica o altro, in fondo sono solo uno studente.
Allora per collegare le due parti della città bisogna vedere la morfologia del territorio e una funivia penso sia più onerosa e complicata del classico sistema gommato come la filovia oppure quelli elettrici.
Per l'occasione allego un link dove si può trovare qualcosa di veramente interessante...
http://www.ecopowertechnology.com/home.htm
Gli autobus ci sono ma bisogna intensificarli forse.
Ma a priori da tutto bisogna che ci si sleghi dalla mentalità che Chieti e Chieti Scalo sono diverse, sono solo due parti della stessa città che insieme devono collaborare per renderla migliore, se si riesce a pensare così e non più "LO SCALO REGNA" o altre stupidaggini del genere, andremo avanti molto più rapidamente.
Per l'Olimpic al terminal lo si può pensare come punto di accoglienza per i viaggiatori (intendo provenienti dai paesi) che ne so, bar, negozietti. Il fatto è che Chieti ha un esubero di edifici e locali vuoti che ci si può sbizzarrire.
Pensandoci in modo adeguato si può trovare una soluzione anche all'olimpic, ma adesso proprio non saprei.
A presto e grazie per la partecipazione che sto felicemente vedendo a questo post...GRAZIE TOM

nonno enio ha detto...

@ simone

sono convinto che a Chieti per collegare le due anime della città che noi chiamiamo colle e scalo basti ripristinare la filovia, antico mezzo di trasporto degli anni 50 - 60, oggi rivelatosi il più ecologico e economico possibile, visto anche che le linee elettriche aeree ormai raggiungono ogni punto interessante della città. Se proprio si volesse fare qualcosa di fantascentifico, come la funivia che collega Sardagna a Trento centro con un salto di due chilometri, ad una sola campata con cabinovia che porta fino a 15 persone per corsa: questo sarebbe ipotizzabile per collegare il piazzale del Teate Center ( Biblioteca De Meis - INPS ) con il centro città, alleggerendo un pò il traffico sulla Via Maiella che purtroppo negli ultimi 5 anni è diventata la CAMERA A GAS degli abitanti della zona che va dalla Madonna degli Angeli a Femminella. In oltre io ipotizzo il ripristino della fontana monumentale al centro della Piazza San Giustino con la cacciata delle macchine dal centro città e dal luogo simbolo di Chieti. La risistemazione delle piante estirpate dall'ex sindaco nicolino e lo spostamento dell'edicola dei giornali in altro luogo. Utilizzare poi la piazza per le manifestazioni importanti che mano a mano andranno a farsi. Incominciamo dalle piccole cose per poi passare alle grandi cose che potrebbero essere sponsorizzate e pagate dalle banche cittadine che con l'incremento delle attività turistiche e logistiche ne potrebbero beneficiare. recuperare quanti più soldi possibili con l'affitto degli stabili oggi desolatamente vuoti, invece di spendere dei soldi per l'affitto di un ex ferramenta in cui è castigata da un anno la biblioteca De Meis, posta anche in una zona ad altissimo richio frane, dove la protezione dal crollo del costone è affidata ad un misero muraglione. Recuperare la zona ex pesceria, per un utilizzo tipo internet-cafè, come pronosticato per scopi propagandistici anni addietro da Ricci e mai realizzato oppure utilizzarlo, restaurato, come luogo di esposizione di quadri per mostre temporanee di pittori futuristi che altrimenti non avrebbero altri posti per esporre. Ripristinare l'accesso ai turisti del campanile del duomo in modo da poter permettere, a pagamento, la vista della città dall'alto. Come vedi tutti vogliamo bene a Chieti e i sogni non cxostano niente, solo che il sindaco ci ripete continuamente che lui di soldi da investire non ne ha..... non ha neanche i soldi per comperare altri 5 filobus e incominciare a ripristinare momentaneamente le corse prima che vada tutto in malora.

Anonimo ha detto...

NON MOLLIAMO!!
contro la politica nullafacente e ridicola,bisogna disertare le urne!!

proponiamo nuove idee,non arrendiamoci

Anonimo ha detto...

più che disertare, come dicono gli sfascisti, bisogna augurarsi di poterci andare alle urne e utilizzare il voto in modo migliore penalizzando quelli che non fanno niente e per niente intendo dire che in 2 anni e mezzo ci hanno solo proposto idee ( rileggiti il messaggero e le sparate di Ricci )ma queste sono rimaste tali e niente ( IL NULLA ETERNO ) si è mai concretizzato. Io dico di vigilare per non farselo mettere in quel posto.

Anonimo ha detto...

Mi sembra che nel post si chiedeva di esprimere un giudizio sull'idea: dire se ci piace o non ci piace un'area verde accanto a piazza Garibaldi, se sentiamo il bisogno di spazi aperti e socialmente fruibili.
Non si tratta di approvare un progetto, né di impegnare fondi pubblici.
Quando è necessario si faranno anche critiche politiche, ma che senso ha l'insistenza continua con le recriminazioni e il prendere ogni pretesto per attaccare l'amministrazione? Magari qualcuno lo farà pensando che i blog possano dare un orientamento all'opinione pubblica e più si paral male più l'amministrazione perde punti, invece così perde punti solo la qualità della nostra discussione, si produce solo l'effetto di annoiare e infastidire i lettori soprattutto quando si usano anche termini poco civili.

Anonimo ha detto...

x Tom.
Non sono daccordo con te....

Tutte le lamentele giungono dalle persone che pagano le tasse come te, quindi se uno è insoddisfatto dell'operato di chi l'amministra è libero di esprimere in maniera civile il proprio dissenso e la propria critica.

L'insoddisfazione arriva tra la gente quando chi li amministra non rispetta i programmi e le promesse fatte in cambio del voto..e allora si arriva al famoso punto di rottura.

Inoltre vedendo che Chieti è ricca di persone colte e fantasiose,(te, Cantatore, Di Monte, Enio, Robin..e tutti gli altri che scrivono sul blog ne sono un esempio lampante).. ricca di persone che amano ancora la propria città e vorrebbero che fosse un salotto..proprio quel salotto che qualcuno due annni e mezzo fà aveva promesso.... ora fà rabbia....trovarsi ancora sulla sedia a dondolo..un giorno di quà un giorno di la!!!

Vedi, sono ormai tante le persone a cui da fastidio notare che tutto è bloccato..tutto è fermo..(non è propaganda politica, ma è sotto gli occhi di tutti).

In questo caso Ricci e la sua band hanno fallito..mettitelo nella zucca...diceva una vecchia pubblicità..

Accetta le critiche e finiscila di tirar fuori gli artigli contro chi prova a farlo...

Una domanda invece la faccio io a te:
Mi spieghi perchè ogni volta che si tocca sta benedetta amministrazione, ti fai in quattro per difenderla?
Sembra quasi che il sito sia loro. A volte caro amico Tommasino, mi lasci perplesso...perplesso..perplesso!!!

Evviva la libertà di opinione e di pensiero, sempre che siano espresse in modo civile naturalmente....come mi sembra sia stato fatto anche nei miei post, di enio e gli altri frequentatori del blog...

Ti saluto.

- 66100 -

Anonimo ha detto...

Forse i commenti che non riguardano la tesi dovrebbero essere eliminati lasciando, come si fa in molti blog ben amministrati, una semplice scritta OFF-TOPIC. La mia scelta di offrire uno spazio completamente libero, senza alcuna moderazione, produce anche questa conseguenza, di non poter nemmeno chiedere il rispetto di un minimo di netiquette senza essere sbeffeggiato.

Mi dispiace per Maurizio che ci aveva chiesto "un suggerimento, un input, una scarica di idee da poter aggiungere al mio progetto, idee accompagnate da un nome o da un nickname che si aggiungeranno alla lista dei ringraziamenti sulla copia ufficiale del lavoro".

Il livello purtroppo è questo. Non so se lo si può considerare un modello di quella che è la città.