Shoah
la memoria – la speranza – la vita
Cantata per soli, recitanti, coro e orchestra. Musica di Luciano Bellini Testi di Maria Mencarelli Immagini di Alfredo Bernacchia Direttore e Concertatore M° Luciano Bellini
la memoria – la speranza – la vita
Cantata per soli, recitanti, coro e orchestra. Musica di Luciano Bellini Testi di Maria Mencarelli Immagini di Alfredo Bernacchia Direttore e Concertatore M° Luciano Bellini
Il Teatro Marrucino si ripropone, con questa produzione originale, come ispiratore e interprete diCultura contemporanea, misurandosi su temi e approfondimenti drammatici del nostro tempo. La Cantata del maestro Luciano Bellini affronta il tema della Shoah, richiamando idealmente lo sterminio degli ebrei, ad altri popoli che hanno subito lo tragico destino nel corso del‘900: armeni, zingari, curdi, slavi. Testi originali si alternano a una scelta selezionata di autori di popoli diversi, testimoni o interpreti di quelle vicende con l’invito a varcare, nel compianto, le frontiere etniche, culturali, politiche. Insieme a Primo Levi, del quale vengono selezionati anche brani meno noti di poesie, si affiancano richiami a versi di C. Beaudelaire, S. Quasimodo, W. Szymborska, I. Bachman, P. Celan, J. Lussu, Antonia Arslan, Fabio Mauri. La Cantata è un esplicito omaggio ai poeti, a coloro che hanno dato parole a ciò che sarebbe stato solo silenzio. Ma non è una strada senza contraddizioni, combattuti fra il desiderio di rimuovere il dolore e il bisogno di ‘narrarlo’, di conoscerlo per fare della coscienza un antidoto ad ogni pensiero totalitario e semplicistico. La Cantata diventa un inno alla vita, all’arte, un elogio della diversità e della fantasia con la lirica e ineguagliabile testimonianza di Etty Hillesum e l’inedita elegia poetica di Chagall. Parallelamente ai testi, la musica cita canzoni tradizionali ebraiche e tedesche e si ispira a stilemi ritmici ed armonici tipici delle tradizioni musicali dei popoli evocati, zingari, armeni, curdi, slavi C’è infine la breve citazione di Khorakané, una splendida canzone dedicata agli zingari da Fabrizio De André, da sempre artista di riferimento della formazione umana e culturale di Luciano Bellini. Il lavoro intende accomunare la memoria e l’amore per i tanti bambini ebrei uccisi, alla memoria e l’amore per i tanti bambini palestinesi sacrificati sull’altare di un odio e di una guerra assurda senza limiti e senza confini. L’opera è preceduta dalla proiezione di una serie di disegni realizzati a Manila dal Maestro Nino Quartana, ispirati dalla musica Shoah di Luciano Bellini. Si ringraziano i Maestri Stelvio Gambetti e Fabio Mauri per aver concesso la proiezione di alcune delle loro opere.
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Insieme alle rappresentazioni programmate al Teatro Marrucino e al Supercinema vorrei segnalare un altro importante appuntamento con la Memoria che riguarda il trentennale dell'assassinio di Emilio Alessandrini. E' la memoria degli anni di piombo e dell'impegno democratico e civile di un magistrato abruzzese. Sarà celebrata a Milano:
Museo di Storia Contemporanea
29 gennaio 2009
Ricordando Emilio Alessandrini.
A Trent'anni dalla morte
a chiusura della mostra
“MILANO E LA LOMBARDIA ALLA PROVA DEL TERRORISMO”
RICORDANDO EMILIO ALESSANDRINI
a trent’anni dalla morte
interverranno:
Antonio Ferrari, Armando Spataro, Fortunato Zinni
coordina
Stefano Pillitteri
a seguire proiezione del filmato
“PERCHÉ ALESSANDRINI?”
tratto da “LA STORIA SIAMO NOI”, Rai Educational, ‘50
ore 17,30
29 gennaio 2009
Ricordando Emilio Alessandrini.
A Trent'anni dalla morte
a chiusura della mostra
“MILANO E LA LOMBARDIA ALLA PROVA DEL TERRORISMO”
RICORDANDO EMILIO ALESSANDRINI
a trent’anni dalla morte
interverranno:
Antonio Ferrari, Armando Spataro, Fortunato Zinni
coordina
Stefano Pillitteri
a seguire proiezione del filmato
“PERCHÉ ALESSANDRINI?”
tratto da “LA STORIA SIAMO NOI”, Rai Educational, ‘50
ore 17,30