Non so quanti avranno notato che anche le informazioni sul Villaggio Mediterraneo sono diffuse secondo una logica autolesionista per la nostra città.
La mia opinione sul Villaggio l'ho già espressa e di fatto coincide con quello che sostiene una parte della maggioranza politica: "il Villaggio ha comportato un prezzo enorme per risorse e tempo investito a fronte di un ritorno ancora da verificare e le scelte urbanistiche connesse al Villaggio impongono una direzione di sviluppo verso l’asse pescarese che penalizza il colle e la città nella sua interezza. Scelte che hanno il sapore della subordinazione ai progetti dell'Università e che non hanno alcuna ricaduta positiva per Chieti. Mentre sul colle dovrebbero tornare almeno due facoltà (Psicologia e Scienze Sociali)." (Il Messaggero - 20 maggio 2007)
Questa è la ragione per cui non vedo l'iniziativa con particolare entusiasmo, ma ciò non mi impedisce di apprezzare che per la prima volta un intero quartiere potrà sorgere sulla base di un progetto razionale. Chi parla di speculazione forse non sa nemmeno cos'è la speculazione e dovrebbe andare a farsi una passeggiata (se ci riesce perché non troverà nemmeno i marciapiedi per camminare) in via Trieste Del Grosso, oppure al Tricalle in via dei Sabelli e via dei Palmensi oppure a Chieti Scalo in via Sulmona e via L'Aquila. Là potrà rendersi conto dell'annullamento degli spazi provocato dalla speculazione e dei perenni disagi del vivere in quelle zone.
Il Villaggio è un progetto di urbanizzazione che impedisce l'edificazione caotica e distribuisce equamente gli oneri conseguenti alla necessità di destinare ad uso pubblico una buona parte delle aeree, evitando così che qualcuno ottenga il massimo apprezzamento del proprio terreno e qualcun'altro venga completamente espropriato per realizzare la strada o la piazza. Sappiamo che questa regia urbanistica non ha potuto impedire le forti differenze dei prezzi pagati nelle private contrattazioni, ma se è questa la speculazione io sarei ben soddisfatto. Si tratta di libero mercato, che in questo caso è accettabile perché non provoca un danno sociale permanente come quello dell'edilizia selvaggia.
Ma dove sta l'autolesionismo? sta qui, nel dare subito l'annuncio che tutto è già crollato, che il Villaggio non si farà, che la posa della prima pietra era solo una messa in scena, che ormai si guarda all'area dei grandi alberghi di Montesilvano... Tutto questo solo perché l'assessore all'urbanistica esige giustamente che i soggetti impegnati all'opera siano costituiti regolarmente prima di avviare i lavori. Una prova di serietà nella vox populi è già diventata una perdita di credibilità e gli stessi che mostravano entusiasmo per il progetto godono a vederlo svanire. Questo è autolesionismo.
Se pure il Villaggio alla fine dovesse farsi nel migliore dei modi e convincere anche gli scettici come il sottoscritto, Chieti avrà dato di sè l'immagine di una città ridicola dove le cose, quando si fanno, vengono portate avanti tra scherni e schiamazzi.
La mia opinione sul Villaggio l'ho già espressa e di fatto coincide con quello che sostiene una parte della maggioranza politica: "il Villaggio ha comportato un prezzo enorme per risorse e tempo investito a fronte di un ritorno ancora da verificare e le scelte urbanistiche connesse al Villaggio impongono una direzione di sviluppo verso l’asse pescarese che penalizza il colle e la città nella sua interezza. Scelte che hanno il sapore della subordinazione ai progetti dell'Università e che non hanno alcuna ricaduta positiva per Chieti. Mentre sul colle dovrebbero tornare almeno due facoltà (Psicologia e Scienze Sociali)." (Il Messaggero - 20 maggio 2007)
Questa è la ragione per cui non vedo l'iniziativa con particolare entusiasmo, ma ciò non mi impedisce di apprezzare che per la prima volta un intero quartiere potrà sorgere sulla base di un progetto razionale. Chi parla di speculazione forse non sa nemmeno cos'è la speculazione e dovrebbe andare a farsi una passeggiata (se ci riesce perché non troverà nemmeno i marciapiedi per camminare) in via Trieste Del Grosso, oppure al Tricalle in via dei Sabelli e via dei Palmensi oppure a Chieti Scalo in via Sulmona e via L'Aquila. Là potrà rendersi conto dell'annullamento degli spazi provocato dalla speculazione e dei perenni disagi del vivere in quelle zone.
Il Villaggio è un progetto di urbanizzazione che impedisce l'edificazione caotica e distribuisce equamente gli oneri conseguenti alla necessità di destinare ad uso pubblico una buona parte delle aeree, evitando così che qualcuno ottenga il massimo apprezzamento del proprio terreno e qualcun'altro venga completamente espropriato per realizzare la strada o la piazza. Sappiamo che questa regia urbanistica non ha potuto impedire le forti differenze dei prezzi pagati nelle private contrattazioni, ma se è questa la speculazione io sarei ben soddisfatto. Si tratta di libero mercato, che in questo caso è accettabile perché non provoca un danno sociale permanente come quello dell'edilizia selvaggia.
Ma dove sta l'autolesionismo? sta qui, nel dare subito l'annuncio che tutto è già crollato, che il Villaggio non si farà, che la posa della prima pietra era solo una messa in scena, che ormai si guarda all'area dei grandi alberghi di Montesilvano... Tutto questo solo perché l'assessore all'urbanistica esige giustamente che i soggetti impegnati all'opera siano costituiti regolarmente prima di avviare i lavori. Una prova di serietà nella vox populi è già diventata una perdita di credibilità e gli stessi che mostravano entusiasmo per il progetto godono a vederlo svanire. Questo è autolesionismo.
Se pure il Villaggio alla fine dovesse farsi nel migliore dei modi e convincere anche gli scettici come il sottoscritto, Chieti avrà dato di sè l'immagine di una città ridicola dove le cose, quando si fanno, vengono portate avanti tra scherni e schiamazzi.
4 commenti:
Il discorso è che oggi non si possono più fare le solite porcate di una volta, promettere ( sul Messaggero ) apparire quel giorno ( posa della prima pietra ) e poi lavarsene le mani. E' proprio grazie a "giornali on line" tipo primadanoi.it ( che tu sembra deplori ) che si vengono a conoscenza dei retroscena più scabrosi e, proprio da loro che nascono le inchieste più intriganti. Ce ne fossero di più son sicuro che le cose andrebbero meglio. Grazie anche alla collaborazione dei lettori, nutritissima, che segnalano e avvertono su come si evolgono le cose o commentano, in fondo all'articolo, in maniera serena e sincera aggiungendo notizie di prima mano, agli avvenimenti sopra descritti. Quindi non si fa autolesionismo coi loro articoli, si vigila, si controlla, si commenta e poi si traggono le giuste considerazioni. L'epoca dei giornaletti, è il caso di dirlo, pseudo ufficiali, servi del partito di questo o di quello sono destinati a scomparire in futuro e cresceranno sempre più quelli online o i blog di denuncia nelle varie zone d'Italia. Basta fare un giretto in web per rendersene conto, del resto anche questo tuo blog, nonostante tu non prenda una posizione ben definita, in quanto un giorno stai sul pero e un giorno stai sul melo, ha avuto un discreto successo e ogni tanto si genera una sequenza tale di risposte interessanti, che tu spesso ignori o fingi di ignorare, instaurando il sospetto in chi ti scrive, di far parte di quella "nomenclatura" cittadina tanto odiata oggi a Chieti, sia che si è di idee di destra come me sia, che si sia di sinistra, come ho avuto modo di appurare in messaggistica privata. Questi "signori" che oggi spadroneggiano in città, a detsra e a manca, incuranti del "popolo bue", tentano di imitare con le loro labili e litigiose maggioranze quello che accade in ambito nazionale, sono destinati ad essere un brutto e spaventoso incubo alle prossime elezioni, perchè non si governa con le chiacchiere e le promesse mai mantenute. Io mi auguro ardentemente che il Villaggio si realizzi come si è realizzato il Megalò, perchè porteranno, e ne sono fortemente convinto,direttamente o indirettamente benessere alla città di Chieti.Sarebbe già un grossissimo successo se dopo si riuscisse a destinare gli alloggi agli studenti dell'università, in primis, che oggi sono vessati a Chieti come a Bologna, a Milano come a Trento da assurdi affitti e da contratti di locazione fasulli fatti solo per far arricchire gente meschina e sfruttatrice delle necessità altrui.Qualcuno teme per il crollo del mercato immobiliare sul colle io credo che sia già destinato a crollare, la gente non ha l'anellone al naso e già si stà spostando verso la Brecciarola o Manoppello, comperando appartamenti a prezzi vantaggiosissimi, e viene sempre meno a Chieti anche nel fine settimana.
Caro Enio,
nei miei ultimi post ho criticato il modo con cui vengono date e ingigantite certe notizie, ma con questo non volevo deplorare PrimaDaNoi, sulle cui informazioni mi sono in gran parte basato e di ciò ho dato conto con numerosi link.
PrimaDanoi è una testata che apprezzo almeno quanto te e l'ho già scritto. Le inchieste mi sembrano accurate e ho molto apprezzato che loro abbiano pubblicato notizie che altri giornali hanno preferito tacere.
La mia critica va ad altre testate che ho chiaramente nominato. PrimaDaNoi si limitava a riportare notizie già sbattute in prima pagina.
Vedo che mi rimproveri anche di ignorare le discussioni. Non è così: leggo con attenzione tutti i commenti che sono un importante feed-back per chi scrive, come sicuramente sai essendo anche tu un appassionato blogger. Da un certo punto in poi mi sono imposto di intervenire il meno possibile nei commenti per evitare quelle polemiche (tu segui il mio blog da tempo e dovresti ricordarle) in cui qualcuno mi aveva anche rimproverato di volermi imporre troppo. Quindi, visto che il mio parere è già nel post, lascio ai lettori lo spazio dei commenti evitando di replicare. Non pensavo che anche questa scelta potesse apparire presuntuosa.
Quanto allo stare sul melo e sul pero, credo che sia una ovvia conseguenza del mio dire liberamente quel che penso senza preoccuparmi di schieramenti e di categorie. Anche questo l'ho detto in post che forse meriterebbe di essere messo in evidenza come presentazione del blog.
Potrei dire anche di te che stai sul melo e sul pero, perché nel tuo blog hai fatto un grande elogio del sindaco per la realizzazione del Villaggio Mediterraneo mentre nei commenti che fai qui lo attacchi spesso con veemenza. Ma anche questa apparente contraddizione è una prova della tua libertà di pensiero.
Grazie degli interventi e cari saluti.
questa volta sono d'accordo con il padrone di casa..
la stampa è una cosa pericolosa,dà la notizia col tono che meglio ritiene.
Se hanno iniziato questa campagna denigratoria ci devono essere interessi sotto.Non vi dimenticate che il più 'prestigioso'(AZZ...)giornale locale il cencio..ehm il centro pubblicava gli articoli sul caso FIRA in perfetto accordo tra il direttore dello stesso(costretto a dimettersi)e il pricipale indagato masciarelli...se questa è linformazione,meglio essere all'oscuro di tutto.
w litaglia
FT
Siamo in mano ad incompetenti, che ci faranno perdere anche quest'ennesima opportunità di crescita.
66100 CH-ALTA
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