Io all'Abruzzo Regione Verde d'Europa ci avevo creduto. Mi sembrava che un certo ritardo nello sviluppo economico e culturale ci avesse favorito lasciando intatte molte zone del nostro territorio e conservandoci antiche e buone abitudini.
Adesso arrivano notizie come bombe: l'immensa discarica di rifiuti tossici davanti agli stabilimenti di Bussi, i pozzi inquinati, i progetti per costruire inceneritori nella più popolata zona della regione e da ultimo il grosso deposito abbandonato pieno di amianto e di arsenico a Piano d'Orta.
361 discariche abusive e altrettanti siti con materiali pericolosi abbandonati.
Per i veleni di Bussi, probabilmente già finiti negli orti e nell'acqua del rubinetto, si è costituito un comitato segnalato da PrimaDaNoi a questo link.
Per gli inceneritori è passato solo un mese da quando mi sono chiesto cosa stessero facendo a contrada Casoni e ora, grazie all'intervento della Base del Centrosinistra, la questione è arrivata ai giornali e per fortuna anche Rete8 ha dato spazio al problema, però forse non basta. Bisogna vigilare e sarebbe opportuno costituire un comitato cittadino capace di rappresentarci, di ottenere informazioni ed eventualmente di far valere le ragioni di tutta la gente che sui rifiuti non ci guadagna niente, anzi ci paga le tasse e non vorrebbe pagarle anche con danni irreparabili all'ambiente e alla salute.
Il sito di Chieti Scalo ha aperto un indirizzo per raccogliere adesioni al comitato. La questione è importante, dobbiamo aderire in tanti, se non altro per capire.
Chi avesse voglia di informarsi può guardare il video di una conferenza tenuta dal dott. Montanari che è uno studioso di nanopatologie. Il video dura un'ora e mezza, ma è molto istruttivo.
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361 discariche abusive e altrettanti siti con materiali pericolosi abbandonati.
Per i veleni di Bussi, probabilmente già finiti negli orti e nell'acqua del rubinetto, si è costituito un comitato segnalato da PrimaDaNoi a questo link.
Per gli inceneritori è passato solo un mese da quando mi sono chiesto cosa stessero facendo a contrada Casoni e ora, grazie all'intervento della Base del Centrosinistra, la questione è arrivata ai giornali e per fortuna anche Rete8 ha dato spazio al problema, però forse non basta. Bisogna vigilare e sarebbe opportuno costituire un comitato cittadino capace di rappresentarci, di ottenere informazioni ed eventualmente di far valere le ragioni di tutta la gente che sui rifiuti non ci guadagna niente, anzi ci paga le tasse e non vorrebbe pagarle anche con danni irreparabili all'ambiente e alla salute.
Il sito di Chieti Scalo ha aperto un indirizzo per raccogliere adesioni al comitato. La questione è importante, dobbiamo aderire in tanti, se non altro per capire.
Chi avesse voglia di informarsi può guardare il video di una conferenza tenuta dal dott. Montanari che è uno studioso di nanopatologie. Il video dura un'ora e mezza, ma è molto istruttivo.
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