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12 agosto 2013

Un malato di Muos

 
Nel video parla un militare italiano che ha prestato servizio sotto le antenne del Muos. Sono antenne micidiali, ma il governatore siciliano Crocetta, dopo aver revocato l'autorizzazione chiedendo garanzie per la salute dei cittadini, ha poi revocato la revoca perché gli esperti avrebbero assicurato l'innocuità degli impianti. Crocetta è soddisfatto, la gente no, perché i fatti smentiscono i calcoli e le relazioni dei periti.

A Niscemi si combatte una battaglia di verità e di democrazia. Una battaglia uguale a quella della Val di Susa, contro il progetto di un treno; uguale a quella dei vicentini contro l'ampliamento di un aereoporto; uguale a quella dei lucani di Scanzano contro i traffici di scorie radiattive; uguale a quella dei sardi contro il poligono militare di Quirra; uguale a quella di Parma contro un inceneritore; uguale alla battaglia di noi abruzzesi contro pozzi e raffinerie di petrolio, contro un gigantesco elettrodotto. Anche le battaglie più piccole come quella dei pescaresi contro l'inutile filobus della strada-parco diventano cruciali per la democrazia.
Dove c'è una classe politica che invece di rappresentare gli interessi dei cittadini si adopera per imporre loro, anche con l'uso della forza, grandi opere inutili o dannose, di democrazia restano solo le parvenze formali.

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