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16 novembre 2012

Superelettrodotto

Siamo nel paese delle grandi opere inutili e dannose da realizzare a tutti i costi, con grande spreco di risorse e contro la volontà dei cittadini. Il TAV è diventato il simbolo della resistenza civile. Il Ponte sullo stretto di Messina è diventato il simbolo del massimo spreco. La base Dal Molin invece è il simbolo della massima inopportunità. Ma l'Italia è piena di queste opere imposte da piccole cricche e con procedimenti oscuri e spesso infarciti di illegalità. 

Una di queste opere di grandissimo impatto ambientale è il super-elettrodotto Foggia-Tivat. Su Chietiscalo.it trovo le ultime notizie su questa grande opera di cui avevo già parlato quando forse era ancora possibile organizzare una opposizione popolare. Le notizie sul modo in cui procede la Valutazione di Impatto Ambientale è una denuncia di una realtà inaccettabile. Qualche comune sta provando ad opporsi, ma Chieti dorme, come sempre, adagiata nella sua camomilla psichica, quella che ci ha fatto perdere da molto tempo il ruolo 'morale' di capoluogo che ora faticosamente si cerca di difendere sul piano legale.

Il mio blog era nato per fare proposte positive per Chieti, ma s'è trasformato negli anni in un bollettino di disgrazie e di abusi: petrolio, discariche, inceneritori, antenne, rifiuti, rifiuti tossici incendiati (due giorni fa l'ennesimo incendio alla Seab). Opere ed attività dannose che rischiano di snaturare una regione che finora s'era ben conservata. Opere e attività che i teatini ignorano o accolgono con un'alzata di spalle. Solo il pettegolezzo politico di paese sembra interessarli un po'. Che tristezza!

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