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11 marzo 2009

La politica degli inceneritori



Perché non affidare i gioielli di famiglia ad un pregiudicato? perché non assumere un alcolizzato come barista? perché non parcheggiare l'automobile davanti al palazzo che sta per essere demolito? c'è forse qualche legge che lo vieta?
Sembrano domande sciocche. Troppo ovvia è la risposta. Eppure c'è una domanda simile che stenta a trovare risposta: conviene costruire un termovalorizzatore nelle aree in cui agiscono le ecomafie?
A Colleferro, in Lazio, hanno pensato che si poteva fare. In Abruzzo abbiamo deciso che si farà. Certo, non c'è mica una legge che lo vieta, non siamo mica i signori ambientalisti che dicono sempre no. Alla maggioranza degli abruzzesi basta che inceneritori, discariche, centrali nucleari, raffinerie, rigassificatori, pozzi petroliferi, turbogas ed altre amenità non siano proprio davanti al portone di casa.

Gli effetti dei termovalorizzatori sulla salute umana sono molto discussi, forse le loro polveri semineranno malattie terribili per i decenni a venire. Ma anche se così non fosse, comunque gli inceneritori non si possono fare dove i rifiuti vengono gestiti con logiche criminali dalla camorra. Per capirlo non c'era bisogno di aspettare il caso di Colleferro, che non si trova in Campania, ma in una zona facilmente raggiungibile dai tentacoli della camorra, come lo è l'Abruzzo.
Costruire impianti di questo tipo facendo finta che la mafia non esiste è una scelta tanto sciocca da apparire complice della stessa criminalità organizzata.

Fenomeni molto inquietanti nello smaltimento dei rifiuti li abbiamo già visti a Chieti Scalo, a Tollo, in Val di Sangro, a Bussi, per non parlare della Marsica che ormai alcuni considerano una semplice estensione del Principato di Gomorra.

Se in Abruzzo ci sono ancora persone di buon senso, se c'è ancora qualcuno capace di pensare al futuro e a quello che lasceremo ai nostri figli, allora dobbiamo impedire la costruzione dei quattro inceneritori programmati dall'attuale governo regionale. Il contrasto alla politica degli inceneritori prescinde dalle valutazioni sulla capacità inquinante di un impianto legalmente utilizzato, perché sappiamo benissimo che gli inceneritori abruzzesi non saranno utilizzati legalmente, ma "dovranno" smaltire anche le scorie tossiche di Gomorra.

Qui non si tratta di fare gli eroi, non si tratta di emulare il coraggio solitario e ammirevole di Roberto Saviano, si tratta solo di non comportarsi da idioti, di non consegnarsi spontaneamente ai ricatti delle mafie. Troppo difficile?


5 commenti:

@enio ha detto...

adesso si scoprono casi di questo genere, immaginate quando si costruiranno 4 centrali nucleari in Italia e le imprese + o - mafiose risparmieranno sul cemento per guadagnarci e butteranno magari le scorie radioattive da qualche parte in qualche discarica di notte o in mare appena fuori della costa... queste sono le cose che devono farci preoccupare: la disonesta' delle persone. Ho visto in funzione l'impianto (inceneritore)in Lombardia, quello di colore azzurro che si incontra sull'autostrada all'altezza di Brescia, andando verso Milano, è un capolavoro di efficienza, di polveri e di fumi se ne vedono ben pochi e smaltisce giornalmente una grossissima quantità di immondizia. E' solo una questione di SERIETA' e di ONESTA'.

Anonimo ha detto...

Mio Dio ma perchè io sono sempre informata su tutto tranne ciò che succede in abruzzo???
Eppure ci vivo. Vengo a sapere tardi di questo "evento" a Lanciano altrimenti sarei venuta con molto interesse!
Vorrei saperne di più sulla storia degli inceneritori ma non trovo nulla sui giornali locali!

Anonimo ha detto...

a guernica:

Purtroppo sui giornali locali non si troverà mai niente sugli inceneritori perchè è un argomento da tenere allo scuro, non si vuol far sapere alla gente ciò che realmente accade.
Per fortuna nella rete le notizie girano.
ti invito a cercare sulla rete, sicuramente troverai di più che sul giornale!!
Saluti

Anonimo ha detto...

...sì, gentile amico Tom P.: ribellarsi ai ricatti delle mafie è oggettivamente troppo difficile(benché sacrosanto), e noi oggi abbiamo bisogno di misure concrete,immediate!! Del resto,quale sarebbe il vero potere del cittadino medio contro il malaffare,oggi!!?? quale deterrente potremmo concretamente mettere in campo,a parte il piagnisteo e l'indignazione a corrente alternata, contro questo mastodontico 'impero del male' oggi più potente, ricco e agguerrito che mai? dovremmo tutti giocare a Davide contro Golia, o all'Armata Brancaleone, quando neppure siamo in grado di superare indenni la prima settimana del mese!!??
Nel mio piccolo, io ho trovato una piccola strada al problema dei rifiuti. Non sarà la soluzione universale, ma può funzionare. Da qualche tempo ho smesso di buttare via la plastica,le pile, gli apparecchi elettronici guasti, ecc.; li colleziono e li contemplo, riflettendo giorno per giorno sulla infinita stupidità dell'uomo. La mia casa è sempre più piena di schifezze,la sto quasi trasformando in una discarica,ma sono contento che questa roba non finisca sotto terra,in acqua,nell'aria. E in questo modo la voglia di 'consumare' mi sta passando, fortunatamente! Certo i rifiuti più nocivi sono un problema, credo che per tentare di smaltirli dovrò bypassare il Comune,di cui non mi fido neanche un po',e forse proverò a rivolgermi direttamente a qualche ditta seria,magari estera(ma ho il triste sospetto che anche nei Paesi più evoluti in questo campo sia ancora forte la tentazione di disfarsi dei rifiuti più 'scomodi' in maniera poco ortodossa,magari portandoli clandestinamente proprio in Italia, l'Euroimmondezzaio, così come nel resto del Terzo Mondo). Quanto alle tipologie di rifiuti più quotidiane, cerco di ingegnarmi nel riusare in modo creativo e proficuo tutti i rifiuti che produco,specie gli imballaggi in PVC. Ne escono cose anche utili,simpatiche e interessanti. Certe notti giro per i cassonetti,e sapeste quante belle cose trovo lì vicino, ci potrei quasi arredare un intero appartamento! In breve, ho scoperto che la materia ha sempre una sua dignità, oggi ignorata e offesa dalla frenesia consumista dell'"usa e getta": basta solo cercarla, cercare un'anima latente in tutte le cose, che possono avere ancora tante possibilità di riuso, prima di finire per avvelenarci in qualche discarica clandestina! Provare per credere...
Il mio è un invito al senso di responsabilità: troppo comodo buttare via,sapendo che tanto quelle cose finiranno lontano dal nostro orticello..ma per una volta proviamoci tutti, invece, a tenercele in casa per un po' queste piccole "scorie di tutti i giorni"(tranne i rifiuti organici, è ovvio): è un'esperienza sgradevole,ma va fatta!
E poi, se l'immondizia oggi è oro per le mafie, bene: io quest'oro ho deciso di tenermelo stretto!!

Tom P. ha detto...

Grazie a tutti per gli interventi.

Mi scuso con Kuda per il ritardo con cui vengo a conoscere l'iniziativa.

Grazie a Enio che ci segue sempre e questa volta vedo che siamo d'accordo.

Guernica spero che torni a trovarci spesso e che possa trovare altre cose interessanti.

Grazie a Vitt per la collaborazione.

Splendido l'intervento dell'Anonimo le cui parole sono da sole un compenso per la fatica di portare avanti il blog. Un nick ci avrebbe aiutato a riconoscerti se, come spero, tornerai a lasciarci altri commenti.