Interrompo la pausa estiva con un post dalla mia villeggiatura francavillese dove posso godermi interessanti mostre (Nuovi Realismi, Giorgio Morandi e la mostra Re-Use, una serie di esercizi di fantasia per stimolare il riutilizzo degli oggetti che normalmente buttiamo nella spazzatura) e ottimi spettacoli gratuiti da Enzo Avitabile a Fiorella Mannoia, dalle coreografie d'arlecchino ai complessi rock degli anni '60 e '70, ragazzi con i capelli bianchi o grigi che sono ancora capaci di urlare e dimenarsi alla maniera dei Rolling Stones.
Purtroppo anche a Francavilla al Mare ci sono cose che non vanno come la riduzione delle spiagge libere e le quattro rotatorie tra la nazionale adriatrica e la provinciale per Chieti. Sembrano crateri lasciati da una caduta di asteroidi. La rotatoria sulla nazionale era necessaria, ma le altre tre potevano facilmente ridursi ad una creando un unico incrocio tra la linea Chieti-Francavilla e quella che da una parte conduce a Valle Anzuca (dove c'è l'allaccio alla nuova strada di collegamento tra Pescara e la Val di Foro) e dall'altra immette al quartiere Villanesi. Una sola rotonda e meno pericoli, meno disorientamento, meno spreco di terreno e meno desolazione urbana. Quattro rotatorie sono davvero troppe e quella di Villanesi è molto mal posizionata perché sta di lato rispetto alla strada principale, così c'è sempre qualcuno che passa dritto, senza rispettare la precedenza e senza neanche rallentare.
Purtroppo anche a Francavilla al Mare ci sono cose che non vanno come la riduzione delle spiagge libere e le quattro rotatorie tra la nazionale adriatrica e la provinciale per Chieti. Sembrano crateri lasciati da una caduta di asteroidi. La rotatoria sulla nazionale era necessaria, ma le altre tre potevano facilmente ridursi ad una creando un unico incrocio tra la linea Chieti-Francavilla e quella che da una parte conduce a Valle Anzuca (dove c'è l'allaccio alla nuova strada di collegamento tra Pescara e la Val di Foro) e dall'altra immette al quartiere Villanesi. Una sola rotonda e meno pericoli, meno disorientamento, meno spreco di terreno e meno desolazione urbana. Quattro rotatorie sono davvero troppe e quella di Villanesi è molto mal posizionata perché sta di lato rispetto alla strada principale, così c'è sempre qualcuno che passa dritto, senza rispettare la precedenza e senza neanche rallentare.
Per ferragosto sono tornato a vedere Chietinstrada.
A dire la verità non l'avrei fatto se non fossi stato costretto dalle insistenze dei miei ragazzi. Il manifesto di rara bruttezza non mi sembrava invitante e poi Chieti non è luogo da villeggiatura e non dovrebbe avere interesse agli intrattenimenti di ferragosto, invece, con mia grande sorpresa, la città era piena gente. Era difficile penetrare la folla lungo il Corso Marrucino ed era impossibile avvicinarsi agli artisti sempre circondati da centinaia di persone.
Anche a Francavilla c'è stata una serata con gli artisti di strada, tutti sulla stessa strada, tra vetrine e tavolini di bar, quasi niente al confronto con Chieti. Le piazze e le piazzette teatine dove si sono esibiti i funamboli, i giocolieri, i musici e i mangiafuoco ritrovano così la loro anima antica, quando ogni piazza era teatro di vita vissuta, scenografia naturale, salotto collettivo. Negli occhi dei bambini seduti per terra a guardare in prima fila le magie del fuoco, le acrobazie e gli scherzi dei buffoni c'era quel meraviglioso stupore che nessun varietà televisivo avrebbe mai potuto dargli.
Una bellissima iniziativa. L'unica nota critica la farei alla Coca Cola che distribuiva lattine gratis tra una limousine e un grande pallone luminoso. Lattine di bevanda light, quella col retrogusto chimico di aspartame. Purtroppo le distribuzioni gratuite sono sempre una cuccagna irresistibile e così c'erano lattine vuote gettate ovunque. Impossibile fermare l'invadenza dei logo.
A dire la verità non l'avrei fatto se non fossi stato costretto dalle insistenze dei miei ragazzi. Il manifesto di rara bruttezza non mi sembrava invitante e poi Chieti non è luogo da villeggiatura e non dovrebbe avere interesse agli intrattenimenti di ferragosto, invece, con mia grande sorpresa, la città era piena gente. Era difficile penetrare la folla lungo il Corso Marrucino ed era impossibile avvicinarsi agli artisti sempre circondati da centinaia di persone.
Anche a Francavilla c'è stata una serata con gli artisti di strada, tutti sulla stessa strada, tra vetrine e tavolini di bar, quasi niente al confronto con Chieti. Le piazze e le piazzette teatine dove si sono esibiti i funamboli, i giocolieri, i musici e i mangiafuoco ritrovano così la loro anima antica, quando ogni piazza era teatro di vita vissuta, scenografia naturale, salotto collettivo. Negli occhi dei bambini seduti per terra a guardare in prima fila le magie del fuoco, le acrobazie e gli scherzi dei buffoni c'era quel meraviglioso stupore che nessun varietà televisivo avrebbe mai potuto dargli.
Una bellissima iniziativa. L'unica nota critica la farei alla Coca Cola che distribuiva lattine gratis tra una limousine e un grande pallone luminoso. Lattine di bevanda light, quella col retrogusto chimico di aspartame. Purtroppo le distribuzioni gratuite sono sempre una cuccagna irresistibile e così c'erano lattine vuote gettate ovunque. Impossibile fermare l'invadenza dei logo.
All'una di notte ogni sera la Villa ha ospitato il raduno degli artisti. Un estemporaneo assortimento di archi chitarre, percussioni e sax che faceva sgorgare musica senza fine come una sorgente gioiosa di danze e allegria. Una musica trascinante da festa gitana con Salsicce Cosmiche, Makkaroni e Pappazum. In mezzo al pubblico dei nottambuli si riconoscevano le facce rilassate degli artisti che avevano appena smesso i loro bizzarri costumi: le facce simpatiche di Marcello e Daniela, i funamboli che fanno trio col dalmata; il profilo corsaro di Andrea Loreni, funanbolo mangiafuoco e giocoliere; la dolcezza di Jessica Arpin, senza più il piglio deciso della sposa ciclista che s'era immedesimata anche nel nostro dialetto; la grazia felina e lo sguardo fiero di Jay Toor, la mangiatrice di fuoco, e c'erano parecchi giovani vestiti senza tracce di loghi o marchiature di moda. Giovani che fanno sperare in un futuro con qualche sprazzo di intelligenza e libertà.
A settembre Chieti ospiterà anche Roberto Benigni, il folletto che ama declamare i versi del sommo poeta. Un altro tentativo di restituire anima e senso ad una ricchezza troppo oscurata dagli schiamazzi pubblicitari e dalla massificazione. Portarlo a Chieti è stata una scelta molto indovinata e spero che venga apprezzata anche dai tanti ragazzi che conoscono Dante solo come noia scolastica.
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A settembre Chieti ospiterà anche Roberto Benigni, il folletto che ama declamare i versi del sommo poeta. Un altro tentativo di restituire anima e senso ad una ricchezza troppo oscurata dagli schiamazzi pubblicitari e dalla massificazione. Portarlo a Chieti è stata una scelta molto indovinata e spero che venga apprezzata anche dai tanti ragazzi che conoscono Dante solo come noia scolastica.
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5 commenti:
Concordo in pieno. Per questo giro nulla da recriminare all'organizzazione. Chiaramente si può e si dovrà fare di più. Più punti di ristoro ad esempio, un pò di pubblicità capillare, anche se questa volta ho visto dei manifesti " Chieti in strada " anche a Teramo e Pescara. Si poteva abbondare un pò sulla costa Teramana e Pescarese, dove invece non ho avuto la stessa impressione. Non sò come sia stato pubblicizzato l'evento nella nostra provincia. L'unica nota stonata, la risposta dei commercianti teatini: tutto chiuso. Mi sembra di aver visto aperto solo il Vittoria e qualche altro bar. Alle 23.30 del giorno 16, lungo Corso Marrrucino abbiamo faticato per trovare qualche bottiglia d'acqua e un bagno aperto. I nostri amici di fuori regione però sono rimasti colpiti dalla bellezza del centro storico. Purtroppo non hanno detto la stessa cosa, circa lo stato di manutenzione di strade, piazze ( Piazza Vittorio Emanuele è ora di rifarla, insomma, ma che cosa apettano che sprofondi? muovetevi!! ) ed edifici pubblici e soprattutto la segnaletica. Sono dovuto andare a prenderli al tricalle. Se non sei mai venuto a Chieti e devi andare in centro, credetemi è un impresa. chi ci abita non ci fà caso perche conosce le strade e i posti dove deve andare. Ma già dall'uscita dell'autostrada A/14 ( mi domando perche non la chiamano Chieti-Est, dato che abbiamo un altra uscita sull'A/25 che potremmo chiamare Chieti-ovest ), la segnaletica è carente e quella che c'è, molto confusionaria. Il municipio è stata la delusione più grande. Sembra una normale abitazione, e riguardandolo meglio l'ho pensato anche io. Ho immaginato come potrebbe essere se fosse spostato nel vicino Tribunale che con una pregievole ristrutturazione non sarebbe niente male, anzi!! Il Tribunale lo vedrei ubicato in una nuova sede idonea e moderna, dotata di ampi spazi e parcheggi, magari vicino un ipotetica nuova Questura che manca, e creare una sorta di cittadella della sicurezza. Bha!! Lasciatemi sognare un pò.
Per Benigni non ho visto neanche una sorta di forma pubblicitaria. Neanche a Chieti. Forse non serve. Non sò. Io lo farei comunque.
Saluti.
- 66100 -
come prima volta la manifestazione ha superato le ben più rosee aspettative. Chieti ha bisogno di queste iniziative, ben vengano da qualunque parte esse siano proposte. Adesso aspettiamo quella di ArteInRovina a settembre, ma temo che quest'anno non ci saranno.
Una manifestazione stupenda che dev'essere migliorata nel minimo particolare ogni anno che passa.
Le attività chiuse sono uno scandalo, ditemi come cavolo fa una gelateria ad andare in ferie ad Agosto????
Altra nota negativa è il programma che veniva fatto pagare 2 euro, mentre forse doveva essere gratuito, dato che era scaricabile dal web.
Io avrei anticipato l'affissione di manifesti e volantini, avrei abbondato in tutta la regione ma anche in quelle limitrofe.
Si potrebbe anche pensare ad un'area attrezzata per il campeggio con le tende, per assistere ai tre giorni spendendo poco e senza recarsi negli alberghi, che tra l'altro a Chieti hanno dei prezzi alti.
Cmq la manifestazione è splendida, Chieti è un salotto privilegiato per gli artisti di strada!
per il campeggio è presto detto, basterebbe attrezzare l'area piana vincolato, davanti ai campi da tennis, di solito ritrovo di roulotte di giostrai e parcheggio abusivo di zingari, che è abbastanza vicino al centro. Comunque io credo che la stupidità degli esercenti a Chieti non ha eguali da nessuna parte. Potrebbero restare aperti e loro cosa fanno chiudono per ferie !
grazie per i commenti positivi e per i tanti suggerimenti...
noi dell'associazione siamo pienamente soddisfatti e come qualcuno ha gia' notato ci sono aspetti che dovranno essere affinati col tempo!
siamo altresì contenti del risvegliato entusiasmo verso la nostra citta', ne è prova il fatto che se ne parli e che ci siano persone intelligenti come voi che ci danno consigli volti a migliorare una manifestazione dalle potenzialita' elevate!
grazie ancora e vi invito a postare i vostri suggerimenti direttamente sul nostro sito!
grazie a tutti voi, a quelli che hanno partecipato, a quelli che hanno collaborato e a quelli che non l'hanno fatto, anzi... ci siamo riusciti!
100.000 persone si sono divertite a chieti!
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