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14 novembre 2018

Violenza e stupidità

Il 21 ottobre a Pescara si è verificata una brutale aggressione ai danni di una coppia di fidanzatini, entrambi minorenni.
Nella centralissima via Carducci la coppia è stata avvicinata da un gruppo di ragazzi che prima hanno insultato pesantemente la ragazza e poi hanno reagito con estrema violenza alla reazione di difesa del ragazzo. I quattro si sono accaniti contro la giovanissima coppia anche quando le vittime erano ormai a terra. I colpi in faccia inferti al ragazzo di 17 anni lo hanno esposto al rischio di perdere un occhio.

Ormai educati alla violenza più bestiale molti giovani cultori dell'odio hanno oltrepassato la naturale inibizione che dovrebbe risparmiare chi è già steso. Questi sono peggio della comune delinquenza. Fortunatamente la ragazzina di 16anni è riuscita a chiamare soccorsi e in ospedale i medici sono riusciti a salvare l'occhio del ragazzo.
I quattro aggressori (tre diciottenni e un diciassettenne) dopo il violento pestaggio hanno anche derubato le vittime. Per la polizia è stato facile identificarli perché il capobanda aveva dichiarato il proprio nome, inoltre l'aggressione era stata ripresa da una telecamera di sorveglianza. Nella gang c'era anche una ragazza di Chieti.
 Alla stampa non sono stati forniti i nomi dei quattro mostriciattoli ma alcuni particolari descrivono una stupidità incredibile: il diciottenne che avrebbe svolto il ruolo principale nell'aggressione ha contattato una delle vittime, inizialmente nel maldestro tentativo di negare la propria partecipazione all'azione criminale ("qualcuno ha usato il mio nome, ma non ero io"), poi avrebbe richiamato per scusarsi chiedendo alla vittima di non presentare denuncia perché "il poverino" era già stato denunciato per un precedente atto criminale ed era stato messo "in prova" dalle forze di polizia.

L'episodio che si aggiunge ad altri simili mostra una mistura di noia, di stupidità e di violenza da arancia meccanica. Un orrore che dovrebbe costringerci a riflettere, invece la notizia passa quasi inosservata.

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