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20 maggio 2007

Il profeta del muro sapienziale

Sui muri di Chieti sono comparsi alcuni manifestini con sermoni dattiloscritti.

All'inizio l'anonimo si definiva "ex politico incazzato per la situazione della città" e se la prendeva con il modo di essere del teatino medio (greve, mediocre, ipocrita, impostore) e con la pochezza dei politici e con il vuoto delle ideologie fino a concludere il suo sfogo con un messianico "in verità di dico..."

Poi ha cambiato registro e, dopo aver precisato che il suo non è uno sfogo, ha continuato a tracciare un profilo sociologico di Chieti accusando di penuria spirituale commercianti, nobilotti, insegnanti, associazioni culturali e circoli di eruditi. Anche gli artisti sono indicati come parassiti, poveri illusi, folli scampati al manicomio. Però alla fine si definisce egli stesso artista e ottimista.

L'anonimo è così ottimista da annunciarsi anche come gruppo per proporre una rinascita di Chieti attraverso il dialogo con la gente (un dialogo senza faziosismi che possa realizzare "una vera identità condivisa").

Ma a quale gente viene proposto questo meraviglioso dialogo? qual è il "popolo vero" con cui bisogna parlare? non è quello stesso popolo fatto di finti eruditi, di sgallettate insegnanti, di aridi nobilotti, di inetti elitari, di avidi commercianti e di politichesi che tutti insieme compongono quella società civile teatina "rintanata in un sepolcro puzzolente"?

L'anonimo non sembra preoccupato che le categorie da lui tanto schifate siano composte dalle stesse persone che compongono l'amato popolo a cui si appella.
Il suo problema è solo di metodo e perciò si interroga sulla validità del messaggio anonimo furtivamente e abusivamente attaccato sui muri. La sua conclusione è che l'anonimato è un diritto e il muro è un valido mezzo di comunicazione. In questo l'ignoto artista non sbaglia: attraverso i muri della città si esprimeva negli anni passati un artista, un creatore di ombre. In anni ancora più lontani ci fu anche un anonimo poeta notturno che dipingeva i suoi versi direttamente sull'asfalto delle strade. "Il Muro" è anche il nome scelto da un'associazione culturale teatina presente anche su internet. Chieti è anche questo: espressione murale. E sui muri affiora anche l'anima nera di Chieti, quel profondo rancore fascista che rende irrecuperabile questa città.

L'anonimo non cita i precedenti, propone una sua teoria del "Muro Sapienziale" che potrebbe anche diventare una sorta di bacheca collettiva come suggerisce un blog che ha già proposto qualche riflessione sulle 'gesta' del verboso attacchino.

Però, nell'ultimo messaggio l'artista si trasforma in "profeta" del "glorioso" muro sapienziale e annuncia la VENDETTA DELL'INCONSCIO. In questa nuova analisi dei mali teatini le colpe e le nefandezze di questi e di quelli sembrano scomparsi, dissolti nella nebbia sociologica in cui restano pesanti accuse verso l'odiata classe politica "demente e vecchia", assisa sulle sedie dei palazzi ad ordire lo sfruttamento dei giovani, quei giovani che il profeta chiama al risveglio e all'azione.

A me sembra che i giovani non badano affatto ai manifestini e non avranno alcuna curiosità nemmeno per queste mie note gettate nel mare magnum di internet, ma la mia è sicuramente un'osservazione gretta e priva di ispirazione.

Riferisco tutto questo perché dopo aver letto i sermoni murali ho scoperto che la profezia dell'anonimo attacchino potrebbe avverarsi, infatti, per iniziativa di alcune associazioni culturali tanto odiate dal nostro profeta murale, il prossimo 30 giugno ci sarà una giornata dedicata alla creatività. Saranno allestiti per esibizioni di teatro, danza, cucina, archeologia, dibattiti socio-politici, arti marziali, letteratura, medicina e forse non mancherà un muretto per materializzazioni di sapienza profetica.

Se non è potenza della profezia mi sembra comunque una fortunata convergenza di intenti. Chissà se il profeta murale coglierà l'occasione per contaminare il suo alato pensiero dialogando con la folla che il prossimo 30 giugno s'accalcherà intorno agli stand della creatività.
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

A parte il fatto che per completezza di informazione avresti dovuto riportare tutto lo scritto di questi presunti "messaggi" attaccati quà e la sui muri della città, si evince da questi fatti che qualcuno non la pensa come te o come la "maggioranza silente" a cui si rivolge e spera, sferzandola di sollecitarne una pur minima reazione. Il fatto che tu ne stia parlando quì, e riporti il link dell'altro blog, è la prova che costui ha colpito nel segno. Il fatto che ha definito la giunta comunale di Chieti, vecchia, retrograda e piena di problemi non può che trovare daccordo TUTTI i teatini sia essi facenti parte dell'Intellghentia come del Vulgus. Chieti con questi signori è destinata a scomparire e pertanto questo "signore anonimo" mette, se ce ne fosse ulteriore bisogno, in guardia questi SINISTRI etichettandoli come falsi profeti. Vai poi a chiedere a chi si è fatto il culo per organizzare una bellissima manifestazione come quella di settembre, patrocinata da ArteInRovina, su come sono stati ripagati dal comune facendoti quantificare i debiti a cui sti poveri organizzatori sono andati incontro. A Chieti l'iniziativa se è privata si muove, quella pubblica fino ad oggi è stata un autentico fallimento. Per valutare questo non bisogna essere di destra o di sinistra, chiunque lo può notare, guardandosi in giro giorno per giorn. Degrado dappertutto, sporcizia e adesso anche il razionamento dell'acqua.....

Anonimo ha detto...

condivido buona parte di quanto tu dici Roberto nel tuo post, tutti sanno del malcontento ( sia a sinistra che a destra ) di questa amministrazione che male amministra e tutto non fa che mentare questo malcontento ( la scoperta dell'assunzione di parenti e amici degli amici neiposti che contano o ben
retribuiti, si parla di ben ottanta euro all'ora e la litigiosità ancora riscontrata nelle ultime riunioni dove ognuno vuole ingrassare il suo orticello con richieste via via più assure e con un sindaco ostaggio della sua stessa maggioranza )loro naturalmente vanno avanti facendo finta di niente. Sono daccordo che la popolazione, mal servita, mal trattata o meglio trattata come popolo bue ( massa informe ) buona solo a pagare le tasse e gli aumenti che poi vengono sperperati per aggiungere elementi ad una maggioranza che per continuare ad esistere ha bisogno di"qesti SINISTRI elementi" per sopravvivere. Speriamo che non debba venire un'altra mani pulite per spazzare via questi strani FIGURI.