Qualche mese fa parlando col titolare di un'industria tessile chietina (una di quelle imprese che ci avevano fatto immaginare un grande futuro industriale per Chieti Scalo) mi diceva di sentirsi sconfitto dalla concorrenza. Prima gli albanesi, a cui si poteva ancora resistere, poi i cinesi:
- Con i cinesi non si può competere - mi diceva - fanno prezzi impossibili che io non potrei fare nemmeno se i miei operai fossero disposti a lavorare gratis.
- Ma com'è possibile? - ribattevo io pensando ai costi per il trasporto delle merci importate da un paese così lontano, lontanissimo - come fanno? risparmiano con tessuti molto scadenti?
- Ah, se il tessuto è scadente allora il prezzo è quasi niente, ma loro fanno anche prodotti di discreta qualità e li vendono a prezzi che per noi sono comunque sottocosto.
- Ma com'è possibile? - ribattevo io pensando ai costi per il trasporto delle merci importate da un paese così lontano, lontanissimo - come fanno? risparmiano con tessuti molto scadenti?
- Ah, se il tessuto è scadente allora il prezzo è quasi niente, ma loro fanno anche prodotti di discreta qualità e li vendono a prezzi che per noi sono comunque sottocosto.
Ora ho capito. Giusto su Il Centro di ieri ho trovato la risposta alle mie perplessità: la Cina sta a 10 km da Chieti Scalo, vicino al Tribunale di Pescara. Là, in un garage, i cinesi confezionano jeans e tute per una paga di 1euro (UNO) per ogni paio di jeans e 50 centesimi per ogni tuta. Ed è merce di marca. Quindi se la Cina è così vicina non ci sono spese di trasporto.
La Cina non è il mondo favoloso di Marco Polo e neanche l'impero maoista dove tutti vestono con la stessa casacca. La Cina è il luogo dove si può fare tutto, cioè proprio tutto no, perché chi critica il potere rischia anche la pena di morte (una fabbrica anche quella) ma in economia non ci sono limiti e non c'è nessuno che controlla gli orari, i contratti, le paghe, le tasse, i contributi previdenziali... In Cina nessun ispettore entra nelle fabbriche e se la notizia è finita sul giornale dipende solo da quegli impiccioni di italiani (quelli non ancora istruiti sugli obblighi della privacy) che hanno chiamato i vigili. Vedevano troppi cinesi entrare e uscire dal garage e si sono insospettiti.
- Tranquilli, state tranquilli. Non sono pedofili, non sono spacciatori di droga e nemmeno trafficanti di armi o di organi umani, sono solo lavoratori sfruttati. Sono onesti, silenziosi e laborosiosi schiavi. Sono iscritti alla Camera di Commercio, pagano regolarmente l'affitto e consumano i pasti nella stanza del primo piano. Quindi è tutto a posto, l'unica infrazione è la mancanza dell'estintore, perché anche nella Cina pescarese c'è la legge 626 sulla sicurezza.
- No, io non sono tranquillo - dice uno più sospettoso degli altri - forse non c'è ragione di aver paura dei gialli con gli occhi a mandorla, ma la Cina? che dite della Cina? quel mondo senza regole, terra di schiavi senza diritti e senza nome che stiamo costruendo in casa nostra? quella a me fa paura perché il mercato non fa differenze, non guarda la forma degli occhi: se la Cina è qui siamo cinesi anche noi. E' stato cinesizzato anche l'operaio di Atessa licenziato in tronco perché da rappresentante sindacale voleva distribuire volantini sindacali. La modernizzazione ci costringe a dismettere quei vecchi arnesi dei nonni che erano i diritti dei lavoratori con tutte le incrostazioni ideologiche. Adesso i sindacati sono agenzie di servizi dove si va per la dichiarazione dei redditi o la scelta del TFR. Adesso c'è anche qualcuno che vorrebbe ripulire l'art. 1 della Costituzione perché una repubblica fondata sul lavoro sembra un vecchiume, è incrostata anche quella.
- OK, se proprio non riuscite a star tranquilli, allora continuate pure a diffidare dei cinesi, quelli gialli con gli occhi a mandorla. Finché riuscirete ad aver paura dei cinesi e a non averla dell'ispettore del lavoro che non è mai arrivato, non vi accorgerete di essere già diventati cinesi.
.
2 commenti:
Cambia la sezione cimena Pescara, il multiplex Arca è sito in Spoltore e non nella Città di Pescara.
Ciao
il problema dei cinesi è grosso e come dice il tuo amico industriale è insolubile se non si fanno delle leggi ad hoc. Succederà come a Torino e a Milano, pian pianino si compereranno tutti i negozi nel centro storico e legalmente, perchè pagano le tasse, venderanno i loro prodotti nei negozi a prezzi bassissimi.
Posta un commento