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24 maggio 2007

Restituire la politica al volontariato

I giornali di ieri hanno dato spazio ai richiami del Sindaco al buon uso della politica e all'esigenza di assessori competenti. E' il rituale della verifica e del rimpasto. Il sindaco sembra prigioniero di partiti e partitini avidi e capricciosi. Non è una novità, capitava anche con la vecchia amministrazione. E non è solo un problema di Chieti.

Per evitare questo penoso spettacolo bisognerebbe tornare alla politica volontaria, quando l'incarico di consigliere comunale o di assessore era onorario e non retribuito, quindi riservato a chi lo faceva per passione. Bisognerebbe anche abolire quel costoso sottobosco della politica fatto di incarichi esterni, progetti e consulenze. La pubblica amministrazione dovrebbe usare i propri funzionari e il ricorso a professionisti esterni, nei casi eccezionali in cui è indispensabile, dovrebbe essere regolato da criteri vincolanti e trasparenti.
Invece, sotto la falsa bandiera dell'efficienza, si ricorre continuamente ad esternalizzazioni di ogni genere. Inoltre il lavoro precario trasforma le assunzioni clientelari in un cantiere sempre aperto dove il lavoratore è sempre in soggezione e il politicante è sempre più padrone. Così le liste dei candidati si riempiono di persone senza interessi politici e senza alcuna competenza amministrativa. La candidatura diventa l'equivalente di tentativo di avanzamento carrieristico.

So che le ragioni che hanno portato a retribuire le funzioni politiche non sono banali o pretestuose e la proposta di tornare alle cariche onorarie potrebbe sembrare una provocazione qualunquistica, ma non è così. Ormai la situazione è troppo degenerata a causa degli eccessi e delle conseguenti distorsioni. Inoltre stiamo attraversando una fase economico-sociale che ci ha costretto a rivalutare il volontariato. Se il volontariato è lecito ed auspicabile per quei compiti impegnativi e gravosi come l'assistenza agli anziani e ai malati, perché non restituire anche la politica ad un sano volontariato?

Molti rinuncerebbero a fare i politicanti e non sarebbe male, inoltre, al momento di distribuire gli incarichi di giunta, tutto sarebbe facilitato dall'autoselezione: chi sa di essere incompetente non può essere tanto sciocco da rischiare responsabilità e figuracce in cambio di niente.

Il volontariato gratuito mi sembra la via più semplice e pacifica per cominciare ad uscire dal tunnel.
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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Tu mi parli di volontariato della politica e di gente capace a gestire in maniera libera e disinteressata il denaro della comunità. Mi trovi daccordo in quanto io sono un idealista e come tale io credo nei sogni, ma basta guardarsi in giro per vedere che a Chieti questi sono destinati a morire all'alba. In questi giorni a Chieti, quando si dovrebbe raccogliere quello che si è seminato questo inverno con l'arrivo dei turisti sul colle, siamo ancora in fase di verifica del consiglio comunale e di sperimentazioni nell'aggiustare la maggioranza che perde i pezzi. La verifica politica questa volta sarà veramente lunga. Il sindaco ha dovuto accettare l’alt imposto dai Ds e condiviso da altri partiti. Si ritorna a parlare di priorità per cercare di rilanciare l’azione di “governo” ormai incaliatasi in maniera irreversibile. Si tenta di rilanciare i consigli di quartiere, miseramente falliti allorquando i cittadini si accorsero che miravano a far cassa di voti promettendo aria fritta. Riorganizzazione dell’Ente e informatizzazione ( oggi praticamente inesistente e con una giunta niente affatto trasparente). Il rifacimento di piazza S. Giustino e della Villa comunale con l’isola pedonale del centro storico; pianificazione dello Scalo (parco fluviale); Facoltà e Casa dello studente sul Colle, piano regolatore generale; sistemazione degli edifici vuoti della città ( uno avrebbe potuto essere utilizzato per contenere la biblioteca senza dover spendere, sperperandolo, denaro pubblico). Città pulita e raccolta differenziata al 50% dei rifiuti solidi urbani ( quando in diverse città d'Italia si arriva quasi al 65%). Vigili urbani gentili ( io li preferirei sulle strade a comminare giuste multe a tutti quegli indisciplinati e strafottenti che parcheggiano dappertutto ). Gestione diretta del patrimonio museale compresa la Civitella ( biglietto unico e pacchetti per eventuali visitatori e poi didattica pubblicizzando i musei nelle scuole inferiori ). A regime Teateservizi e Chieti Solidale. Manca solo che riparlino del filobus, dell'internet point all'ex pesceria e di mettere un pò di vasi lungo il corso che sarebbe lo stesso che cercavano di fare due anni fà che riproposero un anno fà e che oggi tentano di riproporci. Noi ci siamo un pò stufati e incominciamo a perdere anche quella poca fiducia che c'era rimasta ma speriamo sempre facciano sul serio e che questi casini non siano stati creati ad arte, come siamo ormai abituati a vedere, per cercare di accaparrarsi qualche altra poltrona nell'ambito comunale.

Anonimo ha detto...

ma quanto manca al fatidico giorno in cui ci liberiamo di questi buoni a nulla??

FT

Anonimo ha detto...

Spero meno di quello che puoi immaginare. Abbi fede sono vicini al tracollo.
Abbi Fede...ci siamo quasi!!

Anonimo ha detto...

L'importante è cacciare i sinistri che dicono dicono e non fanno niente. Dopo che facciano quello che vogliono a tremila o quattromila euri al mese, a quattordici o sedici assessori e ai loro superconsulenti ecc.ecc. staremo bene come stavamo bene prima quando si spendevano miliardi per mettere le poltroncine nuove al supercinema, per le spese giudiziarie ecc. ecc. questi sinistri se ne devono andare perché so' pure taccagni. Dove s'è visto mai un politico che non prende un lauto stipendio. Basta che non sia un sinistro che è meglio vada a fà l'operaio.
Teate Regna