Pagine

11 aprile 2022

Tragedia da Far West a Pescara

Non è il primo crimine consumato a Pescara, non è neanche il primo gesto di follia omicida, ma il luogo e le circostanze dell'episodio ci sbattono in faccia una mostruosità di ordinaria banalità: domenica, Piazza Salotto, ora di pranzo, un locale che prepara arrosticini e un avventore che non ha la pazienza di aspettare. 


 Calvo e corpulento, dal video della telecamera di sicurezza sembra un uomo di mezza età. Era già stato in quel locale, tornandoci dimostra di aver apprezzato il servizio, ma stavolta s'è spazientito. Ha colpito il giovane cuoco con un pugno, l'ha steso, poi ha estratto la pistola, si è spinto fin dietro il bancone e ha sparato cinque colpi sul ragazzo accasciato a terra. Tutto sotto gli occhi dell'altra giovane commessa terrorizzata.

Ora possiamo solo pregare per la vita di Yelfri, il cuoco di 23 anni, già padre di due bambini. Descritto come onesto lavoratore, è ricoverato in gravi condizioni. Il brutale pistolero è un abruzzese di 29 anni, emigrato in Svizzera, tornato a poco a Montesilvano. 

A Piazza Salotto si sono incrociati i destini di due giovani, il dominicano che vive a Chieti con la sua famiglia e il folle che torna dalla Svizzera, con amici anche a Chieti, come racconta il suo avvocato. Va tranquillamente in giro con una calibro 22, spara con la ferocia di un gangster per un arrosticino in ritardo, poi passa dai parenti e cerca di fuggire viaggiando in taxi. 

L'hanno arrestato vicino Pesaro. Aveva ancora la pistola con sè. Sembra un film di Tarantino invece è la nostra incredibile bruttissima realtà.

Nessun commento: